Medico e scienziato, nato il 31 dicembre 1668 a Voorhout presso Leida, morto a Leida il 23 settembre 1738. Studiò dapprima teologia, ma per un suo giudizio su Spinoza fu sospettato di opinioni eterodosse, [...] sulla necessità di esaminare accuratamente gli ammalati, si stabilì a Leida come medico. Ivi cominciò a insegnare medicina sin dal sua dissertazione De usu ratiocinii mechanici in medicina (Leida 1705) mostra d'inclinare verso le concezioni mediche ...
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JACQUIN, Nicolaus Joseph, barone di
Augusto Béguinot
Botanico, nato a Leida il 16 febbraio 1727, morto il 24 ottobre 1817 a Vienna dove trascorse la massima parte della sua esistenza. Nel 1763 fu nominato [...] professore di chimica e di mineralogia all'accademia di Chemnitz e poco dopo di botanica e di chimica all'università di Vienna. L'imperatore Francesco I, che lo aveva chiamato per illustrare il famoso ...
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GUGLIELMO II, CONTE D'OLANDA, RE DEI ROMANI
Nato a Leida nel 1228, figlio di Fiorenzo IV conte d'Olanda e di Matilde di Brabante, dal 1234 divenne conte d'Olanda. Nel 1247, in seguito alla morte di Enrico [...] Raspe, il partito avverso agli Svevi lo elesse re dei Romani. Come Raspe, anche G. doveva diventare uno strumento del papato contro Federico II, e in quello stesso anno prese alcune città lungo il Basso ...
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Pittore, nato a Leida nel 1468, mortovi nel 1533. Delle sue opere conservate nessuna è anteriore al 1300. Famosi sono i due trittici nel museo Municipale di Leida, con la Crocifissione e la Pietà; altri [...] ; ed è accentuato dal colorito vivace, ma anche un po' sconnesso. Messo a confronto con l'E., il suo discepolo Luca di Leida si distingue per qualità cromatiche e per un senso dell'atmosfera che lo fa apparire moderno.
Bibl.: F. Dülberg, Die Leidener ...
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Kamerlingh Onnes Heike
Kamerlingh Onnes 〈kàamërlin ònes〉 Heike [STF] (Groninga 1853 - Leida 1926) Prof. di fisica sperimentale nell'univ. di Leida (1882), vi fondò (1884) un laboratorio per le basse [...] temperature poi diventato famoso; ebbe il premio Nobel nel 1913 per i suoi studi sulla materia a bassissime temperature; socio straniero dei Lincei (1918). ◆ [FBT] Effetto K.: altro nome del fenomeno della ...
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Ammiraglio olandese, nato a Leida nel 1562, morto all'isola di S. Thomas nel 1599. Nella guerra contro gli Spagnoli ebbe il comando d'una squadra con la quale andò a provocare il nemico ancorato nel porto [...] della Coruña. Non potendolo attaccare perché a riparo, egli diede allora l'assalto alla Grande Canaria e, sbarcato, s'impossessò dei forti, incendiò la Canaria e Gomera. Con la metà delle sue navi volle ...
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Stevin
Stevin Simon italianizzato in Stevino (Bruges, Fiandre, 1548 - L’Aia o Leida 1620) matematico e fisico fiammingo. Da giovane lavorò ad Anversa per una casa di commercio e compì lunghi viaggi in [...] principe d’Orange. Nel 1600 organizzò l’insegnamento della matematica nella scuola d’ingegneria annessa all’università di Leida. La sua attività scientifica abbraccia diversi campi. Si occupò di meccanica, di statica (la sua dimostrazione della legge ...
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Famiglia di librai, editori, tipografi, la cui attività si svolse fra gli anni 1583-1712, principalmente a Leida e ad Amsterdam. Quindici furono i membri della famiglia che per oltre un secolo mantennero [...] è attorcigliato un ramo di vite; alla sinistra dell'albero è il motto non solus; questa marca fu la più usata dalla casa di Leida. La casa di Amsterdam ebbe per marca un ulivo con a destra la figura di Minerva in piedi e, a sinistra, una civetta ...
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Snell
Snell Willebrord van Roijen, conosciuto con il nome umanistico di Snellius (Leida 1580 o 1591 - 1626) matematico ed erudito olandese. Titolare della cattedra di matematica dell’università di Leida, [...] già appartenuta al padre, si occupò prevalentemente delle applicazioni della matematica alla cosmografia, cartografia e navigazione gettando le basi della moderna geodesia con i suoi metodi di triangolazione. ...
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leida
lèida s. m. [dal nome della città olandese di Leida (oland. Leiden)], invar. – Formaggio semicotto dell’Olanda centrale, di latte magro, spesso aromatizzato con chiodi di garofano, anici, ecc.; è detto anche cacio aromatico.
cacio
càcio s. m. [lat. caseus] (raro il pl. caci). – 1. Formaggio (è parola pop. in Toscana e Umbria; in altre regioni, spec. in quelle settentr., è sentita come letter.): c. fresco, secco, pecorino, parmigiano, stracchino, ecc.; una forma...