(nederl. Leiden) Città dei Paesi Bassi (116.787 ab. nel 2009), nella prov. dell’Olanda Meridionale, 16 km a NE dell’Aia e a 9 km dal mare. Sorge sul Vecchio Reno, che qui, canalizzato, si divide in due rami, tra i quali è il più antico nucleo urbano; altre 2 cinture concentriche di canali indicano l’estensione della città nel 14° e 17° secolo. Centro della manifattura tessile olandese (13° sec.); ...
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Giovanni da Leida (propr. Jan Buytenwech)
Giovanni da Leida
(propr. Jan Buytenwech) Capo degli anabattisti di Münster (Leida 1509-Münster 1536). Sarto, col fornaio J. Matthyssen lasciò l’Olanda capeggiando [...] un gruppo di fanatici e si stabilì (1533) a Münster, che divenne così il centro di raccolta dell’anabattismo. G. s’impadronì della città, commettendo violenze d’ogni genere e instaurandovi (specie dopo ...
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Storico (Rotterdam 1823 - Leida 1899); prof. di storia (1860-94) a Leida. È noto per i suoi studî sulla guerra degli Ottant'anni: De tachtigjarige oorlog (6 tomi, 1908-09). ...
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Arabista olandese (Dronrijp 1836 - Leida 1909); prof. (dal 1866) nell'univ. di Leida. Discepolo di R. Dozy, si dedicò specialmente alla edizione e illustrazione di testi storici e geografici. Opere principali: [...] Bibliotheca geographorum Arabicorum (8 voll., 1870-1902), edizione del Futūḥ al-Buldān di al-Baladhurī (1868), Mémoires d'histoire et de géographie orientales (1862 segg.); diresse e collaborò largamente ...
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Valdese (Villasecca 1615 - Leida 1670). Studiò a Ginevra avvicinandosi al calvinismo; pastore a S. Giovanni dopo suo zio Antonio (v.), cercò di promuovere sollevazioni popolari contro le limitazioni imposte [...] alla propaganda valdese, ma in seguito alle sommosse culminate nelle Pasque piemontesi (1655) dovette riparare in Francia e poté ritornare in patria solo più tardi per l'intervento di Cromwell. Scoppiate ...
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Figlio (n. Leida 1228 - m. 1256) di Fiorenzo IV, conte d'Olanda, e di Matilde di Brabante; conte d'Olanda dal 1235. Alla morte di Enrico Raspe, il partito avverso agli Svevi lo elesse (1247) re dei Romani, [...] ma G. riuscì a ottenere il suo completo riconoscimento in Germania solo dopo la morte di Corrado IV (1254). Sotto di lui diminuì notevolmente la potenza del potere regio per i numerosi privilegi concessi ...
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Figlio (Leida 1254 - presso Muiderberg 1296) di Guglielmo II conte d'Olanda e re di Germania, successe al padre nel 1256, sotto la tutela di una giunta di nobili. Raggiunta la maggiore età (1272), si liberò [...] di lì a poco dall'influenza dei nobili, sottomise definitivamente i Frisoni occidentali (1289) e conquistò Utrecht. Urtatosi con Edoardo I d'Inghilterra, fu preso da alcuni nobili alleati di Edoardo, i ...
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Storico olandese (Den Helder 1855 - Leida 1929). Insegnò all'università di Groninga (1884-94), poi di Leida (1894-1925). Dietro suo consiglio fu costituito a Roma l'Istituto storico olandese (1904). La [...] sua maggiore opera è la storia del popolo olandese (Geschiedenis van het Nederlandsche Volk, 8 voll., 1892-1907) ...
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Figlia (Quesnoy 1401 - Teilingen, presso Leida, 1436) del duca Guglielmo VI, cui successe nel 1417. La successione le fu contestata dallo zio Giovanni di Baviera, vescovo di Liegi, con la scusa che G. [...] aveva sposato in seconde nozze, senza dispensa papale, il cugino Giovanni IV, duca di Brabante. Con la pace di Woudrichem (1419) lo zio ottenne da quest'ultimo, che agiva in contrasto con la moglie, l'Olanda ...
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Sinologo olandese (Schiedam 1854 - Berlino 1921), prof. a Leida (1891-1911), quindi a Berlino. La sua opera più nota è The religious system of China (6 voll., 1892-1910). ...
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leida
lèida s. m. [dal nome della città olandese di Leida (oland. Leiden)], invar. – Formaggio semicotto dell’Olanda centrale, di latte magro, spesso aromatizzato con chiodi di garofano, anici, ecc.; è detto anche cacio aromatico.
cacio
càcio s. m. [lat. caseus] (raro il pl. caci). – 1. Formaggio (è parola pop. in Toscana e Umbria; in altre regioni, spec. in quelle settentr., è sentita come letter.): c. fresco, secco, pecorino, parmigiano, stracchino, ecc.; una forma...