MEINECKE, Friedrich (XXII, p. 781)
Storico tedesco, morto a Berlino il 6 febbraio 1954. Rimasto sempre decisamente ostile al nazismo, ebbe rapporti con la resistenza antihitleriana; dopo il 1945 con la [...] a quella individualizzante del mondo umano, e dal meccanicismo al concetto di sviluppo, avendo come suoi massimi artefici Leibniz e Goethe; nel 1939 aveva affrontato problemi prevalentemente speculativi in Vom geschichtlichen Sinn und vom Sinn der ...
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BALBIANO di Colcavagno, Caterina
Fernanda Torcellan Ginolino
Nata nel 1670 da Gottofredo Alberico e da Marta Maria Benso di Isolabella, dama di corte della principessa Ludovica di Savoia, sposò in prime [...] frequentava assiduamente il circolo di intellettuali che si raccoglieva intorno all'elettrice Sofia Carlotta, la protettrice di Leibniz.
Innamoratosi della giovane vedova, Carlo di Brandeburgo decise di sposarla, ed il 29 maggio 1695, alla presenza ...
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Storico italiano della filosofia (Urbino 1923 - Firenze 2012). Il nucleo centrale dei suoi interessi è costituito dalla storia delle idee dal Rinascimento all'Illuminismo, con particolare attenzione ad [...] Francesco Bacone: dalla magia alla scienza (1957; 2a ed. 1974); Clavis Universalis. Arti mnemoniche e logica combinatoria da Lullo a Leibniz (1960; 2a ed. 1983); I filosofi e le macchine (1962; 3a ed. 1980); Storia e filosofia (1969); Aspetti della ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Dal post-Rinascimento al Risorgimento
Sergio Bertelli
Una nuova idea di Italia
Nell’Italia della metà del 16° sec. il pathos che aveva sorretto l’impegno ‘politico’ di Niccolò Machiavelli e di Francesco [...] antichità estensi ed italiane, trattato, 1717, cap. X, pp. 70-71).
Verso la fine del 1714, Muratori annunciava a Leibniz la volontà di svincolarsi dal rapporto con lui, con l’intenzione di aggiungere alle Antichità estensi ed italiane un’appendice ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Per una storia della scienza in Italia: realtà nazionale e slancio cosmopolitico
Antonio Clericuzio
Saverio Ricci
Diversamente dalla storia della letteratura, fenomeno storico che ha nella lingua [...] scientifica, spesso con l’iniziale preponderanza del francese nella sua comunicazione internazionale, Gottfried Wilhelm von Leibniz già cercava di allestire una characteristica universalis capace di essere scritta e intesa dagli scienziati di ...
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Ecclesiastico, scrittore e oratore (Digione 1627 - Meaux 1704). Arcidiacono di Sarrebourg presso la cattedrale di Metz, nel 1659 pronunciò a Parigi la prima delle sue grandi orazioni funebri, tra cui si [...] Nantes, geloso, più che dell'intimità delle coscienze, del carattere sacro della religione. E ciò appare tanto più vero se si pensi al tentativo di riunione delle Chiese, di cui egli discusse a lungo con Leibniz (1692-93), e che poi (1699) abbandonò. ...
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GIOBERTI, Vincenzo
Francesco Traniello
Nacque a Torino il 5 apr. 1801 da Giuseppe, impiegato, e da Marianna Capra. Un dissesto finanziario del padre, morto prematuramente, rese molto precarie le condizioni [...] lingua originale) concernenti in special modo le opere di Platone, s. Agostino, F. Bacon, J.-B. Bossuet, G. Vico, G.W. von Leibniz, N. de Malebranche, G.S. Gerdil, J.-J. Rousseau e I. Kant. Quest'ultimo, unitamente alla "scuola scozzese" di Th. Reid ...
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Famiglia originaria di Anversa, trasferitasi poi a Francoforte e quindi a Basilea, che, tra la fine del sec. 17º e il principio del 19º, ha dato otto matematici. In particolare, sono da ricordare:
1. Giacomo, [...] egli resta, come il fratello Giacomo, uno dei primi matematici che compresero, diffusero e svilupparono la nova methodus esposta da Leibniz nella famosa memoria del 1684: il calcolo infinitesimale. A lui si deve lo sviluppo in serie, che prese poi il ...
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FRAGGIANNI, Niccolò
Eugenio Di Rienzo
Nacque il 30 apr. 1686 a Barletta, da Antonio, discendente da una famiglia di antica nobiltà locale, che deteneva una magistratura in quella provincia, e da Francesca [...] e soprattutto intrattenendo rapporti con alcuni degli esponenti più in vista della repubblica letteraria europea, tra cui G.W. Leibniz.
Richiamato in patria nel 1714, il Ravaschieri, nominato presidente della Camera della Sommaria da cui dipendeva l ...
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Illuminismo
Paolo Casini
L'età adulta dell'uomo che sa servirsi della propria ragione
Sviluppatosi nel corso del Settecento nei principali paesi europei ‒ e segnatamente in Francia ‒ l'Illuminismo ha [...] si affinarono con l'applicazione del calcolo differenziale e integrale alla dinamica (sviluppata dal filosofo tedesco Gottfried Wilhelm Leibniz e dai suoi seguaci), del calcolo delle probabilità e dei metodi statistici ai fatti economici e sociali ...
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leibniziano
‹laib-› agg. e s. m. – 1. agg. Che si riferisce al filosofo e scienziato ted. G. W. von Leibniz (1646-1716), alle sue dottrine, ai suoi principî: il sistema monadologico l.; l’opera matematica leibniziana. 2. s. m. Fautore, seguace,...
monade
mònade s. f. [dal lat. tardo monas -ădis, gr. μονάς -άδος «unità», der. di μόνος «solo»]. – 1. In filosofia, termine usato per indicare l’unità in quanto principio di molteplicità o le unità costitutive del reale; in questo senso il...