LIBERTÀ (lat. libertas; fr. liberté; sp. libertad; ted. Freiheit; ingl. freedom o liberty)
Gioele SOLARI
Giulio PAOLI
Spartaco RUFFO MANGINI
Augusto GUZZO
Emilio CROSA
Federico CELENTANO
Giovan [...] la critica lockiana, che mostra come un simile potere renderebbe impossibile l'agire. Come, Spinoza e come Locke, il Leibniz nega energicamente la "libertà d'indifferenza", ma il suo intento è di contrapporsi a Spinoza, affermando una libertà del ...
Leggi Tutto
Sommo musicista tedesco, nato ad Eisenach il 21 marzo 1685 (31 marzo secondo il calendario gregoriano), morto a Lipsia il 28 luglio 1750. Ottavo e ultimo figlio di Giovanni Ambrogio Bach, da Erfurt, e [...] 'improrogabile necessità del riposo. Una somma formidabile di espedienti lo assiste nello strenuo lavoro. Il nesciens se numerare di Leibniz rischia dunque di convertirsi, con B., in consapevolezza e volontà di calcolo! O non piuttosto la sua visione ...
Leggi Tutto
. L'Analysis situs è un ramo della scienza geometrica non molto noto, di cui difficilmente si potrebbe comprendere una definizione astratta a priori. Conviene, per una più facile comprensione, cominciare [...] il nome di topologia dato a questo ordine di ricerche, mentre la denominazione più comune di Analysis situs proviene da Leibniz. È merito di F. Klein (Vergleichende Betrachtungen über neuen geometrische Forschungen, Erlangen 1872) l'aver fissato con ...
Leggi Tutto
LOGARITMO
Giovanni Vacca
Definizione. - 1. È questo il nome, che il barone scozzese John Napier, latinizzato in Nepero (v.), diede ai numeri da lui per primo definiti e calcolati in un'ampia tavola. [...] :
log (− 1) = πi. Esse sono state viste da Giovanni Bernoulli, ma in modo confuso (cfr. la sua corrispondenza con Leibniz fin dal 1702), e con ogni rigore, ma con notazioni oggi abbandonate, da R. Cotes (Logometria, Phil. Transact., Londra 1714 ...
Leggi Tutto
(dal gr. βραδύς "lento", e σεισμός "movimento"). Lente oscillazioni dell'ordine di pochi decimetri al secolo, di zone più o meno estese della crosta terrestre; il nome venne introdotto nella scienza dal [...] ebbero per parte di magmi laccolitici delle azioni positive di sollevamento.
Teoria della costruzione. - Già Cartesio (1664) e Leibniz (1693) ammettevano che la terra fosse un astro estinto e che le accidentalità della sua superficie fossero dovute ...
Leggi Tutto
Capitale dello stato (Land) omonimo (v. appresso), è città che ha risentito in modo notevole dello sviluppo industriale e commerciale tedesco. A 70 m. sul livello del mare, al centro d'una fertile pianura, [...] Herzogtum B., dal 1902; Quellen und Forschungen zur Braunschweigischen Gesch., 1904. Le fonti principali in: Leibnitius (Leibniz), Scriptores rerum Brunsvicensium, voll. 3, Hannover 1707-1711; G. Hess, Monumentorum Guelficorum pars historica, voll. 2 ...
Leggi Tutto
INCENDIO (dal lat. incendium; fr. incendie; sp. incendio; ted. Feuer; ingl. fire)
Ugo Enrico PAOLI
Filippo Ugolini
*
Venuto Venuti
È una combustione più o meno estesa di sostanze generanti calore. [...] in Norimberga da Hans Hautsch (1655): ne riferiscono incisioni e libri dell'epoca, e se ne occupò persino il Leibniz in due lettere (1704 e 1707). Quasi contemporaneamente (1672) altre pompe assai efficienti venivano ideate dagli Olandesi Jan e ...
Leggi Tutto
Romanzo
Massimo Fusillo
Dopo essere stato per secoli un genere minore, non codificato e non canonizzato, oggetto di diffidenze e censure di vario tipo, e dopo essere diventato a poco a poco una forma [...] (anche ebraica), in Dopo la Shoah. Nuove identità ebraiche nella letteratura, a cura di R. Calabrese, Pisa 2005, pp. 189-212.
S. Givone, Il bibliotecario di Leibniz. Filosofia e romanzo, Torino 2005.
V. Maggitti, Lo schermo fra le righe, Napoli 2007. ...
Leggi Tutto
HUMBOLDT, (Karl) Wilhelm, barone von
Gaetano Marcovaldi
Nacque a Potsdam il 22 giugno 1767 da Alexander Georg, maggiore dell'esercito prussiano, che morì nel 1779, e Marie nata von Colomb vedova von [...] , Berlino 1928 (studia tutta l'evoluzione spirituale di H.); A. Farinelli, Guillaume de H. et l'Espagne, Torino 1924; A. Harnack, Leibniz u. W. v. H. in Preuss. Jhb., CXL (1910); R. Fester, H.s. u. Rankes Ideenlehre, in Deutsche Zeitschr. f ...
Leggi Tutto
Giandomenico Romagnosi, Carlo Cattaneo, Giuseppe Ferrari: Opere
Ernesto Sestan
Che cosa significhi Gian Domenico Romagnosi nella storia della cultura italiana è rimasto alquanto nel vago, anche dopo [...] Bacone stesso aveva ritenuto non applicabile ad esse: il metodo dell'analisi, della osservazione, della esperienza, della induzione. E Bacone e Leibniz - lo dice più volte nei suoi scritti - sono per lui «i due più grandi uomini», cioè i due più alti ...
Leggi Tutto
leibniziano
‹laib-› agg. e s. m. – 1. agg. Che si riferisce al filosofo e scienziato ted. G. W. von Leibniz (1646-1716), alle sue dottrine, ai suoi principî: il sistema monadologico l.; l’opera matematica leibniziana. 2. s. m. Fautore, seguace,...
monade
mònade s. f. [dal lat. tardo monas -ădis, gr. μονάς -άδος «unità», der. di μόνος «solo»]. – 1. In filosofia, termine usato per indicare l’unità in quanto principio di molteplicità o le unità costitutive del reale; in questo senso il...