Stato dell’Europa occidentale, all’estremità ovest del Bassopiano Germanico. Si affaccia sul Mare del Nord e comprende le foci del Reno, della Mosa e della Schelda. Il territorio, in continua evoluzione [...] van Ruysdael, C. Vroom, P. Molijn ecc. La scuola di Amsterdam ebbe grandissima importanza nel 17° secolo. Rembrandt si stabilì da Leida ad Amsterdam (1631), dove era stato allievo di P. Lastman; tra i suoi allievi, C. Fabritius, A. de Gelder, F. Bol ...
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Movimento religioso riformato, che professa l’assoluta indipendenza di ogni congregazione locale in materia di fede e di disciplina ecclesiastica, e la separazione completa dallo Stato. Trae origine nel [...] , retta dal più intransigente spirito democratico. Costretti a emigrare, i congregazionalisti formarono comunità in Olanda (a Leida la prima Chiesa indipendente fu costituita da J. Robinson); tornati in Inghilterra sotto O. Cromwell, furono ...
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PETTAZZONI, Raffaele (XXVII, p. 65)
Storico delle religioni, morto a Roma l'8 dicembre 1959. Nel 1950 era stato eletto presidente dell'Associazione internazionale di storia delle religioni. Come tale, [...] opere: Saggi di storia delle religioni e di mitologia, Roma 1946; Italia religiosa, Bari 1952; Essays on history of religions, Leida 1954; L'onniscienza di Dio, Torino 1955; L'essere supremo nelle religioni primitive, ivi 1957; Miti e Leggende, I-III ...
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PUECH, Henri-Joseph-Charles
Storico delle religioni, nato a Montpellier il 20 luglio 1902. Professore al Collège de France (dal 1952), presidente della Sezione di Scienze religiose all'École pratique [...] stanno i movimenti di tipo gnostico ai margini del cristianesimo.
Tra le sue opere: Le traité contre les Bogomiles de Cosmas le Prêtre, Parigi 1945; Le manichéisme, Parigi 1949; The Jung-Codex (con Ch. Quispel e W. C. van Unnik), Leida 1955. ...
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Parte della zoologia che si occupa dello studio dei Pesci.
Aristotele descrive 115 Pesci, quasi tutti del Mar Egeo. I Romani se ne interessarono soltanto dal punto di vista gastronomico: comunque Plinio, [...] J. Ray, che posero le basi dell’i. moderna. Fondatore di questa è però P. Artedi, che nella Ichthyologia (Leida, 1738) distribuì i Pesci in quattro ordini (Malacotteri, Acantotteri, Branchiostegi, Condropterigi) poi accettati da C. Linneo; lo stesso ...
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LABITTE, Jacques
Edoardo Volterra
Giurista francese, nato nella prima metà, morto verso la fine del sec. XVI. Fu allievo del Cuiacio. Nel 1584 era giudice al tribunale di Mayenne-le-Jubec. Per consiglio [...] .
L'opera ha il titolo di Index legum quae in Pandectis continentur. Se ne hanno varie edizioni: Parigi 1557; Lipsia, Leida 1764 (con note di Schmucke); Halle 1724 (con note di Gundoling); si trova anche in appendice all'opera Indices librorum dello ...
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Stato insulare dell’Asia sud-orientale. La denominazione geografica (comp. di indo- e del gr. νῆσος «isola»), cui talvolta viene preferita quella di Insulindia, si riferisce all’insieme di circa 14.000 [...] santuario di Pulo, Sumatra), una durezza talvolta terrifica nei volti (Rākṣasa vicino all’ingresso dei templi; Bhairava del museo di Leida) ed è data maggiore preminenza al paesaggio, forse anche per influsso cinese.
L’islam, diffusosi dal 15° sec ...
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LAMBIN, Denis (latinizzato in Dionysius Lambinus)
Umanista e filologo francese, nato a Montreuil-sur-Mer nel 1520, morto a Parigi nell'agosto del 1572, di spavento per gli orrori della notte di San Bartolomeo. [...] a trapiantare in Francia i frutti della critica umanistica italiana.
Fondamentali per acume critico e felicità interpretativa sono i suoi commenti a Orazio (Leida 1564), a Lucrezio (ivi), a Cicerone (1566, voll. 4) e a 12 commedie plautine (1572). ...
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Guglièlmo I d'Orange-Nassau, detto il Taciturno (nederl. Willelm de Zwijger), statolder delle Province Unite dei Paesi Bassi. - Figlio (castello di Dillenburg, Nassau, 1533 - Delft 1584) del conte Guglielmo [...] Guglielmo, G. iniziò, dapprima senza alcun successo, la guerra contro gli Spagnoli. Nel 1573 si convertì al calvinismo. Liberata Leida (1574) e conseguita con la pacificazione di Gand l'unione delle province olandesi, G. dovette in seguito, a motivo ...
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PAPIROLOGIA
Medea NORSA
Giorgio LEVI DELLA VIDA
. Questo vocabolo, sorto da poco più di trent'anni, è usato impropriamente a indicare la più recente tra le discipline ausiliari dell'antichità classica, [...] il De Wailly, comunicava all'Académie des inscriptions et belles lettres un frammento di Parigi che si riallaccia perfettamente a quello di Leida e ne completa il testo.
E si pensò anche a raccogliere e coordinare i dati sparsi nei varî documenti e a ...
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leida
lèida s. m. [dal nome della città olandese di Leida (oland. Leiden)], invar. – Formaggio semicotto dell’Olanda centrale, di latte magro, spesso aromatizzato con chiodi di garofano, anici, ecc.; è detto anche cacio aromatico.
cacio
càcio s. m. [lat. caseus] (raro il pl. caci). – 1. Formaggio (è parola pop. in Toscana e Umbria; in altre regioni, spec. in quelle settentr., è sentita come letter.): c. fresco, secco, pecorino, parmigiano, stracchino, ecc.; una forma...