Storico olandese (Groninga 1872 - De Steeg, Arnhem, 1945). Studioso di larga visione d' insieme e, a un tempo, di grande finezza d'analisi, ha privilegiato l'indagine dei periodi storici caratterizzati [...] e letteratura dell'Indonesia all'università di Amsterdam (1903), quindi professore ordinario di storia a Groninga (1905) e a Leida (dal 1915 al 1942). Durante la seconda guerra mondiale, per la sua opposizione al nazismo, fu imprigionato e poi ...
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Teologo riformato (St. Maixent, Poitou, 1572 - Breda 1651); pastore di Thouars (1595), calvinista severo e intransigente, divenne prof. di teologia a Leida (1620); nel 1635 fu nominato precettore di Guglielmo [...] II di Orange-Nassau. Dal 1646 fu curatore dell'Alta Scuola di Breda ...
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MOLPE (Μόλπη)
F. Canciani
Nome di una menade su un'anfora calcidese proveniente da Vulci e ora al museo di Leida; vi è raffigurata una danza di sei sileni e di sei menadi. Sembra improbabile che M. ricorra [...] anche su una moneta di Abdera, indicata, con un gioco di parole, nel nome del magistrato Molpagoras, che firmò l'emissione.
Bibl.: H. Heydemann, Satyr- und Bakchennamen, in 5. Hall. Winckelmannspr., 1880, ...
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Teologo e storico delle religioni olandese (Leeuwarden, Olanda, 1848 - Bilthoven 1920). Prof. all'univ. di Amsterdam (1878), poi (1899-1916) a Leida, sua opera principale è il Lehrbuch der Religions geschichte [...] (1887-89) che nella 4a ed. (1925), rifatta sotto la direzione di A. Bertholet ed E. Lehmann, conservò di lui solo il nome ...
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SCHULTENS
. Famiglia di semitisti e arabisti olandesi, che in tre generazioni diede notevoli cultori di studî orientali. Il primo e maggiore è Albert S., nato a Groninga nel 1686, morto a Leida il 26 [...] Jakob (1716-1778), e a questo a sua volta il figlio Hendrik Albert, nato a Herbon il 18 febbraio 1748, morto a Leida il 12 agosto 1793. Quest'ultimo, oltre a pubblicazioni minori, sempre relative alla paremiografia araba, ha legato il suo nome all ...
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Fisico olandese (Rotterdam 1894 - Oegstgeest, Olanda Merid., 1952); prof. di fisica teorica nell'univ. di Utrecht (1926), poi in quella di Leida (1934). Si occupò specialmente di questioni connesse alla [...] teoria quantistica della radiazione elettromagnetica, collaborando con N. H. Bohr. Tra i suoi contributi, particolarmente significativi: The quantum theory of radiation (in collab. con N. Bohr e J. C. ...
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Linguista (L'Aia 1913 - Voorhout 2003), nipote di Christianus Cornelius; prof. (1950-83) di linguistica e letteratura giavanese nell'univ. di Leida, e (1958-79) di linguistica generale. Tra le opere: Beknopte [...] Javaansche spraakkunst ("Breve grammatica giavanese", 1941); De structuur van het Javaansche morpheem ("La struttura del morfema giovanese", 1949); The study of word-classes in Javanese (1953); Systematick ...
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Medico, anatomista e botanico (Rostock 1603 - Copenaghen 1680). Professore a Rostock e medico di corte, compì i suoi studî a Rostock, Leida e Parigi, ove fu allievo di J. Riolan, laureandosi poi a Wittenberg [...] (1630). Nel 1639 venne chiamato come professore straordinario da Cristiano IV a insegnare anatomia, chirurgia e botanica a Copenaghen. Abile orgnizzatore, fece costruire un teatro anatomico (Domus Anatomica), ...
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KLYTO (Κλυτώ)
G. Gualandi
1°. - Nome di ninfa danzante assieme a sileni e ad altre ninfe sull'anfora calcidese 1626 di Leida.
Bibl.: Lorentz, in Roscher, II, i, 1890-94, c. 1248, s. v.; Ch. Fränkel, [...] Satyr- und Bakchennamen auf Vasenbildern, Halle 1912, p. i A; Weicker, in Pauly-Wissowa, XI, i, 1921, c. 896, s. v., n. i; A. Rumpf, Chalkidische Vasen, Berlino-Lipsia 1927, p. 7 s., n. 2, tav. III ...
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PHANOS (Φᾶνος)
M. E. Bertoldi
Presunto nome di satiro secondo una lettura di un'iscrizione su un'anfora calcidese da Vulci, ora a Leida, con menadi e satiri danzanti (Rumpf, tav. II; Brants, tav. 17). [...] . Rumpf, Chalkidische Vasen, Berlino-Lipsia 1927, pp. 7 s., 46, 51, tav. II; J. Brants, Beschryving van de klassieke verzameling in Ryksmuseum Leiden, II, Leida 1930, p. 16 s., tav. 17; H. Herter, in Pauly-Wissowa, XIX, 2, 1938, c. 1785, s. v., n. i. ...
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leida
lèida s. m. [dal nome della città olandese di Leida (oland. Leiden)], invar. – Formaggio semicotto dell’Olanda centrale, di latte magro, spesso aromatizzato con chiodi di garofano, anici, ecc.; è detto anche cacio aromatico.
cacio
càcio s. m. [lat. caseus] (raro il pl. caci). – 1. Formaggio (è parola pop. in Toscana e Umbria; in altre regioni, spec. in quelle settentr., è sentita come letter.): c. fresco, secco, pecorino, parmigiano, stracchino, ecc.; una forma...