ERCOLANI (Hercolani), Carlo
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Macerata il 7 marzo 1756, terzogenito (il fratello Giuseppe fu violinista e compositore) di Francesco e di Teresa Mancini, entrambi patrizi [...] Ferrucci, cui sono dedicati vari componimenti laudativi. Sebbene nel periodo napoleonico si fosse un poco addolcito il suo legittimismo, avendo accettato di far parte dei Collegi elettorali del Corpo legislativo del Regno Italico, tuttavia solo alla ...
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EMANUELE FILIBERTO, duca di Savoia
Enrico Stumpo
Nacque a Chambéry l'8 luglio 1528, terzogenito di Carlo II, duca di Savoia, e di Beatrice di Portogallo.
Il 19 ottobre dello stesso anno, nella cappella [...] quali lo stesso G. de Coligny); ma che in realtà era un senso profondo ed alto della sovranità e del legittimismo dinastico, da lui talvolta quasi volutamente accentuato, "…biasimando in questo la natura del Duca suo padre, qual era tanto trattabile ...
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Nacque a Roma l'8 giugno del 1757 dal marchese Giuseppe di Tuscania, e da Claudia dei conti Carandini, ma era di origini plebee: suo nonno Brunacci era stato adottato dai marchesi Consalvi. Perduto il [...] deciso a giungere a un accordo che, certo, avrebbe rappresentato una rottura tra la S. Sede e il legittimismo borbonico e un riconoscimento della nuova Francia uscita dalla Rivoluzione, incontrò una forte resistenza interna, particolarmente vivace da ...
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CAPEI, Pietro
PP. Treves
Nacque di antica e doviziosa famiglia, da Giovanni e Francesca Alberti, il 29 ott. 1796, a Lucignano in Val di Chiana. Da Lucignano passò ragazzo al seminario di Arezzo per [...] agli studi, vide la soppressione dell'Antologia e non gli furono risparmiati sospetti e angherie, nonostante il suo sostanziale legittimismo toscano: sospetti e angherie che non ostacolarono, tuttavia, nel novembre 1833 la sua nomina alla cattedra di ...
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CAMILLI, Francesco Saverio
Francesco Di Battista
Nato il 13 ag. 1753 a Beffi di Acciano (L'Aquila), allora in provincia dell'Abruzzo, Ulteriore II, da famiglia "borghese" relativamente benestante di [...] in grado di sottoscrivere.
Questa involuzione prepara, e spiega in parte, l'atteggiamento di indifferenza, se non di legittimismo, tenuto dal C. di fronte al rivolgimento del '99: "lontano dagli interessi della sedicente Repubblica" lo riconoscerà la ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Gaetano Salvemini
Fulvio Conti
Storico e uomo politico, per tutta la vita concepì questi due ambiti di attività come strettamente correlati. Animato da un profondo senso morale, trasse dalla contemporaneità [...] e Germania a mire espansioniste nei Balcani) che nel 1914 erano venuti a mancare e avevano perciò largamente legittimato il rovesciamento di alleanze compiuto dall’Italia.
Salvemini riprese e sviluppò queste considerazioni in un ciclo di lezioni ...
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GRASSELLINI, Gaspare
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Palermo il 19 genn. 1796 da Domenico, alto magistrato e poi presidente onorario del Real Patrimonio, e da Silvia Compagnone. Di famiglia appartenente [...] la réputation de savoir dire et de non savoir faire" (Weber, II, p. 643). Per quanto lontano dall'area del legittimismo borbonico, mai sembrò che il G. potesse essere preso in considerazione come un possibile interlocutore del governo italiano a fini ...
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CENNI, Enrico
Fulvio Tessitore
Nacque il 20 nov. 1825 a Vallo della Lucania (Salerno) da Giovanni, sottointendente della provincia, e Marianna Bottino. Trasferito il padre, come intendente a Catanzaro, [...] ritorno di Roma all'Italia e il drammatico proporsi della questione romana. Al 1873 risale lo studio Della legittimità del principe, pubblicato sulla Rassegna nazionale, al quale seguirono, editi a Firenze nel 1874, gli Schiarimenti provocati dalle ...
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CARDUCCI, Giosue
Mario Scotti
Nacque a Valdicastello, frazione di Pietrasanta nella Versilia lucchese, primogenito del dottor Michele e di Ildegonda Celli, il 27 luglio 1835 alle undici di sera. Gli [...] di italiano di Bologna a quella di latino nell'università di Napoli. Del provvedimento del ministro Broglio egli contestò la legittimità e la serietà: non si poteva spostare un docente da una disciplina ad un'altra, né un dispositivo burocratico ...
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CARLO ALBERTO, re di Sardegna
Giuseppe Talamo
Nato a Torino il 2 ott. 1798 da Carlo Emanuele, principe di Carignano, e da Maria Cristina Albertina, principessa di Sassonia Curlandia, venne tenuto a [...] di abbattere l'usurpateur.
Il sovrano diede disposizioni alle autorità della Savoia e di Nizza per facilitare l'ingresso dei legittimisti, diede loro dal suo patrimonio privato la somma di 780.000 franchi - a quanto egli stesso scrisse nel citato ...
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legittimismo
s. m. [der. di legittimo, sul modello del fr. légitimisme]. – In senso storico, atteggiamento e dottrina politica (formulata al Congresso di Vienna dal ministro francese Ch.-M. de Talleyrand) che, in contrasto con i principî della...
legittima
legìttima s. f. [dall’agg. legittimo, sottint. parte, porzione]. – Quota di eredità attribuita per legge ad alcune categorie di successori (figli legittimi, ascendenti legittimi, figli naturali e coniuge), e della quale il testatore...