Branca della filosofia che, tradizionalmente, mira a individuare la natura ultima e assoluta della realtà al di là delle sue determinazioni relative, oggetto delle scienze particolari.
Origine e impiego [...] alle trattazioni riferentisi agli aspetti e alle leggi della natura: queste furono raccolte sotto il quando il regno dell’assoluto sia scorto soltanto nella sfera dei valori morali.
Storia della metafisica
La metafisica classica
La storia della m. è ...
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Nel linguaggio filosofico e scientifico, concezione secondo la quale gli accadimenti della realtà metafisica, fisica o morale sono reciprocamente connessi in modo necessario e invariabile. In particolare [...] e il mondo è considerato come predeterminato ab aeterno, o quelle morali in cui le volizioni del singolo sono un prodotto delle condizioni di antropologico e psicologico. Per il d. storico le leggi di sviluppo non differiscono se non per il campo di ...
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Filosofo francese (Montrouge 1845 - Parigi 1921); prof. dal 1888 di storia della filosofia moderna alla Sorbona, presidente dcll'Accademia di scienze morali e politiche, membro dell'Accademia di Francia; [...] a essa è propria il successo di previsione delle leggi naturali, viste da una prospettiva vicina a quella guardato dal di dentro della nostra coscienza, o meglio della nostra volontà morale, è libertà, sforzo di superare quello che si è per realizzare ...
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Il tema dei d. è stato trattato nella Enciclopedia Italiana, nelle voci dichiarazioni dei diritti (XII, p. 760) firmata da G. Solazzi, e diritti umani nell'App. II (i, p. 786), redatta da G. Capograssi. [...] effettivamente godibili e d. fittizi, per constatare come non vi sia coincidenza tra moral rights e d. di carta, da un lato, e legal rights e 1992 nr. 157, la quale peraltro, essendo una legge quadro, delega poi alle Regioni il compito di emanare le ...
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. Assumendo la parola "epistemologia" nel senso di "riflessione critica generale intorno alla conoscenza scientifica", il presente tentativo di sintesi problematica delle acquisizioni epistemologiche post-ottocentesche [...] al celebre "principio di tolleranza": "In logica non vi sono morali. Ognuno è libero di costruire la propria logica, cioè la forma deduttiva. Così, per es., una ristretta classe di leggi, quali quelle della meccanica di Newton, basta a mostrare ...
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La fisionomia storica dell'opera di Aristotele si è nell'ultimo quindicennio venuta notevolmente modificando, grazie ai risultati degli studî diretti a ricostruire il processo della sua formazione spirituale. [...] speculativo ed etico del pensiero umano culminasse nel moralismo delfico di Socrate e nell'idealismo ontologico di Platone la netta sensazione di questo contrasto e sviluppo non ha che da leggere, da un lato, i capitoli 9 e 10 del primo libro ...
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Utopia
VValerio Verra
di Valerio Verra
Utopia
sommario: 1. Introduzione: utopia e utopismo. 2. Utopia ed escatologia. 3. Utopia, ideologia, immaginazione sociale. 4. Marxismo e utopia. 5. Utopia, staticità [...] è prospettata qui non tanto e non solo in nome di motivi morali o in chiave di una forma di vita più felice e più , l'articolazione delle diverse strutture sociali vengono ricondotti alla legge più vasta della lotta per l'esistenza e la sopravvivenza ...
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CROCE, Benedetto
Piero Craveri
Karl Egon Lönne
Giorgio Patrizi
Nacque a Pescasseroli (L'Aquila) il 25 febbr. 1866 da Pasquale e Luisa Sipari, di famiglia abruzzese i cui titoli di proprietà risalivano [...] dell'età barocca in Italia. Pensiero, poesia e letteratura, vita morale, 1929; Storia d'Italia dal 1871 al 1915, 1928; A Pascoli sono poi dedicate pagine fortemente riduttive che leggono la poesia pascoliana nella scissione irrisolta tra tecnica e ...
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ARDIGÒ, Roberto
Alessandro Bortone
Nacque a Casteldidone (Cremona) il 28 genn. 1828, da Ferdinando e da Angela Tabaglio. Per le condizioni d'indigenza in cui era caduto, il padre nel 1836 si trasferì [...] il principio della naturalità dei fenomeni, cioè della loro universale connessione sotto leggi puramente naturali, di avere esteso tale principio al mondo morale, di aver portato nelle indagini filosofiche il metodo positivo dell'osservazione e ...
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GENOVESI, Antonio
Maria Luisa Perna
Nacque il 1° nov. 1713 a Castiglione (ora Castiglione del Genovesi), piccolo paese dell'Appennino campano a pochi chilometri da Salerno, primogenito dei quattro figli [...] Roma 1974, pp. 51-160; F. Arata, A. G.:una proposta di morale illuminista, Padova 1978 (rec. di G. Imbriglia, in Boll. del Centro di . 166-169, 173 s., 177-181; M.T. Marcialis, Legge di natura e calcolo della ragione nell'ultimo G., in Materiali per ...
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moralita
moralità s. f. [dal lat. tardo moralĭtas -atis]. – 1. Qualità, condizione di ciò che è conforme a principî morali: la m. di un’azione; m. di costumi; libro, spettacolo, film di scarsa m., persona di dubbia moralità. Nella terminologia...
morale1
morale1 agg. e s. f. e m. [dal lat. moralis, der. di mos moris «costume», coniato da Cicerone per calco del gr. ἠϑικός, der. di ἦϑος: v. ethos, etico1, etica]. – 1. agg. a. Relativo ai costumi, cioè al vivere pratico, in quanto comporta...