FARDELLA, Michelangelo
Franco Aureluio Meschini
Nacque a Trapani nel 1650, da Iacopo e Brigida (Brigitta) Magliocco, entrambi nobili.
Conclusi a tredici anni gli studia humanitatis, intraprese quelli [...] del F., mai emerso nei suoi scritti, e la conseguente intenzione di lasciare l'Italia per trasferirsi in Germania. È lo stesso Leibniz, conosciuto e frequentato a Venezia tra il febbraio e il marzo del 1690, a prendere a cuore le difficoltà e il ...
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COLORNI, Eugenio
Eugenio Garin
Nacque a Milano il 22 apr. 1909, secondogenito di Alberto, industriale, di famiglia ebraica mantovana, e di Clara Pontecorvo di origine pisana. Per indole incline all'introspezione, [...] l'avvento del nazismo il C. tornò in Italia. Nel 1933 egli compì una tesi di perfezionamento su La filosofia giovanile di Leibniz. Vinse poi un concorso per cattedre di storia e filosofia nei licei, e dopo una prima assegnazione a Voghera passò nel ...
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BARIÉ, Giovanni Emanuele
Vittorio Sainati
Nacque a Milano il 19 ott. 1894 da nobile famiglia lombarda. Iscrittosi a legge, interruppe gli studi per lo scoppio della prima guerra mondiale, e combatté [...] B. Vico, La Scienza Nuova,con introduzione e commento di G. E. B., 3 voll., Milano 1946; Il pensiero di G. G. Leibniz,nel volume Leibniz dell'Arch. di filosofia, XVI (1947), pp. 3-14; Le moi trascendental, in Les Etudes Philosophiques,n. s., IV (1949 ...
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AGATA (d'Agata), Benedetto
Francesco Cagnetti
Nacque a Catania nel 1754. Compiuti gli studi nel locale seminario, fu ordinato sacerdote. Fu tra i più affezionati discepoli di G. A. De Cosmi, che lo [...] varias theses distributus, ispirato al temperato sensismo del suo maestro. Il libretto inasprì l'opposizione degli scolastici, dei seguaci del Leibniz e del Wolff, all'insegnamento del De Cosmi: in particolare, il p. G. A. Guglieri, delle Scuole Pie ...
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GALLI, Gallo
Eugenio Capozzi
Nacque a Montecarotto, in provincia di Ancona, il 26 genn. 1889 da Vincenzo e da Anna Cicconi Massi. Frequentò la facoltà di lettere e filosofia dell'Università di Roma, [...] G. si mostrò sempre più sensibile, nelle opere del dopoguerra (ricordiamo, tra le altre, il già citato Studi sulla filosofia di Leibniz; Per la fondazione di un vero e concreto immanentismo, ibid. 1950, 2ª ed. 1956; Tre studi di filosofia, ibid. 1957 ...
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GALLUPPI, Pasquale
Mario Di Napoli
Nacque a Tropea il 2 apr. 1770 dal matrimonio fra i cugini Vincenzo e Lucrezia Galluppi, appartenenti rispettivamente al ramo siciliano e al ramo calabrese della famiglia, [...] e si volse definitivamente agli studi di filosofia e di teologia, dedicandosi in particolare allo studio di G.W. Leibniz e di Cartesio. Richiamato dal padre sia per la mancata corrispondenza al progetto professionale, sia per la concomitante morte ...
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FORTUNATO da Brescia (al secolo Girolamo Ferrari)
Ugo Baldini
Nacque a Brescia il 1° dic. 1701, da Giovanni Ferrari e da Angela Maioni, in una famiglia originaria di Mantova e di stato "onesto". I suoi [...] ; nelle opere successive compaiono progressivamente N. Malebranche e l'occasionalismo, I. Newton e la fisico-teologia da lui ispirata, G.W. Leibniz e i seguaci fino a Ch. Wolff, e in minor misura J. Locke e il materialismo hobbesiano. Anche sul piano ...
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JAJA, Donato
Piergiorgio Donatelli
Nacque a Conversano, presso Bari, il 16 giugno 1839 da Florenzo e da Elisabetta Pinto. Cominciò gli studi al seminario in vista di una futura carriera ecclesiastica, [...] parte il filone filosofico che si pone il problema dell'infinito, dell'universalità e della necessità (Malebranche, Spinoza, Leibniz); dall'altra la tradizione francese, ma soprattutto inglese, sensistica ed empiristica (Locke e Hume). Kant pone il ...
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CANTONI, Carlo
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Nacque a Gropello Cairoli, in Lomellina, il 20 nov. 1840, da Giovanni e da Giuditta Magnaghi. Fin dagli anni degli studi liceali compiuti a Casale Monferrato ebbe in Luigi Ferri un [...] , prima a Berlino poi a Gottinga, dove seguì le lezioni del Lotze, il rinnovatore della metafisica di Leibniz, subendone l'influenza, tanto che i successivi svolgimenti teoretici del suo pensiero partiranno proprio dalle posizioni monadologiche ...
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BARILLARI, Michele
Franco Tamassia
Nato a Reggio di Calabria il 25 ott. 1872 da Bruno e da Mariangela Borruto, si trasferì a Messina ove, dopo aver pubblicato alcuni studi (La satira latina, Messina [...] eterni dei feudi, in Studi periodici di filosofia del diritto e dello Stato, I [1924], pp. 19-37); su Leibniz (La dottrina dello Stato di G. F. Leibniz, in Atti della R. Accademia di scienze morali e politiche di Napoli, XLIII [1913], n. 2, pp. 3-186 ...
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leibniziano
‹laib-› agg. e s. m. – 1. agg. Che si riferisce al filosofo e scienziato ted. G. W. von Leibniz (1646-1716), alle sue dottrine, ai suoi principî: il sistema monadologico l.; l’opera matematica leibniziana. 2. s. m. Fautore, seguace,...
monade
mònade s. f. [dal lat. tardo monas -ădis, gr. μονάς -άδος «unità», der. di μόνος «solo»]. – 1. In filosofia, termine usato per indicare l’unità in quanto principio di molteplicità o le unità costitutive del reale; in questo senso il...