Modernità
David Frisby
Introduzione
Sebbene il concetto di 'modernità' abbia fatto la sua prima comparsa nel discorso sociologico solo alla fine del XIX secolo, lo studio delle caratteristiche, della [...] oggettiva diventa una sfera autonoma governata da proprie leggi di sviluppo che si contrappone alla cultura soggettiva, che attiene alla sfera della verità scientifica, la ragione pratica (morale) che attiene alla sfera dell'etica, e il giudizio ( ...
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Scambio sociale
Peter M. Blau
Introduzione
Gli scambi reciproci tra individui non sono circoscritti alle transazioni economiche e ai mercati; lo scambio sociale è piuttosto un fenomeno onnipresente: [...] specifica lo scambio sociale nella sua Teoria dei sentimenti morali (1759).
In tempi più recenti sociologi e antropologi titolo di studio superiore, alcuni avevano anche una laurea, in legge oppure in economia.
Quando il caso da essi trattato poneva ...
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Prestigio
Wlodzimierz Wesolowski e Henryk Domanski
di Włodzimierz Wesołowski e Henryk Domanski
Prestigio
Introduzione
Il prestigio può essere concepito sia come un senso individuale, soggettivo di [...] e anzi di ogni possibilità di vita [...] La leggenda di ogni gruppo nettamente privilegiato in senso positivo è tendevano a essere ammantate automaticamente di un prestigio connotato 'moralmente'. Il signore feudale era per definizione 'buono', e ...
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Clientela
Shmuel Noah Eisenstadt
Luis Roniger
Introduzione
L'espressione 'relazioni patrono-cliente', coniata in origine nell'antica Roma repubblicana, è stata usata in misura crescente nell'antropologia, [...] fiducia che la gente riconosce come l'elemento morale che può tenere insieme legami spesso privi di struttura R. Lemarchand), London 1981, pp. 7-32.
Lemarchand, R., Legg, K., Political clientelism and development: a preliminary analysis, in " ...
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Impurità
Claudia Mattalucci
Nel linguaggio corrente il termine impurità è sinonimo di sozzura e di alterazione e si riferisce alla mescolanza di oggetti, comportamenti o individui che andrebbero separati. [...] primitivi è possibile trovare allo stesso titolo quelle che sarebbero successivamente divenute norme positive di condotta, leggi, norme morali e, d'altro canto, vuote superstizioni popolari. Le analisi del tabu effettuate alla fine dell'Ottocento ...
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Marginalità sociale
Costanzo Ranci
Introduzione
La nozione di marginalità sociale riflette l'idea che l'organizzazione della società sia fondata non solo sulla disuguaglianza riguardo all'accesso alle [...] , ma rifletteva piuttosto un ordinamento sociale complessivo retto da leggi considerate 'naturali'. Costituiva pertanto un fatto scontato e privo circoscritto, riconosciuto soprattutto nelle sue dimensioni morali e individuali (o di piccolo gruppo), ...
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Tabù
Francesco Spagna
Piera Fele
Il termine tabu (dall'inglese taboo, adattamento del termine polinesiano tapu, che significa "sottoposto a restrizioni" e, in senso più ampio e in relazione alle concezioni [...] senso ampio, perché sono situati al di fuori dei confini morali del gruppo, non osservando le corrette regole di purezza e descrizione di W. Wundt, costituiscono "il più antico codice di leggi non scritte dell'umanità" (Freud 1912-13, trad. it., p ...
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civiltà e civilizzazione
Adriano Prosperi
Cultura, civiltà, identità
Cultura, civiltà, identità: tre termini dalle storie diverse e riferiti a contenuti diversi ma che nascono dalla volontà di definire [...] di Colombo quei popoli nudi, senza conoscenze di monete, di leggi, di forme di potere, di regole sociali furono da un e di principi che saldarono nozioni teologiche e norme morali e di comportamento: abolizione della nudità e della poligamia ...
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disobbedienza civile
Luigi Bonanate
Rifiuto di obbedire a una legge senza ricorrere alla violenza
Supponiamo che uno Stato decida con una legge che tutti i suoi giovani devono partecipare a una guerra [...] civile, consistente, per esempio nel caso dei medici ostetrici, nell'astenersi dall'applicare la legge esistente ove essa violasse i loro principi morali o religiosi.
La giustificazione della disobbedienza civile
La disobbedienza è una forma di ...
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moralita
moralità s. f. [dal lat. tardo moralĭtas -atis]. – 1. Qualità, condizione di ciò che è conforme a principî morali: la m. di un’azione; m. di costumi; libro, spettacolo, film di scarsa m., persona di dubbia moralità. Nella terminologia...
morale1
morale1 agg. e s. f. e m. [dal lat. moralis, der. di mos moris «costume», coniato da Cicerone per calco del gr. ἠϑικός, der. di ἦϑος: v. ethos, etico1, etica]. – 1. agg. a. Relativo ai costumi, cioè al vivere pratico, in quanto comporta...