Nazione, idea di
Francesco Tuccari
Nazione e idea di nazione
Nel corso degli ultimi due secoli la 'nazione' ha costituito un punto di riferimento fondamentale nei processi di formazione e di consolidamento [...] politicamente e/o intellettualmente eminenti, come dimostrano l'indifferenza e l'avversione universalistica per la nazione professata da Leibniz, da Lessing e da Schiller nel XVIII secolo e lo stesso amor di patria puramente politico di Federico ...
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L'Eta dei Lumi: le scienze della vita. I modelli epistemologici della morfogenesi, dell'organizzazione e della finalita
Catherine Wilson
I modelli epistemologici della morfogenesi, dell'organizzazione [...] e il grado di 'cecità' o di intenzionalità delle sue azioni non sono esplicitati, ma le viene attribuito uno scopo 'leibniziano': riempire lo spazio con la varietà e la diversità. Tale sforzo può ricadere sugli organismi individuali, i quali sono ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Vita e organismo
Marta Stefani
Origine della vita: generazione e riproduzione
Marcello Malpighi, uno dei principali fautori dell’introduzione del metodo galileiano nell’ambito delle scienze della vita, [...] ed. G. Cimino, F. Duchesneau, Florence 1997, pp. 67-82.
F. Duchesneau, Les modèles du vivant de Descartes à Leibniz, Paris 1998.
G. Barsanti, Spallanzani e le «resurrezioni». Rotiferi, tardigradi, anguillule e altre «besticciuole», in La sfida della ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Le accademie scientifiche del Seicento
Antonio Clericuzio
Le accademie italiane del Rinascimento costituiscono un prodotto della cultura umanistica, del mecenatismo dei principi e del policentrismo [...] costruttore di telescopi Giuseppe Campani (1635-1715) e il giovane astronomo Francesco Bianchini (1662-1729), mentre Gottfried Wilhelm von Leibniz (1646-1716) la visitò durante il suo soggiorno romano del 1689.
A Bologna l’iniziativa di promuovere un ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
La scienza nelle università
Michele Camerota
L’assetto istituzionale
Alla fine del Cinquecento, in Italia erano attive ben sedici sedi universitarie (Grendler 2002): Torino, Pavia, Padova, Parma, Ferrara, [...] testo di riferimento dai matematici di tutta Europa, tanto da essere utilizzato con profitto dallo stesso Gottfried W. von Leibniz. L’algebra forniva una trattazione sistematica di tutta la materia, formulando chiare definizioni dei numeri negativi e ...
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La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. Astrologia
Brendan Dooley
Astrologia
Lo statuto dell'astrologia
Per spiegare il fascino esercitato dall'astrologia nel periodo in cui furono realizzate [...] momento, qualsiasi nozione relativa a forze invisibili che agivano a distanza dovette scontrarsi con un'accanita opposizione. Leibniz e altri meccanicisti biasimarono Newton che, a loro parere, aveva reintrodotto le forze occulte nella filosofia ...
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Le eredita/2: i postumi della crisi modernista [1914-1958]
Giacomo Losito
Permanenze e discontinuità
Un pontificato di guerra e di mediazione (1914-1922)
Il ristabilimento della pace fra gli uomini [...] del consultore del Sant’Uffizio Agostino Gemelli del suo lavoro Une énigme historique. Le “Vinculum substantiale” d’après Leibniz (Paris 1930), perché l’autore non seguiva la «filosofia nostra»; benché un parere rimesso dal nunzio Luigi Maglione ...
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Marxismo
LLucio Colletti
di Lucio Colletti
Marxismo
sommario: 1. Il materialismo dialettico. 2. La gnoseologia del materialismo dialettico. 3. L'influenza di Engels. 4. Il marxismo come scienza. 5. [...] sviluppata da Aristotele contro Platone, da Galilei contro la fisica scolastica, nonché da Kant contro il platonismo di Leibniz. In tutti questi casi, all'apriorismo dei principî logici si accompagna un'interpolazione dell'empiria, che è restaurata ...
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La Rivoluzione scientifica: luoghi e forme della conoscenza. I cabinets
Krzysztof Pomian
I cabinets
Dal XVI al XVIII sec., il cultore di storia naturale esercita la sua attività generalmente in un cabinet, [...] alla trasposizione nel campo della storia naturale dei procedimenti introdotti nella fisica da Galilei, Descartes, Newton e Leibniz, e all'emergere dell'influenza inglese, iniziarono a manifestarsi in Francia i primi sintomi della diffusione tra ...
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INFORMAZIONE, SCIENZA DELLA
Roman Tirler
Pierluigi Ridolfi
Stefano Ceri e Alfonso Fuggetta
Tecnologie della comunicazione di Roman Tirler
Sommario: 1. Introduzione. 2. Tecniche di comunicazione dati: [...] da macchine calcolatrici primordiali ha caratterizzato l'attività di molti pensatori, tra i quali ricordiamo Pascal, Leibniz e Charles Babbage, ritenuti i precursori della scienza informatica. I primi elaboratori elettronici, realizzati verso la ...
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leibniziano
‹laib-› agg. e s. m. – 1. agg. Che si riferisce al filosofo e scienziato ted. G. W. von Leibniz (1646-1716), alle sue dottrine, ai suoi principî: il sistema monadologico l.; l’opera matematica leibniziana. 2. s. m. Fautore, seguace,...
monade
mònade s. f. [dal lat. tardo monas -ădis, gr. μονάς -άδος «unità», der. di μόνος «solo»]. – 1. In filosofia, termine usato per indicare l’unità in quanto principio di molteplicità o le unità costitutive del reale; in questo senso il...