LEIDA (Leiden)
L. Byvanck
Quarles van Ufford
Città dei Paesi Bassi (prov. Zuid-Holland) la cui esistenza è documentata dal IX secolo, sede di una celebre università (fond. 1575) che ebbe grande splendore [...] è dovuto a R. J. e a A. O. van Lennep, consoli a Smirne (1840-90) - la colossale testa, detta Dioniso di Leida, che proviene forse dalle sculture ornamentali del tempio di Didyma.
4. La collezione di ceramiche greche, iniziata dai suddetti viaggi di ...
Leggi Tutto
Pittore e incisore (Leida 1494 - ivi 1533). Fu tra i maggiori incisori del Rinascimento; opere quali la Lattaia, l'Ecce Homo (1510) risentirono dei modi di A. Dürer, cui si ispirò la sua produzione migliore. [...] e anche nella Madonna con Bambino e donatore (1522, Monaco, Alte Pinakothek) e nel Giudizio Universale (1526-27, Leida, Stedelijk Museum) i modi düreriani, secchi nella preoccupazione del disegno, sono quasi esasperati. Nelle ultime opere più mature ...
Leggi Tutto
LEIDA, Pittore di
L. Banti
Ceramografo corinzio del terzo venticinquennio del VII sec. a. C. (Protocorinzio Tardo). Il Robertson, che lo considera un allievo del Pittore di Bellerofonte (v.), gli ha [...] attribuito un gruppo di vasi in buona parte inediti. Il Benson riconosce dei rapporti fra due dei vasi che sono attribuiti al Pittore di L., ma non tali da far pensare ad una stessa mano. Solo dopo la ...
Leggi Tutto
Pittore (Zwammerdam 1620 circa - Leida 1668), attivo a Leida; forse allievo di G. Dou, dipinse quadretti di genere, di esecuzione piacevole e raffinata. ...
Leggi Tutto
Pittore (Leida 1602 - Zwolle 1662 circa). Attivo a Leida, influenzato da P. de Putter, si specializzò in nature morte, tra cui notevoli quelle con pesci (Amsterdam, Rijksmuseum). ...
Leggi Tutto
Pittore (Leida, 1490 circa - ivi 1542). Citato dalle fonti come pittore di vetrate della cerchia di Luca da Leida: rimangono di lui alcuni disegni preparatorî, spesso firmati con il monogramma "P. C.". ...
Leggi Tutto
Pittore (Leida 1626 circa - ivi 1679). Iscrittosi all'univ. di Leida nel 1646, studiò a Utrecht con N. Knüpfer, a Haarlem con A. van Ostade e a L'Aia (1649-54) con J. van Goyen, di cui sposò la figlia. [...] Visse poi a Delft (1654-57), ancora ad Haarlem (1661-69) e si stabilì infine a Leida, dove fu presidente (1671-73) e poi decano (1674) della gilda di s. Luca. S. guardò all'opera di J. Vermeer, G. Metsu, F. Hals e P. de Hoogh, elaborando tuttavia uno ...
Leggi Tutto
Pittore (Leida 1468 - ivi 1533). Tipica nella sua arte la tendenza ad addensare drammaticamente le composizioni, caricandole di particolari, anche puramente ornamentali. Tra le sue opere più note, i due [...] trittici, con la Crocifissione e la Pietà, del museo di Leida. ...
Leggi Tutto
Pittore (Leida 1607 - Amsterdam 1674). Si formò parallelamente a Rembrandt, con il quale collaborò a Leida (1624-32). Dipinse paesi alla maniera di A. Brouwer e ritratti in quella di A. Van Dyck. Fu noto [...] anche come incisore (Sansone e Dalila, Amsterdam, Rijksmuseum) ...
Leggi Tutto
Pittore (Leida 1629 - Amsterdam 1667). Allievo a Leida di G. Dou, ne emulò la preziosa maniera in quadretti con scene di vita borghese (L'omaggio del cacciatore, 1658, Amsterdam, Rijksmuseum; La famiglia [...] Geelvinck, Berlino, Staatliche Museen); stabilitosi poi ad Amsterdam (1657), si accostò ai modi di Rembrandt e di J. Vermeer del quale imitò spesso il taglio compositivo. Tra le sue opere, caratterizzate ...
Leggi Tutto
leida
lèida s. m. [dal nome della città olandese di Leida (oland. Leiden)], invar. – Formaggio semicotto dell’Olanda centrale, di latte magro, spesso aromatizzato con chiodi di garofano, anici, ecc.; è detto anche cacio aromatico.
cacio
càcio s. m. [lat. caseus] (raro il pl. caci). – 1. Formaggio (è parola pop. in Toscana e Umbria; in altre regioni, spec. in quelle settentr., è sentita come letter.): c. fresco, secco, pecorino, parmigiano, stracchino, ecc.; una forma...