estensione/intensione
Coppia di termini che compare nei Nuovi saggi sull’intelletto umano (1700-05) di Leibniz, dopo che era già stata impiegata, nella forma estensione/comprensione, nella Logica di [...] Port-Royal (1662). Ripreso successivamente, nella forma denotazione-connotazione, da J.S. Mill (Sistema di logica deduttiva e induttiva, 1843), il binomio costituisce il fondamento della teoria logica ...
Leggi Tutto
MATERIALISMO
Vito FAZIO-ALLMAYER
Rodolfo MONDOLFO
. Sebbene il termine sia recente (appare in P. Bayle, e il Leibniz replicando al Bayle, lo contrappone a idealismo) si fa risalire il materialismo [...] e considera tutta la realtà come concatenamento di esseri e fatti particolari (escludendo un primo motore). Contro Leibniz pensa che lungi dallo smaterializzare la materia occorre materializzare l'anima. Nessun altro movente esiste per l'uomo ...
Leggi Tutto
Filosofo ed epistemologo francese (Agen 1930 - Vincennes 2019). Professore di filosofia e di storia della scienza alla Sorbona, autore di una tesi su Le système de Leibniz et ses modèles mathématiques [...] (2 voll., 1968), nei 5 volumi della serie Hermès (1969-80) ha posto al centro della sua riflessione i problemi della comunicazione e la strategia dei rapporti che legano la rappresentazione artistica all'interpretazione ...
Leggi Tutto
Filosofo (Halberstadt 1739 - Halle 1809). Dal 1778 prof. nell'università di Halle. D'ispirazione eclettica, subì soprattutto l'influenza del Leibniz e di Ch. Wolff: polemizzò con Kant in difesa del Leibniz. [...] Opere: Allgemeine Theorie des Denkens und Empfindens, 1776; Sittenlehre der Vernunft, 1781; Theorie der schönen Künste und Wissenschaften, 1783 ...
Leggi Tutto
STORIA DELLA MATEMATICA
Luigi Borzacchini
STORIA DELLA MATEMATICA
Il tempo della scienza senza tempo
La matematica è la più antica e la più immutabile delle discipline. Si può dire che la matematica [...] : in una lettera a Oldenburg è scritto che dy è «la differenza delle due y più vicine».
L’ars combinatoria di Leibniz si delinea sin dall’inizio come la scienza della pratica simbolica che la rende nel contempo prassi algoritmica e linguaggio della ...
Leggi Tutto
Filosofo e teologo (Leuna 1715 - Lipsia 1775); prof. di teologia e filosofia all'univ. di Lipsia, polemizzò con il Leibniz e con il Wolf, contro il quale sostenne il valore dell'esperienza e del libero [...] arbitrio (Weg zur Gewissheit und Zuverlässigkeit der menschl. Erkenntniss, 1747) ...
Leggi Tutto
Monadologia (Lehrsatze uber die Monadologie, Principia philosophiae)
Monadologia
(Lehrsätze über die Monadologie, Principia philosophiae) Opera (1720) di G. Leibniz che vi espone succintamente il proprio [...] sistema filosofico. I Principi della filosofia o Monadologia, furono composti in francese nel 1714, ma vennero pubblicati in trad. ted. (1720) e nella versione lat. tratta da questa (1721); il testo originale ...
Leggi Tutto
segno Fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono trarre indizi, deduzioni, conoscenze ecc. Qualsiasi oggetto o più spesso figura che sia convenzionalmente assunta come espressione e rappresentazione [...] di s., il carattere di generalità delle parole e delle idee in contrapposizione alla particolarità delle cose. G. Leibniz criticherà l’impostazione nominalistica di Locke, sottolineando che, nonostante l’arbitrarietà dei caratteri (s.), c’è tuttavia ...
Leggi Tutto
(ted. Preussische, poi Deutsche, Akademie der Wissenschaften)
Fondata da Federico I a Berlino nel 1700 su progetto di G.W. Leibniz, che ne fu il primo presidente quando aprì nel 1711 con il nome di Societas [...] regia scientiarum, è la più importante accademia della Germania. Federico II ne modificò la struttura, chiamando a farne parte anche dotti stranieri (J.-B. d’Alembert, D. Diderot, F.-M.A. Voltaire, G.L. ...
Leggi Tutto
isocrona
isòcrona [s.f. dall'agg. isocrono] [ALG] I. paracentrica: curva piana che risolve il problema, proposto da G.W. Leibniz, di trovare la curva, giacente nel piano verticale, tale che un punto [...] pesante, cadendo lungo essa senza attrito, percorra archi di curva uguali in tempi uguali; preso il punto O di partenza come origine del sistema di riferimento cartesiano indicato nelle fig., la sua equazione ...
Leggi Tutto
leibniziano
‹laib-› agg. e s. m. – 1. agg. Che si riferisce al filosofo e scienziato ted. G. W. von Leibniz (1646-1716), alle sue dottrine, ai suoi principî: il sistema monadologico l.; l’opera matematica leibniziana. 2. s. m. Fautore, seguace,...
monade
mònade s. f. [dal lat. tardo monas -ădis, gr. μονάς -άδος «unità», der. di μόνος «solo»]. – 1. In filosofia, termine usato per indicare l’unità in quanto principio di molteplicità o le unità costitutive del reale; in questo senso il...