Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
La matematica
Luigi Pepe
L’Italia è stata per cinque secoli al centro della ricerca e degli insegnamenti matematici. A partire dalla seconda metà del 12° sec., quando Gherardo da Cremona, Platone da [...] cultura matematica in Italia. Essa riuscì a scuotersi da un sostanziale torpore solo in relazione alla promozione culturale esercitata da Leibniz nel suo viaggio in Italia nel 1689-90, il quale aveva appena pubblicato la Nova methodus pro maximis et ...
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L'Eta dei Lumi: matematica. Aspetti istituzionali della matematica
Gert Schubring
Aspetti istituzionali della matematica
Panorama degli sviluppi istituzionali nei secc. XVI e XVII
All'inizio dell'Età [...] (1679-1754), insegnò matematica e scienza naturale a Halle a partire dal 1707. Egli era anche un filosofo allievo di Leibniz e, a causa di conflitti di natura filosofica e teologica, fu espulso dalla Prussia; nel 1723 ottenne una cattedra presso ...
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L'Ottocento: matematica. Algebra della logica
Massimo Mugnai
Algebra della logica
Logica e matematica: pensare e calcolare
Sia nell'Antichità sia durante il Medioevo, la logica e la matematica si configurano [...] tipo: "Tutti gli uomini sono alcuni animali". Sebbene una concezione analoga si trovasse già in autori del passato (tra cui Leibniz) e contemporanei (per es., nel testo di George Bentham: Outline of a new system of logic, 1827); e nonostante fosse ...
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La civilta islamica: condizioni materiali e intellettuali. Algebra e linguistica. Gli inizi dell'analisi combinatoria
Roshdi Rashed
Algebra e linguistica. Gli inizi dell'analisi combinatoria
Intorno [...] appunto in questo gesto epistemico. Ideando un linguaggio tecnico, certo ancora pesante, che sarà riscoperto più tardi da Leibniz nell'Orizzonte della natura umana (1693), al-Ḥalabī dimostra una volta di più la volontà di riconoscere nell'analisi ...
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L'Eta dei Lumi: matematica. La teoria dei numeri
Günther Frei
La teoria dei numeri
La teoria dei numeri (o aritmetica) tratta delle proprietà dei numeri. Lungo tutta la sua storia, un tema dominante [...] della divisione per p; in simboli:
[2] ap-1≡1 (mod p).
Il teorema fu dimostrato da Euler nel 1736 (e prima di lui da Leibniz in un manoscritto del 1680 ca.). Studiando i numeri primi p della forma x2+Ny2=pz, per x, y, z interi e un intero dato N ...
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L'Eta dei Lumi: matematica. Geometria analitica, delle curve e delle superfici. Il problema delle parallele
Peter Schreiber
Geometria analitica, delle curve e delle superfici. Il problema delle parallele
A [...] più famosi, tuttavia, nessuno parla di geometria analitica dello spazio prima del 1715, anno in cui Johann I Bernoulli scrive a Leibniz: "I punti di una superficie curva come quelli di una curva sghemba sono individuati da tre coordinate x,y,z le ...
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La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. La rivoluzione cartesiana e gli sviluppi della geometria
Emily Grosholz
La rivoluzione cartesiana e gli sviluppi della geometria
La rivoluzione [...] tradizione precedente è la parabola cartesiana. Le nuove curve che appaiono nelle opere, per esempio, di Newton e di Leibniz sono di solito introdotte per mezzo di strumenti geometrici o meccanici e non saranno prese in considerazione nella geometria ...
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L'Ottocento: matematica. Il rigore in analisi
Umberto Botta
Il rigore in analisi
L'eredità di Lagrange
All'epoca della Rivoluzione francese, l'esigenza di formare una classe di ingegneri civili e militari [...] sua produzione scientifica, certamente l'argomento doveva stargli a cuore se nel 1784 ‒ nel centenario dell'articolo di Leibniz che aveva segnato la nascita del calcolo differenziale ‒ egli aveva convinto l'Accademia di Berlino a bandire un premio ...
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La seconda rivoluzione scientifica: matematica e logica. La teoria della misura
Maurice Sion
La teoria della misura
Con la nozione matematica di misura si vogliono analizzare concetti che si riferiscono [...] del sistema numerico. Nella seconda metà del XVII sec., con il calcolo integrale di Isaac Newton (1643-1727) e Gottfried Wilhelm Leibniz (1646-1716), venne formulata una teoria più sistematica e completa. In tale teoria il grafico di una funzione f è ...
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Insieme delle scienze che studiano in modo ipotetico-deduttivo entità astratte come i numeri e le misure: la m. pura studia i problemi matematici indipendentemente dalla loro utilizzazione pratica; alla [...] m. moderna: la Géometrie (1637) di R. Descartes; la Nova methodus pro maximis et minimis (1684) di G.W. Leibniz; i Philosophiae naturalis principia mathematica (1687) di I. Newton. La geometria analitica di Descartes ha i suoi precedenti immediati in ...
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leibniziano
‹laib-› agg. e s. m. – 1. agg. Che si riferisce al filosofo e scienziato ted. G. W. von Leibniz (1646-1716), alle sue dottrine, ai suoi principî: il sistema monadologico l.; l’opera matematica leibniziana. 2. s. m. Fautore, seguace,...
monade
mònade s. f. [dal lat. tardo monas -ădis, gr. μονάς -άδος «unità», der. di μόνος «solo»]. – 1. In filosofia, termine usato per indicare l’unità in quanto principio di molteplicità o le unità costitutive del reale; in questo senso il...