GUIDELLI, Giuseppe Maria
Mario Pecoraro
Nacque a Modena il 29 ag. 1833 dai conti Carlo e Giovanna Ferrari Moreni. Il padre, discendente dalla famiglia dei conti Guidi, signori del Casentino e proprietari [...] padre, che era ben introdotto negli ambienti della corte modenese, il G. ricevette un'educazione di stampo decisamente legittimista e una religiosità intransigente; a rafforzare la sua posizione sociale contribuì un precoce matrimonio, celebrato il 2 ...
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CASOLI, Pier Biagio
Silvio Fronzoni
Nacque a Modena il 25 febbr. 1852 da Ferdinando e Virginia Parenti, in una famiglia della borghesia modenese strettamente legata, per gli incarichi ricoperti in seno [...] C. aderì nel '71 all'Associazione cattolica promotrice delle buone opere, sorta a Modena per iniziativa di molti dei vecchi cattolici legittimisti. Ebbe inizio così per lui una milizia che sarebbe durata tutta la vita e ne avrebbe fatto l'anima del ...
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Uomo politico e storico francese (Marsiglia 1797 - Parigi 1877). Titolare di vari dicasteri sotto Luigi Filippo d'Orléans (1832-48), fu poi (1848-51) sostenitore di Luigi Napoleone fino al colpo di Stato. [...] poi l'ascesa al trono di Luigi Filippo d'Orléans. Ministro degli Interni (1832 e 1834-36), sventò il tentativo legittimista della duchessa di Berry (1832) e represse severamente i moti repubblicani del 1834, contribuendo, dopo l'attentato di G ...
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Uomo politico francese, nato a Orthez il 14 gennaio 1820, morto ivi nel luglio del 1899. Già deputato al Corpo legislativo durante l'Impero, fu rieletto il 7 gennaio 1872 e sedette all'estrema destra. [...] al giornale L'Union (25 novembre 1873), dichiarò di non poter accettare il tricolore in luogo della bandiera bianca legittimista, onde il tentativo di restaurazione andò fallito. Lo Ch. continuò a sostenere le sue idee realiste e clericali alla ...
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VILLENEUVE-BARGEMONT, Jean-Paul Alban de
Anna Maria Ratti
Economista e uomo politico francese nato a Saint-Alban (Var) nel 1784, morto a Parigi nel 1850. Seguita la carriera amministrativa, resse successivamente [...] del Var, rifiutò, nel 1830, di servire la nuova monarchia e nel 1832 favorì anche le mene della duchessa di Berr.
Deputato legittimista del Nord nel 1840-42 e 1846, contribuì all'emanazione della legge del 1841 che proibiva il lavoro dei fanciulli al ...
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BORBONE, Ferdinando Pio di, duca di Calabria
Ruggero Moscati
Figlio di Alfonso, conte di Caserta e di Maria Antonietta di Borbone, nacque durante l'esilio romano il 25 luglio 1869, e fu tenuto a battesimo [...] sottoscrizione e una spada d'onore, costituirono nell'anno seguente un "circolo Ferdinando Pio della gioventù studiosa legittimista" e contrapposero in varie pubblicazioni la sua attività militare alla inazione dei principi sabaudi. Sposata a Monaco ...
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Uomo politico francese (Lumigny, Seine-et-Marne, 1841 - Bordeaux 1914). Combatté in Africa (1863) e poi a Metz, nella guerra franco-prussiana. Durante la successiva prigionia in Germania prese contatto [...] di Pontivy (Morbihan). Sebbene compromesso nel tentativo di Boulanger, tentò la costituzione di un partito cattolico legittimista; ma poi si sottomise all'enciclica di Leone XIII (1892), facendo dichiarazione di lealismo allo stato repubblicano ...
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Tre fratelli, autori drammatici, i quali nella maggior parte della loro opera si confondono, giacchè nessuna iniziale indica la collaboraxione: tutt'al più i lavori sono firmati: Armand d'Artois. Uniti [...] de la jeunesse (1822) e scrisse canzoni e poesie giocose. François-Victor Armand (1788-1867), il più noto e combattivo, legittimista, salutò nel 1814 - insieme con Théaulon - Luigi XVIII con Les clefs de Paris ou Les desserts de Henri IV; e, dopo ...
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Corrente di opinione, tendente alla restaurazione della dinastia napoleonica, le cui prime manifestazioni si ebbero subito dopo il ritorno dei Borboni sul trono. Fu appoggiato da quei gruppi che non volevano [...] morte di Napoleone III ogni possibilità di successo sul terreno politico, il b. sopravvisse ancora per qualche decennio solo come vago stato d’animo, mentre la sua funzione politica venne totalmente riassorbita nel conservatorismo legittimista. ...
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È espressione destinata a indicare la serie di re o principi che hanno regnato in un paese, e specialmente "di tutti i re di una stessa famiglia" (Fanfani): in senso più specifico, la famiglia alla quale [...] così l'organismo famigliare con l'organismo statale. E soprattutto da titoli dinastici si volle far dipendere la legittimità stessa dello stato e la sua personalità internazionale, nei trattati del 1815 e nei principî che ispirarono la Santa ...
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legittimista
s. m. e f. e agg. [der. di legittimo, sul modello del fr. légitimiste] (pl. m. -i). – 1. s. m. e f. In genere, chi sostiene una dinastia reale spodestata, operando per rimetterla sul trono; anche, fautore o partigiano del regime...
legittima
legìttima s. f. [dall’agg. legittimo, sottint. parte, porzione]. – Quota di eredità attribuita per legge ad alcune categorie di successori (figli legittimi, ascendenti legittimi, figli naturali e coniuge), e della quale il testatore...