CELESIA, Pietro Paolo
Salvatore Rotta
Nacque a Genova il 1° ott. 1732 da Giovanni Battista e da Geronima Gnecco. Il padre, mercante di buona voce, era stato uno dei trentasei eletti, il 15 dic. 1746, [...] bui. Non voleva comporre una scrittura legale, ma ricostruire una pagina di storia. Riprese in mano il Codex diplomaticus di Leibniz, riaperse le raccolte muratoriane. Ne concluse che nel 1130 vi era stata "vera conquista" di Sanremo da parte di ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Paradossi e antinomie
Roberto Limonta e Rolando Longobardi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Accanto all’analisi sistematica delle teorie [...] respinga la soluzione aristotelica (cfr. Questioni logiche, Pherc307, in J. M. Bochenski, La logica formale dai presocratici a Leibniz, Torino, Einaudi, 1972, p. 179).
Le molteplici varianti, in forma di sofisma o di curiosità, hanno fatto la ...
Leggi Tutto
FROMOND, Giovanni Claudio (al secolo Guglielmo Giuseppe)
Renato Pasta
Di famiglia originaria di Dôle, nella Franca Contea, nacque a Cremona il 4 febbr. 1703, terzogenito di Gian Simone e di Lucia Binda.
La [...] : dalla definizione dei concetti di spazio e tempo, di cui il camaldolese rivendicava la realtà ontologica in contrasto con Leibniz, al problema delle forze vive, dove polemizzava con il De Castellis di Giovanni Poleni e con le Istituzioni meccaniche ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel Settecento filosofi e grammatici esaminano le relazioni del linguaggio con il pensiero [...] cominciata nel Seicento, prosegue per tutto il Settecento, conducendo a molti risultati di rilievo.
Seguendo un celebre Appello di Leibniz (con il quale era stato in contatto), lo zar Pietro il Grande ordina che durante le spedizioni fatte per conto ...
Leggi Tutto
MAZZA, Angelo
Marco Catucci
– Nacque a Parma il 16 nov. 1741, ultimo dei ventiquattro figli di Orazio e di Rosa Benelani. Nel 1753, alla morte del padre, entrò nel collegio di Reggio Emilia, dove ebbe [...] conclusiva celebrazione dell’armonia dell’Universo, creazione divina di verità e bellezza, spunti dalla Teodicea di G.W. Leibniz sembrano affiorare tra più riconoscibili e familiari motivi platonici.
Del 1785 è il poemetto in endecasillabi sciolti l ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’Illuminismo tedesco presenta come tratto caratteristico nel confronto con gli altri [...] ragion sufficiente – sta pertanto a fondamento della validità di tutta la conoscenza. Tuttavia, come già avevano ritenuto Aristotele e Leibniz, la logica non è una disciplina a sé: essa è strettamente connessa all’ontologia, in quanto i suoi principi ...
Leggi Tutto
BARONI CAVALCABÒ, Clemente
Claudio Leonardi
Nacque il 23 nov. 1726 a Sacco, nel Trentino, da Giovarni Battista e da Teodora Salvadori. La famiglia del B. faceva parte dell'aristocrazia locale che trovava [...] quaggiù,alcune lettere sulla filosofia naturale e chiarimenti sui sistemi di Tommaso Hobbes, a cui pare rifarsi spesso, di Leibniz, Grozio, l'uffendorf ed altri; altre due dissertazioni contro Samuele Cocceio, una nota Sul commercio dell'anima con il ...
Leggi Tutto
Le province europee dell'Impero romano. Le province danubiano-balcaniche. Noricum
Sergio Rinaldi Tufi
Province danubiano-balcaniche
Sotto questa definizione si comprendono, più o meno convenzionalmente, [...] soprattutto per gli splendidi monumenti funerari del non lontano vicus nella località detta oggi Šempeter. Solva (presso Leibniz), invece, ebbe lo status di municipio da Vespasiano (Flavia Solva). L’impianto urbanistico era abbastanza regolare, con ...
Leggi Tutto
LEONI (Lioni), Piero (Pier Leone, Pierleone da Spoleto)
Franco Bacchelli
Nacque a Spoleto, probabilmente verso il 1445, da Leonardo, appartenente a una famiglia del ceto professionale spoletino, che [...] spirituale ed esoterica del dogma. Il libro - che sedusse poi anche B. Gracián y Morales, P.-D. Huet e G.W. Leibniz - è la storia di un bambino, Hayy ibn Yaqẓān (il Vivente figlio del Vigilante) nato per generazione spontanea dall'argilla in una ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Romano Gatto
Cristoforo Clavio
Cristoforo Clavio fu una delle figure più rappresentative della matematica del suo tempo. Benché non italiano, esercitò soprattutto in Italia la sua attività di studioso [...] italiana, preferì una trattazione per problemi. Nell’Algebra, apprezzata da René Descartes (1596-1650) e da Gottfried Wilhelm von Leibniz (1646-1716), Clavio introdusse per primo l’uso delle parentesi per raggruppare termini, e i segni + e − ignorati ...
Leggi Tutto
leibniziano
‹laib-› agg. e s. m. – 1. agg. Che si riferisce al filosofo e scienziato ted. G. W. von Leibniz (1646-1716), alle sue dottrine, ai suoi principî: il sistema monadologico l.; l’opera matematica leibniziana. 2. s. m. Fautore, seguace,...
monade
mònade s. f. [dal lat. tardo monas -ădis, gr. μονάς -άδος «unità», der. di μόνος «solo»]. – 1. In filosofia, termine usato per indicare l’unità in quanto principio di molteplicità o le unità costitutive del reale; in questo senso il...