Pretendente al trono di Spagna (Lubiana 1848 - Varese 1909); figlio di Giovanni, terzogenito di Carlo, duca di Molina, il 20 luglio 1868 riaffermò solennemente dall'esilio di Londra la dottrina legittimista [...] e l'anno dopo, con l'appoggio del generale R. Cabrera, tentò un'infruttuosa spedizione in Spagna. Durante il regno di Amedeo, si proclamò re di Spagna (apr. 1872); la promessa di rispettare le antiche ...
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Scrittore (Saint-Sauveur-le-Vicomte 1808 - Parigi 1889). Nella sua lunga carriera di giornalista e di romanziere difese sempre con coraggio e coerenza i suoi ideali di cattolico e di monarchico legittimista [...] antidemocratico, contro il naturalismo, il positivismo, il socialismo, occupandosi inoltre di critica letteraria e teatrale. Ma più che alle numerose raccolte di articoli e saggi polemici (quattro serie ...
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Borbone-Spagna, Carlo di, iunior, duca di Madrid
Pretendente al trono di Spagna (Lubiana 1848-Varese 1909). Figlio di Giovanni, terzogenito di Carlo, duca di Molina, il 20 luglio 1868 riaffermò solennemente [...] dall’esilio di Londra la dottrina legittimista e l’anno dopo, con l’appoggio del generale R. Cabrera, tentò un’infruttuosa spedizione in Spagna. Durante il regno di Amedeo, si proclamò re di Spagna (apr. 1872); la promessa di rispettare le antiche ...
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Generale e uomo politico francese (Saint-Aubin 1783 - ivi 1868), figlio di Henri-Louis-Auguste, seguì il padre emigrato dopo lo scoppio della Rivoluzione francese. Tornato in Francia (1801), al contrario [...] del fratello Louis entrò nell'esercito napoleonico, ma nell'animo rimase un legittimista e, durante i Cento Giorni, aiutò il fratello nella sommossa vandeana. All'avvento della monarchia di luglio (1830), fu congedato per non aver voluto prestare ...
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Sociologo, economista e uomo politico (Saint-Alban, Var, 1784 - Parigi 1850); più volte prefetto durante l'Impero e la Restaurazione, consigliere di stato (1828) e deputato, rifiutò nel 1830 di servire [...] la nuova monarchia e aiutò nel 1832 la duchessa di Berry; deputato legittimista del Nord (1840-42 e 1846) contribuì a far emanare (1841) il divieto del lavoro dei fanciulli inferiori a 8 anni. Dal 1848 si dedicò unicamente allo studio, e temperò il ...
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BARBERINI-COLONNA di Sciarra, Maffeo
Grazia Dore
Nato a Roma il 10 sett. 1850 da Maffeo e Carolina D'Andrea, occupò di sé le cronache mondane e artistiche della Roma della fine del secolo. Sua madre, [...] la principessa Carolina dei marchesi d'Andrea di Pescopagano, ardente legittimista, sospetta di mene contro l'appena proclamato Regno d'Italia, subì nel 1863 a Napoli un processo politico, ma venne assolta. Sebbene appartenesse per nascita a una ...
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Diplomatico (Pinerolo 1820 - Berlino 1892), figlio di Claudio Gabriele. Nel 1849 fu inviato in missione speciale a Oporto presso l'ex re Carlo Alberto. Dopo essere stato ministro a Madrid (1850), a Berlino [...] a Berlino nel 1867 e vi stette fino alla morte, prima come ministro plenipotenziario, poi (1875) come ambasciatore. Legittimista d'antico stampo, fu uno dei principali artefici della Triplice Alleanza (1882) e il più prezioso collaboratore di C ...
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Militare (Autun 1793 - Parigi 1877), generale dal 1840, comandante della piazza di Parigi nel 1848, represse l'insurrezione del 13 giugno 1849. Partigiano di una restaurazione monarchica, fu espulso dalla [...] Francia dopo il colpo di stato bonapartista del 2 dicembre. In esilio fino al 1859, partecipò alla guerra franco-prussiana; tornò alla vita politica nel 1871 (deputato; nel 1875 senatore), come monarchico legittimista. ...
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Generale prussiano (Berlino 1790 - Potsdam 1861), fratello di Ernst Ludwig; fu (dal 1824) aiutante del principe Guglielmo, poi re Guglielmo I, ma entrò anche in dimestichezza con il fratello di costui, [...] futuro Federico Guglielmo IV, di cui divenne aiutante generale (1849). A capo della consorteria costituitasi intorno alla persona del re, esercitò un'influenza predominante sulla politica prussiana (dopo il 1848) in senso reazionario e legittimista. ...
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Figlio (Carskoe Selo 1796 - Pietroburgo 1855) di Paolo I. Il regno di N. non segnò alcuna riforma sostanziale della costituzione e della vita interna di Russia: il suo sforzo maggiore si volse alla difesa [...] regime, più che sulle forze armate, su un forte apparato burocratico e poliziesco. Strenuo difensore dell'idea legittimista, scelse a insegna il motto «autocrazia, ortodossia e nazionalità», avviando l'orientamento politico-ideologico che stringeva ...
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legittimista
s. m. e f. e agg. [der. di legittimo, sul modello del fr. légitimiste] (pl. m. -i). – 1. s. m. e f. In genere, chi sostiene una dinastia reale spodestata, operando per rimetterla sul trono; anche, fautore o partigiano del regime...
legittima
legìttima s. f. [dall’agg. legittimo, sottint. parte, porzione]. – Quota di eredità attribuita per legge ad alcune categorie di successori (figli legittimi, ascendenti legittimi, figli naturali e coniuge), e della quale il testatore...