FARDELLA, Michelangelo
Franco Aureluio Meschini
Nacque a Trapani nel 1650, da Iacopo e Brigida (Brigitta) Magliocco, entrambi nobili.
Conclusi a tredici anni gli studia humanitatis, intraprese quelli [...] del F., mai emerso nei suoi scritti, e la conseguente intenzione di lasciare l'Italia per trasferirsi in Germania. È lo stesso Leibniz, conosciuto e frequentato a Venezia tra il febbraio e il marzo del 1690, a prendere a cuore le difficoltà e il ...
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CONTI, Antonio (Schinella)
Giovanna Gronda
Nacque a Padova il 22 genn. 1677 secondogenito di Pio e di Lucrezia Nani, nobili veneti. Il padre discendeva per via femminile da Sperone Speroni e ne lasciò [...] , in Revued'histoire littéraire de la France, XLI (1934), pp. 497-538; di A. Koyré-I. B. Cohen, Newton and the Leibniz-Clarke correspondence with notes on Newton, C. and Des Maizeaux, in Archives internat. d'histoire des sciences, XV (1962), pp. 63 ...
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GUGLIELMINI, Domenico
Anna Rita Capoccia
Nacque a Bologna, da Giulio e da Gentile Neri, il 27 sett. 1655. A Bologna studiò matematica con G. Montanari e medicina con M. Malpighi: dal primo fu introdotto [...] Opera omnia mathematica, hydraulica, medica et physica fu pubblicata postuma, in due volumi, a Ginevra, nel 1719.
Fonti e Bibl.: G.W. Leibniz, Opera omnia, Genevae 1768, V, pp. 79-81, 89-93, 98-102, 106-121, 127-132; VI, pp. 320-329; Acta eruditorum ...
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MAURO, Bartolomeo Ortensio
Angela Romagnoli
– Nacque a Verona, dove fu battezzato il 24 ag. 1634 (Böttcher). Oscuri rimangono i dettagli relativi a famiglia, infanzia e formazione; è noto solo che studiò [...] la permanenza in Italia del M., che ne approfittò per tornare nella città natale (lettera di G. Corfey a Leibniz, Venezia, 13-23 nov. 1685: Leibniz, I, 4, n. 178). Nello stesso periodo il M. frequentò anche Padova: nel 1723 Steffani gli scrisse da lì ...
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BON, Nicolò
Gino Benzoni
Nato a Candia nel 1635, da nobile famiglia di origini veneziane, si trasferì a Venezia all'età di sedici anni. Conseguita la laurea in utroque presso lo Studio di Padova, si [...] 1681 ed il Vaillant nel 1695 a proposito di un trattato De Neocoris; così ancora Pietro Andrea Andreini in una lettera al Leibniz del 15 apr. 1690 a proposito di un catalogo dei "medaglioni" del Correr), il B. non diede nulla alle stampe (tranne due ...
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MURATORI, Ludovico Antonio
Girolamo Imbruglia
– Nacque a Vignola (Modena) il 21 ottobre 1672, da Francesco Antonio e da Giovanna Altimanni.
Il padre, artigiano di qualche benessere, lo mandò a Modena [...] Thesaurus antiquitatum et historiarum Italiae, dove i testi, anche se in origine in volgare, erano dati in latino (ma già Leibniz aveva chiesto di rispettare la lingua della fonte). Van der Aa scrisse a Muratori il 28 febbraio 1720 per chiedergli di ...
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GRIMALDI, Filippo (Claudio Filippo; in Cina: Min Mingwo Dexian)
Federico Masini
Nacque a Cuneo il 27 sett. 1638. Entrò come novizio nella Compagnia di Gesù a Chieri il 13 genn. 1658, quindi studiò a [...] di una lettera che il G. gli scrisse da Goa il 6 dic. 1693.
Tra il 1689 e il 1690, grazie all'amicizia con Leibniz, il G. visitò le principali corti europee con lo scopo di ottenere protezione e sostegno per la missione in Russia: fu in Francia, a ...
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QUARTARONI, Domenico
Federica Favino
QUARTARONI (Quartaironi, Quarteroni), Domenico. – Nacque a Messina nel 1651 (Proja, 1840, p. 1). Non sono noti i nomi dei genitori.
Dalle sue suppliche indirizzate [...] , p. 258; J.-M. Gardair, Le “Giornale de’ letterati de Rome”: 1668-1681, Firenze 1984, p. 133; A. Robinet, G.W. Leibniz Iter Italicarum (mars 1689-mars 1690), Firenze 1988, passim; A. Robinet, L’Accademia matematica de D. Q. et le “Phoranomus” de G.W ...
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COLORNI, Eugenio
Eugenio Garin
Nacque a Milano il 22 apr. 1909, secondogenito di Alberto, industriale, di famiglia ebraica mantovana, e di Clara Pontecorvo di origine pisana. Per indole incline all'introspezione, [...] l'avvento del nazismo il C. tornò in Italia. Nel 1933 egli compì una tesi di perfezionamento su La filosofia giovanile di Leibniz. Vinse poi un concorso per cattedre di storia e filosofia nei licei, e dopo una prima assegnazione a Voghera passò nel ...
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GRANDI, Guido
Ugo Baldini
Nacque a Cremona il 10 ott. 1671 da Pietro Martire, ricamatore in oro, e Caterina Legati. Battezzato con il nome di Francesco Lodovico, lo mutò in Guido quando entrò tra i [...] , con prevalenza dei secondi. La Quadratura, prima prova sul nuovo terreno, non fu originale e Oltralpe parve scontata (nel 1705 Leibniz lo fece capire nel ringraziare l'autore per l'invio di un esemplare, pur apprezzandone le capacità; il G. l'inviò ...
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leibniziano
‹laib-› agg. e s. m. – 1. agg. Che si riferisce al filosofo e scienziato ted. G. W. von Leibniz (1646-1716), alle sue dottrine, ai suoi principî: il sistema monadologico l.; l’opera matematica leibniziana. 2. s. m. Fautore, seguace,...
monade
mònade s. f. [dal lat. tardo monas -ădis, gr. μονάς -άδος «unità», der. di μόνος «solo»]. – 1. In filosofia, termine usato per indicare l’unità in quanto principio di molteplicità o le unità costitutive del reale; in questo senso il...