Botanica
F. biologica Insieme di piante che, anche se sistematicamente lontane, hanno in comune caratteri ecologici e di adattamento. Tra i vari sistemi di classificazione delle f. biologiche, il più noto [...] sperimentale. Resta invece operante l’idea di f. come principio intelligibile unificatore del molteplice empirico. In G. Leibniz il concetto di f. o entelechia, principio individuale e irripetibile, è il fondamento della teoria delle monadi.
Un ...
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La sostanza di cui sono fatti gli oggetti sensibili, concepita come esistente in sé, provvista di peso e di inerzia, estesa nello spazio e capace di assumere una forma.
La m. si presenta sotto specie [...] a definire la m. ricorrendo a concetti come quelli di energia e di forza. In questa linea si inserisce non solo G.W. Leibniz, per il quale la m. è il risultato di una forza passiva di resistenza chiamata antitypia, ma anche I. Newton, che rende conto ...
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Persona
Angela Ales Bello
Sul piano filosofico il concetto di persona è stato inteso in tre fondamentali accezioni che si sono succedute nel tempo: come sostanza primaria e indivisibile, composta di [...] il quale è fondamentale il tema dell'identità personale e della coscienza: tema che caratterizza le posizioni di G.W. Leibniz (che insiste però anche sull'identità fisica e reale come una componente della persona) e, attraverso Ch. Wolff, si presenta ...
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sistema Nell’ambito scientifico, qualsiasi oggetto di studio che, pur essendo costituito da diversi elementi reciprocamente interconnessi e interagenti tra loro e con l’ambiente esterno, reagisce o evolve [...] già nella filosofia antica. Nella filosofia moderna la nozione è ripresa in un senso vicino a quest’ultimo da G.W. Leibniz e da C. Wolff; I. Kant qualificò ulteriormente il concetto indicando come s. «l’unità di molteplici conoscenze raccolte sotto ...
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sintesi In generale, composizione, integrazione di parti o elementi che ha per scopo o per risultato di formare un tutto unitario (in contrapposizione ad analisi).
Chimica
Il complesso di reazioni mediante [...] problematica largamente diffusa nella filosofia post-leibniziana (ma già chiaramente enunciata in Cartesio e G.W. Leibniz), un metodo sintetico o ‘progressivo’ proprio della matematica a un metodo analitico ‘regressivo’ (non costruttivistico quindi ...
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Processo legato alla genesi di una modificazione (traccia mnestica) di un substrato, organico o non, attraverso il quale un determinato effetto persiste e diviene suscettibile di rimanifestarsi nel corso [...] percezione originaria conservata. Se Locke riduceva la m. a un potere di rivivere percezioni già avute, a G.W. Leibniz e T. Reid questo potere sembrava inconcepibile senza presupporre qualcosa che si conserva in seguito alla percezione. E lo stesso ...
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Esistenzialismo
NNicola Abbagnano
di Nicola Abbagnano
Esistenzialismo
sommario: 1. I caratteri generali. 2. Precedenti storici. 3. Possibilità, trascendenza, progetto. 4. Finitudine: angoscia, colpa, [...] che essa debba scegliere l'uno senza sacrificare l'altro: una pretesa che sarebbe giustificata per la divinità di cui parlava Leibniz, ma non per l'esistenza dell'uomo che tutti gli esistenzialisti assumono come ‛finita'.
5. La morte
Ma senza dubbio ...
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Natura
Paolo Casini
Il termine latino natura, passato nelle principali lingue moderne, conserva nella propria etimologia, da nasci, "nascere", l'antica idea di generazione, crescita (affine al greco [...] . Huygens si concesse fantasiose meditazioni sui mondi extraterrestri, e lo stesso coinventore del calcolo infinitesimale G.W. Leibniz fu artefice di un estremo tentativo di compromesso speculativo tra il concetto aristotelico di sostanza e le forze ...
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Storicismo
Eugenio Garin
di Eugenio Garin
Storicismo
sommario: 1. Storicismo e storicismi: ambiguità di un termine. 2. La nascita contestata di una parola. 3. Origini e significato dei dibattiti sullo [...] scienze naturali come modello unico del sapere, riprendendo la tematica di Vico. Da una ‛preistoria' che partiva da Shaftesbury, Leibniz e Vico, Meinecke approdava, oltre l'illuminismo, a Möser e a Herder, ma soprattutto a Goethe, collocato, come ...
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Marxismo
LLucio Colletti
di Lucio Colletti
Marxismo
sommario: 1. Il materialismo dialettico. 2. La gnoseologia del materialismo dialettico. 3. L'influenza di Engels. 4. Il marxismo come scienza. 5. [...] sviluppata da Aristotele contro Platone, da Galilei contro la fisica scolastica, nonché da Kant contro il platonismo di Leibniz. In tutti questi casi, all'apriorismo dei principî logici si accompagna un'interpolazione dell'empiria, che è restaurata ...
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leibniziano
‹laib-› agg. e s. m. – 1. agg. Che si riferisce al filosofo e scienziato ted. G. W. von Leibniz (1646-1716), alle sue dottrine, ai suoi principî: il sistema monadologico l.; l’opera matematica leibniziana. 2. s. m. Fautore, seguace,...
monade
mònade s. f. [dal lat. tardo monas -ădis, gr. μονάς -άδος «unità», der. di μόνος «solo»]. – 1. In filosofia, termine usato per indicare l’unità in quanto principio di molteplicità o le unità costitutive del reale; in questo senso il...