L'Ottocento: matematica. Algebra della logica
Massimo Mugnai
Algebra della logica
Logica e matematica: pensare e calcolare
Sia nell'Antichità sia durante il Medioevo, la logica e la matematica si configurano [...] tipo: "Tutti gli uomini sono alcuni animali". Sebbene una concezione analoga si trovasse già in autori del passato (tra cui Leibniz) e contemporanei (per es., nel testo di George Bentham: Outline of a new system of logic, 1827); e nonostante fosse ...
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Fisico, astronomo e matematico olandese (L'Aia 1629 - ivi 1695). Membro della Royal Society di Londra (1663) e dell'Académie des sciences di Parigi (1666), è tra i fondatori della meccanica e [...] De ratiocinis di Huygens. Anche in Italia la sua fama nello scorcio del Seicento fu superiore a quella di Newton e di Leibniz. H. fu anche un grande inventore che contribuiva personalmente a progettare e a perfezionare i suoi strumenti. Il suo metodo ...
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Matematico (n. Borgo Panigale, presso Bologna - m. 1572 circa). Le notizie sulla sua vita sono scarsissime. Lavorò al prosciugamento della Val di Chiana. Sua opera fondamentale è L'algebra (primi tre libri, [...] nell'introduzione dei numeri immaginarî, con simbolismo idoneo al loro calcolo, e nella sistemazione della teoria delle equazioni di 3º e 4º grado. Grande fu la diffusione dell'opera: Leibniz studiò su di essa l'algebra e la tenne in gran conto. ...
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La Rivoluzione scientifica: i protagonisti. Christiaan Huygens
Gianfranco Mormino
Christiaan Huygens
Gli anni di formazione e le prime ricerche
Christiaan Huygens, appartenente a un'importante famiglia [...] v.; v. XXII, 1950, pp. 383-771.
Westfall 1984: Westfall, Richard S., The problem of force. Huygens, Newton, Leibniz, in: Leibniz' Dynamica, hrsg. von Albert Heinekamp, Wiesbaden, Steiner, 1984, pp. 71-84.
Yoder 1988: Yoder, Joella G., Unrolling time ...
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La civilta islamica: condizioni materiali e intellettuali. Algebra e linguistica. Gli inizi dell'analisi combinatoria
Roshdi Rashed
Algebra e linguistica. Gli inizi dell'analisi combinatoria
Intorno [...] appunto in questo gesto epistemico. Ideando un linguaggio tecnico, certo ancora pesante, che sarà riscoperto più tardi da Leibniz nell'Orizzonte della natura umana (1693), al-Ḥalabī dimostra una volta di più la volontà di riconoscere nell'analisi ...
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BONOMO, Gabriello (al secolo Giovanni Battista)
Paolo Casini-Ugo Baldini
Nacque a Nicosia (Enna) il 13 apr. 1694, da famiglia agiata. Completata in casa l'istruzione elementare, iniziò a quindici anni [...] , sostituendo alla vecchia cultura aristotelico-scolastica i più solidi risultati della nuova scienza e introducendo la lettura di Leibniz e Newton.
Frattanto una casuale lettura di Euclide aveva tanto appassionato il B. alla matematica che'essa era ...
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Insieme delle scienze che studiano in modo ipotetico-deduttivo entità astratte come i numeri e le misure: la m. pura studia i problemi matematici indipendentemente dalla loro utilizzazione pratica; alla [...] m. moderna: la Géometrie (1637) di R. Descartes; la Nova methodus pro maximis et minimis (1684) di G.W. Leibniz; i Philosophiae naturalis principia mathematica (1687) di I. Newton. La geometria analitica di Descartes ha i suoi precedenti immediati in ...
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Misura e integrazione
M. Evans Munroe
Introduzione
La nozione di integrale viene spesso introdotta considerando il problema di determinare l'area racchiusa da una curva, prendendo un limite di somme [...] aree e di volumi.
L'integrazione divenne uno strumento della matematica quando, verso la fine del Seicento, Newton e Leibniz scoprirono, indipendentemente l'uno dall' altro, che l'integrazione e la differenziazione sono operazioni l'una inversa dell ...
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L'Eta dei Lumi: matematica. La teoria dei numeri
Günther Frei
La teoria dei numeri
La teoria dei numeri (o aritmetica) tratta delle proprietà dei numeri. Lungo tutta la sua storia, un tema dominante [...] della divisione per p; in simboli:
[2] ap-1≡1 (mod p).
Il teorema fu dimostrato da Euler nel 1736 (e prima di lui da Leibniz in un manoscritto del 1680 ca.). Studiando i numeri primi p della forma x2+Ny2=pz, per x, y, z interi e un intero dato N ...
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Matematico italiano (Torino 1736 - Parigi 1813), di famiglia d'origine francese. Indirizzato dal padre verso gli studî legali, si iscrisse a quattordici anni all'univ. di Torino, iniziando anche [...] una formula per i differenziali successivi del prodotto di due funzioni, formula che egli stesso aveva poi ritrovato negli scritti di Leibniz e G. Bernoulli. Il credito internazionale al suo lavoro gli aprì le porte al primo impiego nel 1755. L. fu ...
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leibniziano
‹laib-› agg. e s. m. – 1. agg. Che si riferisce al filosofo e scienziato ted. G. W. von Leibniz (1646-1716), alle sue dottrine, ai suoi principî: il sistema monadologico l.; l’opera matematica leibniziana. 2. s. m. Fautore, seguace,...
monade
mònade s. f. [dal lat. tardo monas -ădis, gr. μονάς -άδος «unità», der. di μόνος «solo»]. – 1. In filosofia, termine usato per indicare l’unità in quanto principio di molteplicità o le unità costitutive del reale; in questo senso il...