Religione
Seguaci della Chiesa monofisita di Siria fondata da Giacobbe Baradeo (siriaco Ya‛qōb Būrde‛ānā; m. 578), vescovo d’Edessa; la denominazione da loro adottata è Siri ortodossi. Seguono il monofisismo [...] alcun appoggio e fu definitivamente sconfitto (1746). La dura repressione e la crisi del conservatorismo segnarono la fine del legittimismo giacobita, che restò ancora per tutto il secolo nostalgia di reazionari (il più noto della seconda metà del 18 ...
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GREGORIO XVI, papa
Giacomo Martina
Ultimo di cinque figli, Bartolomeo Alberto Cappellari nacque a Mussoi, frazione di Belluno e residenza estiva della famiglia, il 18 sett. 1765 da Giovan Battista, [...] nettamente ostili alla Chiesa e sovrani a essa favorevoli. Si capisce così come la Santa Sede teoricamente non scegliesse se re legittimo del Portogallo era Maria da Gloria o don Miguel, ma nel 1834 accogliesse con solennità a Roma l'esule don Miguel ...
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L'ETÀ CONTEMPORANEA
La prima metà dell'Ottocento. Orientamenti generali: principi e realtà Il ritorno di Pio VII a Roma, il 24 maggio 1814, fu accompagnato dal sincero entusiasmo dei Romani, tutt'altro [...] diu, strappata al papa dal Vargas Laguna, dalle pressioni russe e austriache. L'enciclica, ancora una volta in senso legittimista, non ebbe grande fortuna e, in ogni modo, costituì una parentesi, verso una politica sempre più attenta alle situazioni ...
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Vincenzo Gioacchino dei conti Pecci (Carpineto Romano 1810 - Roma 1903) fu eletto papa nel 1878. L'intervento più significativo del suo pontificato fu l'enciclica Rerum novarum (1891) che costituì il fondamento [...] nonostante le esortazioni di L. (encicl. Inter innumeras sollicitudines, 16 febbr. 1892) non rinunciò al suo rigido legittimismo, rifiutando di riconoscere lo stato repubblicano, provocò la completa rottura con la S. Sede. Spirito colto, sensibile ...
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GRASSELLINI, Gaspare
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Palermo il 19 genn. 1796 da Domenico, alto magistrato e poi presidente onorario del Real Patrimonio, e da Silvia Compagnone. Di famiglia appartenente [...] la réputation de savoir dire et de non savoir faire" (Weber, II, p. 643). Per quanto lontano dall'area del legittimismo borbonico, mai sembrò che il G. potesse essere preso in considerazione come un possibile interlocutore del governo italiano a fini ...
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Il Risorgimento e il paradigma intransigente
Ulderico Parente
Intransigenti e Risorgimento: una questione non solo politica
La questione degli intransigenti cattolici, caratteristica dell’Ottocento, [...] autentica catastrofe politica, un disordinato progetto di dominio del Piemonte, realizzatosi, al di fuori ogni norma, contro i legittimi sovrani degli Stati preunitari, con la violenza e la sopraffazione, con l’attacco alle autorità della Chiesa e in ...
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Pio VIII
Giuseppe Monsagrati
Terzo di otto figli (e secondo maschio), Francesco Saverio Maria Felice Castiglioni nacque a Cingoli (Macerata) il 20 novembre 1761, dal conte Carlo Ottavio e dalla contessa [...] popolare da un rappresentante della dinastia orleanista, P. si guardò bene dal considerare la cosa sotto il profilo del legittimismo (come invece suggeriva il nunzio a Parigi Lambruschini) o dal lasciarsi prendere la mano dall'Albani; non volle ...
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legittimismo
s. m. [der. di legittimo, sul modello del fr. légitimisme]. – In senso storico, atteggiamento e dottrina politica (formulata al Congresso di Vienna dal ministro francese Ch.-M. de Talleyrand) che, in contrasto con i principî della...
legittima
legìttima s. f. [dall’agg. legittimo, sottint. parte, porzione]. – Quota di eredità attribuita per legge ad alcune categorie di successori (figli legittimi, ascendenti legittimi, figli naturali e coniuge), e della quale il testatore...