Natura
Paolo Casini
Il termine latino natura, passato nelle principali lingue moderne, conserva nella propria etimologia, da nasci, "nascere", l'antica idea di generazione, crescita (affine al greco [...] i 'solidi platonici'), consentì a J. Kepler (Keplero) di escogitare modelli di armonie cosmologiche e musicali, con i quali provando sperimentalmente che la validità delle leggidi Newton, in assenza di un sistema di riferimento assoluto, non va oltre ...
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Galileo Galilei: Opere - Introduzione
Ferdinando Flora
La vita di Galileo non è la vita raccolta e intima d'un pensatore assorto nel suo pensiero, ma quella intensa e combattiva dell'innovatore, che, [...] planetarie diKeplero). L'anno medesimo il padre Grassi rispose, celandosi sotto il pseudonimo di Lotario Cfr. G. G., Opp., III, p. 398.
4 Così si legge sul frontespizio della più parte delle sue pubblicazioni e delle pubblicazioni paterne.
5 ...
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DA MULA, Agostino
Gaetano Cozzi
Luisa Cozzi
Nacque a Venezia il 21 dic. 1561, da Francesco di Lorenzo (del ramo dei Da Mula di S. Giacomo dall'Orio) e da Laura Zorzi di Francesco, entrambi patrizi [...] col Sagredo, probabilmente dopo aver esaminato le opere ottiche diKeplero, che le teorie ottiche su cui poggiava tutta a quel gelosissimo consesso: aveva detto che si erano violate le leggi del Maggior Consiglio, che non si rendeva giustizia, che " ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La questione del metodo è il luogo d’inizio della filosofia moderna. Bacone, Galileo, [...] già matura. I fenomeni da cui parte non sono semplici osservazioni dirette, ma leggi matematiche ormai stabilite, come le leggi planetarie diKeplero e quelle di Galileo sulla caduta dei gravi. Nei Principi matematici della filosofia naturale (1687 ...
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MARI, Giuseppe
Fabio Mercanti
– Nacque il 9 febbr. 1730 a Canneto sull’Oglio (presso Mantova) da Carlo e da Susanna Poli, piccoli proprietari terrieri. Dopo studi di lettere nella scuola gesuitica di [...] confronto critico e storico tra la seconda e la terza leggediKeplero con la forza centrale e la leggedi gravitazione universale di Newton.
Sul finire degli anni Settanta, gli studi di idraulica a Mantova ebbero crescente impulso, per l’autorevole ...
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perspettiva
Alessandro Parronchi
Scienza (latino perspectiva, " ottica ") che riguarda sia l'occhio come organo sia il fenomeno della visione. Mentre nel primo aspetto, fisiologico, è legata alla medicina [...] alla fine del sec. XVI, con gli scritti diKeplero e le esperienze di Galileo, la vera e propria ‛ catastrofe dell' visione di D. e di Cecco d'Ascoli, in " Rivista di Fisica, Matem. e Scienze Nat. " (1929) 67-73; ID., Quali esperienze e leggi dell' ...
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quantita
quantità
La proprietà e la condizione per cui un singolo ente o elemento, concreto o astratto, può essere misurato e quindi la sua grandezza, eventualmente espressa in termini numerici.
La [...] di risolvere la qualità in quantità. Specialmente per opera diKeplero, Galilei e Descartes, il concetto di q. diviene un elemento fondante di nella conversione della q. in qualità una delle leggi fondamentali della materia. In seguito, anche per ...
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(lat. Mars)
Religione
Antica divinità italica, corrispondente al dio greco Ares e venerata soprattutto come dio della guerra; fu assai più venerata e popolare tra gli Italici che non Ares tra i Greci. [...] 1576 e il 1596, sulle quali si basò Keplero per stabilire le prime due leggi dei moti planetari. A occhio nudo è impossibile investigare le caratteristiche della superficie di Marte. Anche le prime osservazioni telescopiche si rivelarono inadeguate ...
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Astronomo danese (Knudstrup, Scania, 1546 - Praga 1601). Avviato agli studî di giurisprudenza, passò assai presto a quelli astronomici, sembra dopo aver osservato l'eclisse di Sole del 21 agosto 1560. [...] intorno alla Terra); ma soprattutto raccolse una messe ingentissima di osservazioni, che servirono poi a Keplero per la formulazione delle sue leggi. Caduto in disgrazia di Cristiano IV di Danimarca, succeduto a Federico II, si trasferì (1597) ad ...
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Nacque a Toruń (ted. Thorn), città polacca del voivodato della Pomerania, il 19 febbraio 1473, da Nicolò C. e Barbara Watzelrod, e morì a Frauenburg il 24 maggio 1543. Il padre era nativo di Cracovia e [...] alla primavera del 1624, in Opere complete di G. G., II, Firenze 1834; id., Dialogo intorno ai due massimi sistemi del mondo, Firenze 1632; G. Keplero, Astronomia nova, Heidelberg 1609 (contiene la 1ª e la 2ª legge); id., Harmonices mundi, Linz 1619 ...
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kepleriano
agg. e s. m. (f. -a). – Relativo all’astronomo ted. Johannes Kepler (1571-1630), noto anche con il nome latinizzato Keplerus e italianizzato Keplero, cui spetta principalmente il merito di avere riconosciuto la natura ellittica...
rudolfino
(o rodolfino) agg. [der. del lat. mediev. e mod. Rudolphinus, agg. del nome proprio Rudolphus «Rodolfo»]. – Tavole r., tavole di effemeridi astronomiche pubblicate da J. Keplero nel 1627, portando a compimento un’opera iniziata da...