LEIDA (Leiden)
L. Byvanck
Quarles van Ufford
Città dei Paesi Bassi (prov. Zuid-Holland) la cui esistenza è documentata dal IX secolo, sede di una celebre università (fond. 1575) che ebbe grande splendore [...] è dovuto a R. J. e a A. O. van Lennep, consoli a Smirne (1840-90) - la colossale testa, detta Dioniso di Leida, che proviene forse dalle sculture ornamentali del tempio di Didyma.
4. La collezione di ceramiche greche, iniziata dai suddetti viaggi di ...
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LEIDA, Pittore di
L. Banti
Ceramografo corinzio del terzo venticinquennio del VII sec. a. C. (Protocorinzio Tardo). Il Robertson, che lo considera un allievo del Pittore di Bellerofonte (v.), gli ha [...] attribuito un gruppo di vasi in buona parte inediti. Il Benson riconosce dei rapporti fra due dei vasi che sono attribuiti al Pittore di L., ma non tali da far pensare ad una stessa mano. Solo dopo la ...
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Umanista e geografo tedesco (Danzica 1580 - Leida 1623); studiò a Leida dedicandosi a ricerche storiche e antiquarie; poi viaggiò nei paesi germanici (Germania antiqua, 1616) e di là in Inghilterra, Scozia, [...] Francia, Italia, soprattutto per studiarvi le vestigia dell'antichità; il suo viaggio in Italia (1618) fu particolarmente ricco di risultati (Sicilia antiqua item Sardinia et Corsica, 1619; Italia antiqua, ...
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DORKIS (Δόρκις)
L. Rocchetti
Satiro raffigurato su alcuni vasi calcidesi del museo di Leida e su uno del museo di Napoli (n. 2617), tutti provenienti da Vulci.
Bibl.: H. Heydemann, Satyr- und Bakchennamen, [...] Halle 1880, pp. 26, 28, 36; A. Rumpf, Chalkidische Vasen, Berlino-Lipsia 1927, p. 13, tav. XXVII-XXX ...
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Archeologo nederlandese (L'Aia 1925 - Amsterdam 2019). Prof. di storia antica all'Università di Leida (1968-72), e poi direttore dell'Istituto nederlandese di Roma (1972-90), ha diretto gli scavi di Satricum [...] (1977-90). Importante il suo contributo sulla storia di Sparta e sulla sua produzione ceramica; si è inoltre interessato alla metallurgia greca d'età arcaica. Tra le opere: Lapis Satricanus (in collab. ...
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XANTHO (Ξανϑό)
Red.
Nome di baccante che appare su un'anfora a figure nere a Leida e su un cratere pure a figure nere della Collezione Durand.
Bibl.: Preisendanz, in Roscher, VI, 1924-37, c. 519. ...
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HIPPAIOS (῾Ιππαῖος)
G. Scichilone
Sileno che compare soltanto su un'anfora calcidese del Rijksmuseum di Leida (Inv. 1626), proveniente da Vulci, con sileni e ninfe danzanti. Il vaso, nel quale H. è rappresentato [...] mentre danza ignudo presso la ninfa Klytò, è databile intorno al 540 a. C.
Bibl.: W. H. Roscher, in Roscher, I, 2, c. 2662; A. Rumpf, Chalkidische Vasen, Berlino-Lipsia 1927, pp. 7-8; 456 (fac-simile dell'iscrizione), ...
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ANTIPHILOS (᾿Αντίϕιλος)
A. Stazio
4°. - L'unica gemma su cui è testimoniato questo nome, nella Collezione Neufville a Leida, è conosciuta solo attraverso un'antica e poco chiara descrizione: il nome, [...] in genitivo, era inciso accanto ad un arco con frecce e faretra, su una delle facce della gemma; sull'altra era una scena non identificata. L'iscrizione, posto che la gemma fosse autentica, indicava verisimilmente ...
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DORO (Δωρώ)
L. Rocchetti
Menade raffigurata su un vaso calcidese, già nella Collezione Durand, e ora al museo di Leida.
Bibl.: H. Heydemann, Satyr- und Bakchennamen, Halle 1880, pp. 28, 39; A. Rumpf, [...] Chalkidische Vasen, Berlino-Lipsia 1927, p. 13, tavv. XXVII-XXX ...
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MOLPE (Μόλπη)
F. Canciani
Nome di una menade su un'anfora calcidese proveniente da Vulci e ora al museo di Leida; vi è raffigurata una danza di sei sileni e di sei menadi. Sembra improbabile che M. ricorra [...] anche su una moneta di Abdera, indicata, con un gioco di parole, nel nome del magistrato Molpagoras, che firmò l'emissione.
Bibl.: H. Heydemann, Satyr- und Bakchennamen, in 5. Hall. Winckelmannspr., 1880, ...
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leida
lèida s. m. [dal nome della città olandese di Leida (oland. Leiden)], invar. – Formaggio semicotto dell’Olanda centrale, di latte magro, spesso aromatizzato con chiodi di garofano, anici, ecc.; è detto anche cacio aromatico.
cacio
càcio s. m. [lat. caseus] (raro il pl. caci). – 1. Formaggio (è parola pop. in Toscana e Umbria; in altre regioni, spec. in quelle settentr., è sentita come letter.): c. fresco, secco, pecorino, parmigiano, stracchino, ecc.; una forma...