. Con il nome di demotico ("popolare") tratto da Erodoto (II, 36; cfr. Diod., III, 3), si designa la fase della lingua scritta egiziana che va dal 700 circa a. C., sino alla fine dell'impero romano. Essa [...] sé al neoegiziano. Di questa la più antica apparizione è forse il cosiddetto "papiro gnostico" (un papiro magico in parte a Leida e in parte a Londra, edito dal Griffith e dal Thompson) del sec. III dell'era volgare. I testi demotici appaiono scritti ...
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GABLER, Georg Andreas
Guido Calogero
Filosofo, nato ad Altdorf il 30 luglio 1786, morto a Teplitz il 13 settembre 1853. Scolaro di Hegel dal 1804 al 1807 all'università di Jena, tenne dal 1835 la cattedra [...] cristiana.
Da ricordare tra gli scritti: Kritik des Bewusstseins (Erlangen 1827; nuova ed. a cura dì G. J. Bolland, Leida 1901; è la prima parte, sola apparsa, di un Lehrbuch der philosophischen Propädeutik: mira a una volgarizzazione del pensiero ...
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LACANDONI (sp. Lacandones)
Popolo del gruppo Maya, i cui discendenti attuali sono stanziati intorno al corso superiore del Río Usumacinta, nelle boscaglie del Yucatán centrale: il territorio occupato [...] dell'originario paganesimo.
Bibl.: O. Stoll, Die Ethnologie der Indianerstämme von Guatemala, in Intern. Archiv für Ethnographie, suppl. I, Leida 1889; A. M. Tozzer, A comparative Study of the Mayas and the Lacandones, in Rep. of Archaeol. Inst. of ...
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L'Eta dei Lumi: le scienze della vita. Sistemi e metodi terapeutici
Andreas-Holger Maehle
Sistemi e metodi terapeutici
I sistemi terapeutici del XVIII sec. sono caratterizzati da una graduale trasformazione [...] e la resezione della ferita.
Infine, l'uso dello zinco nei casi di epilessia a opera del successore di Boerhaave a Leida, Hieronymus David Gaub (1705-1780), creò una vera e propria moda terapeutica negli anni Settanta e Ottanta del XVIII secolo. I ...
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HSIEH HO (circa 450-510 d. C.)
A. Tamburello
Artista cinese attivo a Nanchino durante la dinastia dei Ch'i meridionali (479-502 d. C.). Fu pittore e teorico d'arte, rimasto soprattutto celebre per una [...] questione dell'interpretazione del titolo, vedi: W. R. B. Acker, Some T'ang and Pre-T'ang Texts on Chinese Painting, Leida 1954, pp. xiv, 3).
Sono enunciati in questo breve trattato i famosi liu fa o "sei principi", cui doveva attenersi l'artista ...
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Famoso giureconsulto nato a Chalon-sur-Saône il 23 dicembre 1527, morto ad Altdorf il 4 maggio 1591. Fu uno dei maggiori rappresentanti della scuola culta. A soli ventiquattro anni occupava una cattedra [...] lì a Heidelberg, nella cui università restò per un certo tempo ad insegnare diritto civile. Nel 1575 fu chiamato a Leida; ma, per essersi intromesso nelle lotte politiche, fu costretto ad abbandonare anche quella città e a rifugiarsi in Franconia ad ...
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(fr. bible; sp. biblia; ted. Bibel; ingl. btble).
Sommario: Natura e carattere della Bibbia: Nome e divisione, autorità e ispirazione, p. 879; numero dei libri e canone, p. 882; ordine dei libri e carattere [...] poco o punto migliorato da Roberto Estienne (Stefano; quattro edizioni, 1546-1551), dai celebri Elzevir nella loro seconda edizione (Leida 1633) fu proclamato textus receptus "testo da tutti accolto", e quel nome gli rimase fino ai giorni nostri. Col ...
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OLANDA MERIDIONALE (Zuid-Holland, A. T., 44)
Adriano H. Luijdjens
Provincia dell'Olanda (3136,29 kmq.), formata, in massima parte, di polders sotto il livello del mare (i più bassi dell'Olanda) che mandano [...] ovini, 47.000 cavalli e 257.000 maiali.
Il latte serve per la produzione di burro, e specie di formaggio (Gouda e Leida). La carne dei maiali viene esportata in Inghilterra. Rotterdam è il maggior mercato di bestiame dell'Olanda. Circa la metà dei ...
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IBN ‛ABBĀS, ‛Abd Allāh
Carlo Alfonso Nallino
Giovane cugino in primo grado di Maometto (aveva da 10 a 13 anni quando questi morì), venerato dai musulmani quale trasmettitore di copiosissimi ḥadīth (v.) [...] dei califfi ‛abbāsidi.
Bibl.: L. Caetani, Annali dell'Islam, I, Milano 1904, pp. 47-51; F. Buhl, art. ‛Abd Allāh ibn al-‛Abbās, in Encycl. de l'Islam, ed. franc., I, Leida 1908, pp. 19-20; I. Goldziher, Die Richtungen der islamischen Koranauslegung ...
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MULLER, David Heinrich
Semitista austriaco, nato a Buczącz in Galizia il 6 luglio 1846, morto a Vienna il 23 dicembre 1912. Fu dal 1885 professore in quella università. Rivolse la sua attività soprattutto [...] sull'antica Arabia meridionale (l'8° libro dell'Iklīl, in Sitzber. Ak. Wien, XCIV, 1879; la Ṣifah, Leida 1884-91, voll. 2), gli Epigraphische Denkmäler aus Abessinien (Vienna 1894), l'illustrazione dei Südarabische Altertümer im Kunsthistor ...
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leida
lèida s. m. [dal nome della città olandese di Leida (oland. Leiden)], invar. – Formaggio semicotto dell’Olanda centrale, di latte magro, spesso aromatizzato con chiodi di garofano, anici, ecc.; è detto anche cacio aromatico.
cacio
càcio s. m. [lat. caseus] (raro il pl. caci). – 1. Formaggio (è parola pop. in Toscana e Umbria; in altre regioni, spec. in quelle settentr., è sentita come letter.): c. fresco, secco, pecorino, parmigiano, stracchino, ecc.; una forma...