Autorita
Augusto Del Noce
di Augusto Del Noce
Autorità
sommario: 1. Eclissi dell'idea di autorità e crisi del mondo contemporaneo. 2. Autorità e potere. 3. Autorità e rivoluzione. 4. L'Occidente e il [...] sia subordinato. I punti b) e c) coincidono con la critica che il Rosmini muove, rispettivamente, ai sistemi di Leibniz e di Occam, e all'insieme delle loro conseguenze. Il pensiero del Rosmini forse potrebbe essere interpretato come tentativo di ...
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L'Universo matematico
John D. Barrow
(Astronomy Centre, University of Sussex, Brighton, Gran Bretagna)
Parte di questo saggio è stata pubblicata sotto il titolo Perché il mondo è matematico? Roma-Bari, [...] di esso. Gödel arrivò a questa dimostrazione usando una versione nuova e sofisticata di una vecchia idea di Leibniz. Sviluppò un metodo non ambiguo per associare numeri a proposizioni, così che ogni proposizione sulla matematica fosse rappresentata ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Carla Casagrande
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Heidegger ha lasciato il suo segno indelebile su tutto il pensiero contemporaneo ponendo [...] essenziali della storia della filosofia: anzitutto Aristotele e Kant, ma anche Platone, Tommaso d’Aquino, Suárez, Descartes, Leibniz e Hegel, che rappresentano ai suoi occhi esperienze originarie del pensiero ontologico. Essi attestano ciò che nella ...
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Persona e vita umana
Roberto Esposito
Il paradosso della persona
Sulla copertina del numero di dicembre 2006 della rivista «Time», tradizionalmente dedicata ai personaggi dell’anno, appare la foto di [...] sciogliere il paradosso della persona, non fa che accentuarlo. Per una lunghissima fase, durata sostanzialmente fino a Gottfried Leibniz (1646-1716), la parola subiectum ha un significato non dissimile da ciò che oggi siamo soliti definire oggetto ...
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GIAN GASTONE I de' Medici, granduca di Toscana
Maria Pia Paoli
Nacque a Firenze il 25 maggio 1671, terzogenito del granduca Cosimo III e di Margherita Luisa, figlia di Gastone duca d'Orléans e di Margherita [...] all'odiata Reichstadt, "luogo miserabile" dal quale altre volte fuggirà verso Praga e Amburgo, dove si incontrerà con G.W. Leibniz. All'Università di Praga G. si appassionò alle lezioni di diritto della natura e delle genti, che incideranno sui suoi ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Bertrando Spaventa
Alessandro Savorelli
Bertrando Spaventa fu il rappresentante più dinamico di quel gruppo di intellettuali che si suole denominare degli ‘hegeliani napoletani’. La sua fama era già [...] scuole ‘nazionali’ rappresentate da John Locke in Inghilterra, da Descartes e Voltaire in Francia, da Gottfried Wilhelm von Leibniz, Kant e l’idealismo in Germania. «Terrò per redenta civilmente l’Italia – aveva detto Gioberti, lamentando questa ...
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MANFREDI, Eustachio
Ugo Baldini
Nacque a Bologna il 20 sett. 1674, da Alfonso, notaio, originario di Lugo, e Anna Maria Fiorini. Prima di lui era nata Maddalena (1673-1744); vennero poi Teresa (1679-1767), [...] di Bianchini, gli aveva inviato il Commercium epistolicum di J. Collins e altri (Londra 1712) sulla vertenza Newton - Leibniz. Ricevette poi la seconda edizione dei Principia di Newton, ne lesse l'Optica e la Chronology of ancient kingdoms amended ...
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Medicina
EEdoardo D'Angelo
Nell'Alto Medioevo occidentale la medicina resta, in generale, al di fuori del campo delle 'scienze' vere e proprie (arti del Quadrivio). Solo assai raramente la figura del [...] e XIII. Gervasio di Tilbury, nei suoi Otia imperialia (in Scriptores rerum Brunsvicarum, a cura di G.W. Leibniz, Hannoverae 1707), racconta il famoso aneddoto secondo cui tre maestri salernitani sarebbero andati ‒ per invidia ‒ a Pozzuoli a rompere ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Scolastica
Oreste Bazzichi
Questa trattazione può considerarsi un tentativo conoscitivo, analitico e sintetico di dar conto di quel complesso sistema o metodo culturale medievale che va sotto il nome [...] che fu molto conosciuto anche oltre l’ambito delle nazioni cattoliche: lo studiarono René Descartes, Gottfried Wilhelm von Leibniz, Tommaso Campanella e Benedetto Spinoza.
Inoltre, la seconda scolastica contribuì a far nascere il diritto civile, il ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Cesare Baronio
Vincenzo Lavenia
«Formidabile […] autore di un’opera che è presente in tutte o quasi tutte le […] biblioteche» (Cantimori 1975, p. 272), campione di una ricostruzione del passato priva [...] nella Historiographia (pubblicata nel 1638), Herman Conring studiò gli Annales per le sue ricerche germaniche e Gottfried Wilhelm von Leibniz ne lodò la serietà. Più complessa la fortuna dopo la fine del Seicento, quando si affermarono la nuova ...
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leibniziano
‹laib-› agg. e s. m. – 1. agg. Che si riferisce al filosofo e scienziato ted. G. W. von Leibniz (1646-1716), alle sue dottrine, ai suoi principî: il sistema monadologico l.; l’opera matematica leibniziana. 2. s. m. Fautore, seguace,...
monade
mònade s. f. [dal lat. tardo monas -ădis, gr. μονάς -άδος «unità», der. di μόνος «solo»]. – 1. In filosofia, termine usato per indicare l’unità in quanto principio di molteplicità o le unità costitutive del reale; in questo senso il...