MAMELI (dei Mannelli), Goffredo
Giuseppe Monsagrati
Primo di sei figli, nacque a Genova il 5 sett. 1827 da Giorgio, tenente di vascello della Marina militare sarda, e da Adelaide Zoagli.
Sulla scorta [...] dai differenti punti di vista politici, che nell'uomo erano condizionati dalla posizione professionale e puntavano decisamente sul legittimismo, laddove la donna, fiera del passato repubblicano della sua città, non nascondeva la sua ostilità per il ...
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BIANCHI, Angelo (Bianchi-Giovini, Aurelio)
Piero Treves
Nacque in Como il 25 nov. 1799 dalla guardia carceraria Francesco e da Maria Zoini. Non si sa né quando né perché assumesse il nom de plume Aurelio [...] (Capolago) un "ragionamento" in Difesa di Carlo Botta. E la difesa, quant'era "politica" (e in tal senso legittima), altrettanto contrastava con i presupposti medesimi dell'attività culturale del B., appunto diretta a immettere negli studi italiani ...
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ERCOLANI (Hercolani), Carlo
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Macerata il 7 marzo 1756, terzogenito (il fratello Giuseppe fu violinista e compositore) di Francesco e di Teresa Mancini, entrambi patrizi [...] Ferrucci, cui sono dedicati vari componimenti laudativi. Sebbene nel periodo napoleonico si fosse un poco addolcito il suo legittimismo, avendo accettato di far parte dei Collegi elettorali del Corpo legislativo del Regno Italico, tuttavia solo alla ...
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CAPEI, Pietro
PP. Treves
Nacque di antica e doviziosa famiglia, da Giovanni e Francesca Alberti, il 29 ott. 1796, a Lucignano in Val di Chiana. Da Lucignano passò ragazzo al seminario di Arezzo per [...] agli studi, vide la soppressione dell'Antologia e non gli furono risparmiati sospetti e angherie, nonostante il suo sostanziale legittimismo toscano: sospetti e angherie che non ostacolarono, tuttavia, nel novembre 1833 la sua nomina alla cattedra di ...
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GRASSELLINI, Gaspare
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Palermo il 19 genn. 1796 da Domenico, alto magistrato e poi presidente onorario del Real Patrimonio, e da Silvia Compagnone. Di famiglia appartenente [...] la réputation de savoir dire et de non savoir faire" (Weber, II, p. 643). Per quanto lontano dall'area del legittimismo borbonico, mai sembrò che il G. potesse essere preso in considerazione come un possibile interlocutore del governo italiano a fini ...
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CARDUCCI, Giosue
Mario Scotti
Nacque a Valdicastello, frazione di Pietrasanta nella Versilia lucchese, primogenito del dottor Michele e di Ildegonda Celli, il 27 luglio 1835 alle undici di sera. Gli [...] di italiano di Bologna a quella di latino nell'università di Napoli. Del provvedimento del ministro Broglio egli contestò la legittimità e la serietà: non si poteva spostare un docente da una disciplina ad un'altra, né un dispositivo burocratico ...
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legittimismo
s. m. [der. di legittimo, sul modello del fr. légitimisme]. – In senso storico, atteggiamento e dottrina politica (formulata al Congresso di Vienna dal ministro francese Ch.-M. de Talleyrand) che, in contrasto con i principî della...
legittima
legìttima s. f. [dall’agg. legittimo, sottint. parte, porzione]. – Quota di eredità attribuita per legge ad alcune categorie di successori (figli legittimi, ascendenti legittimi, figli naturali e coniuge), e della quale il testatore...