Figlio (Leida 1254 - presso Muiderberg 1296) di Guglielmo II conte d'Olanda e re di Germania, successe al padre nel 1256, sotto la tutela di una giunta di nobili. Raggiunta la maggiore età (1272), si liberò [...] di lì a poco dall'influenza dei nobili, sottomise definitivamente i Frisoni occidentali (1289) e conquistò Utrecht. Urtatosi con Edoardo I d'Inghilterra, fu preso da alcuni nobili alleati di Edoardo, i ...
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Pittore (Leida 1613 - ivi 1675), allievo e seguace di Rembrandt, da cui derivò certi effetti di luce, che tuttavia nei suoi dipinti, tutti di piccole dimensioni, risultano diminuiti dall'estrema minuzia [...] dell'esecuzione, volta a effetti di un verismo accademico, che ebbe una sua tradizione fiorente nella scuola da lui nata e proseguita fino al sec. 19º. Godette di grandissima fama ed ebbe incarichi ufficiali. ...
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Botanico sistematico austriaco (Leida 1727 - Vienna 1817); prof. di chimica e botanica a Banská Štiavnica (ted. Schemnitz) e poi all'univ. di Vienna. È noto per le grandiose iconografie, che sono tra le [...] più perfette dal punto di vista estetico, con le quali illustrò le piante del parco di Schönbrunn (500 tavv.), quelle dell'Orto botanico di Vienna (300 tavv.), la flora austriaca (450 tavv.) e quelle raccolte ...
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Pittore (Leida 1612 circa - Haarlem 1680), fratello di Pieter. Dal 1637 al 1644 fu in Brasile con Giovanni Maurizio di Nassau. Autore di vedute brasiliane che sono fra i primi documenti visivi, ad opera [...] di un artista occidentale, dell'America Meridionale (Il fiume S. Francisco e Fort Maurice, 1638, Parigi, Louvre). La sua maniera, nitida e descrittiva, è particolarmente efficace nei paesaggi dal vero, ...
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Pittore (Zoeterwoude, Leida, 1895 - Grimaud, Var, 1981). Le prime opere, figure e paesaggi, rivelano il suo apprendistato artistico in una colonia di artisti espressionisti a Worpswede, nella Germania [...] settentr. (1922-24). Dopo un breve soggiorno a Parigi (1925) visse in Corsica e a Maiorca (1931-36) dove, attraverso la ricerca di una dinamica strutturazione cromatica dello spazio, giunse progressivamente ...
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Erudito olandese (Leida 1722 - Aquisgrana 1771). Studiò matematica e diritto. Compì viaggi all'estero per raccogliere manoscritti inediti o dimenticati su materie giuridiche, che poi pubblicò nel Novus [...] thesaurus iuris civilis et canonici (7 voll., 1751-53). Collaborò alla Anthologia veterum latinorum epigrammatum di P. Burman. Scrisse anche uno Specimen calculi fluxionalis et alia quaedam miscellanea ...
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Scultore e intagliatore, attivo tra il 1460 e il 1473 a Treviri, Strasburgo e Vienna. Tra le sue opere firmate o documentate: la lapide (1462) dell'arcivescovo Jacob von Sierck (Treviri, Museo Diocesano); l'epitaffio (1464) di un sacerdote nella cappella di S. Giovanni a Strasburgo; la pietra tombale (1462 circa) del monumento di Federico III con la figura dell'imperatore ad altorilievo (Vienna, S. ...
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Medico, chimico e botanico (Voorbout, Leida, 1668 - Leida 1738). Professore di medicina a Leida (1709), ebbe anche l'insegnamento della botanica e (1718) della chimica. Tentò di conciliare i dettami d'Ippocrate [...] chemiae (1732) ebbe un importante ruolo di sistematizzazione delle conoscenze. Tra le altre sue opere: le Institutiones medicae (1708), gli Aphorismi de cognoscendis et curandis morbis (1709), l'Index plantarum (1727) dell'orto botanico di Leida. ...
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Anatomista e fisiologo (Harderwijk 1650 - Leida 1692), prof. di anatomia e medicina a Leida (dal 1687). È detto canale di N. una formazione anatomica della donna, residuo di un diverticolo peritoneale, [...] che può essere origine di cisti ...
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Medico (Francoforte sull'Oder 1697 - Leida 1770); insegnò anatomia e chirurgia e, in seguito, medicina pratica nell'univ. di Leida della quale per due volte fu rettore, succedendo nella cattedra a suo [...] padre Bernhard. Delle sue opere è particolarmente importante la Historia musculorum hominis (1734) ...
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leida
lèida s. m. [dal nome della città olandese di Leida (oland. Leiden)], invar. – Formaggio semicotto dell’Olanda centrale, di latte magro, spesso aromatizzato con chiodi di garofano, anici, ecc.; è detto anche cacio aromatico.
cacio
càcio s. m. [lat. caseus] (raro il pl. caci). – 1. Formaggio (è parola pop. in Toscana e Umbria; in altre regioni, spec. in quelle settentr., è sentita come letter.): c. fresco, secco, pecorino, parmigiano, stracchino, ecc.; una forma...