Ī Filologo, storico, matematico, astronomo e giurista musulmano, che scrisse sempre in arabo, nato a Dīnawar (ora rovine a circa 45 o 50 km. a nord-est di Kirmānshāh nella Persia occidentale) in anno ignoto, [...] èg. (principio dell'842 d. C.), intitolata Kitāb al-akhbār aṭ-ṭiwāl "il libro delle narrazioni lunghe", edita nel 1888 a Leida da W. Guirgass (donde fu tratta l'edizione del Cairo 1330 èg., ossia 1911; un vol. complementare di prefazione, varianti e ...
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Celebre storiografo arabo (citato spesso in trascrizione meno esatta sotto le forme Beladhori, Beladsori), vissuto a Baghdād e morto nel 379 ègira (892 d. C.).
È autore dell'opera Futūḥ al-buldān ("le [...] conquiste dei paesi") in cui sono narrate le conquiste musulmane del sec. I dell'ègira (ed. De Goeje, Leida 1866) e della grande raccolta genealogica e biografica Ansāb alashrāf ("le genealogie dei nobili") in cui, nel contesto delle biografie dei ...
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Nato a Bruxelles, fu creato ammiraglio d'Olanda nel 1573 e divenne uno dei più valenti campioni della libertà dei Paesi Bassi. Nel 1574 diresse una squadra contro gli Spagnoli comandati da Glimes e da [...] Avila, e li affrontò e disfece presso Bergen op Zoom. In questa battaglia perdette un occhio. Si distinse poscia a Leida, che liberò con abile manovra. Incaricato di soccorrere nel 1576 Zierikzee, rimase con la sua nave incagliato dopo avere forzato ...
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Scultore (Malines 1624 - L'Aia 1698). Fu allievo di R. Verstappen e F. van Loo. Dopo un viaggio in Italia, tornato in Olanda, collaborò con Artus Quellinus I; ebbe gran fama come autore di monumenti sepolcrali, [...] notevoli per l'espressività dei volti e degli atteggiamenti (tomba dell'amm. Marteen Tromp nell'Oude Kerk di Delft, tomba di Johan P. van Kerchoven nella Pieterskerk di Leida, tomba dell'amm. M. de Ruyter nella Nieuwe Kerk di Amsterdam, ecc.). ...
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SCHURTZ, Heinrich
Arthur Haberlandt
Etnologo tedesco, nato l'11 dicembre 1863 a Zwickau, morto il 2 maggio 1903 a Brema, dove lavorava fino dal 1893 nel Museo civico di storia naturale e di etnografia.
Scolaro [...] tesi di dottorato, del coltello da getto dei Negri (Das Wurfeisen der Neger, in Internat. Archiv f. Etnographie, Leida 1889). Pur occupandosi della tipologia, con le sue considerazioni di carattere culturale e geografico lo Sch. tratteggia anche l ...
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Latinista olandese, nato ad Utrecht nel 1684, morto ivi nel 1748 dopo aver insegnato storia ed eloquenza in quell'università, succedendo al Burmann. Oltre a una storia di Utrecht e a lavori varî di storia [...] ed erudizione olandese, compose una dissertazione sui prefetti di Roma (De Praefectis Urbis, 1704) e curò le due rinomate edizioni di Silio Italico (1717) e di Livio (Leida e Amsterdam, 1738-1746, 7 voll.). ...
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Poeta e critico nederlandese (Amsterdam 1865 - Noordwijk aan Zee, Olanda Merid., 1937). Amico di W. Kloos, redattore (1885-90) della rivista De nieuwe gids ("La nuova guida"), direttore (1894-1905) con [...] 1905-19) De Beweging ("Il movimento"), che ospitò le nuove tendenze post-simboliste; insegnò poi (1925-35) all'univ. di Leida. Poeta aristocratico e contemplativo (Cor cordium, 1886; Aarde "Terra", 1896; De weg van het licht "La via della luce", 1922 ...
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Pittore e disegnatore (n. Groninga 1500 circa - m. dopo il 1552). Secondo K. van Mander soggiornò in Italia e fu influenzato da J. van Scorel. Ad Anversa eseguì molte delle illustrazioni della Bibbia edita [...] , con il suo monogramma, 1522-25), che rivelano l'influenza della grafica tedesca (Dürer, Holbein) e di Luca da Leida. Gli sono stati attribuiti alcuni dipinti (Predica di s. Giovanni Battista, Monaco, Alte Pinakothek), xilografie e numerosi disegni ...
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Astronomo e fisico inglese (Old Sarum, Wiltshire, 1695 - Londra 1771). Le sue numerose osservazioni astronomiche lo portarono a comporre una specie di grande atlante celeste, Uranographia Britannica, che [...] Society. Inventò un tipo di microscopio; collaborò (1747) con G. Watson a importanti esperienze di elettrostatica sulla bottiglia di Leida, della quale è dovuta ad essi la definitiva struttura, e sul quadro di Franklin, di cui anzi si attribuiscono ...
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Uomo di stato, governatore della Lombardia austriaca, nato a Trento il 5 agosto 1718, morto a Milano il 20 luglio 1782. Figlio di Francesco Alfonso, consigliere intimo di Maria Teresa, e di Barbara dei [...] conti di Thun. A Trento, a Ethal, a Innsbruck, fece i primi studî, che proseguì a Salisburgo e a Leida. Viaggiò in Francia; sostò a Parigi, divenne intrinseco di parecchi filosofi e si predispose ad accogliere con simpatia quelle correnti di ...
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leida
lèida s. m. [dal nome della città olandese di Leida (oland. Leiden)], invar. – Formaggio semicotto dell’Olanda centrale, di latte magro, spesso aromatizzato con chiodi di garofano, anici, ecc.; è detto anche cacio aromatico.
cacio
càcio s. m. [lat. caseus] (raro il pl. caci). – 1. Formaggio (è parola pop. in Toscana e Umbria; in altre regioni, spec. in quelle settentr., è sentita come letter.): c. fresco, secco, pecorino, parmigiano, stracchino, ecc.; una forma...