Pittore e incisore (Leida 1606 - Amsterdam 1669). Figlio del mugnaio Harmen Gerritszoon van Rijn, penultimo di nove figli, R. fu mandato nel 1615 alla scuola latina di Leida, ma, dopo aver passato le prove [...] Utrecht dove erano attivi pittori come H. Terbruggen, G. van Honthorst, T. van Baburen e altri. Rientrato successivamente a Leida, aprì una sua bottega che ben presto si arricchì di numerosi allievi; la prima commissione documentata (ma perduta) è ...
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Pittore e incisore (Leida 1656 - Warmond 1738). Seguace di G. Dou, G. Metsu e J. van Mieris, fu noto soprattutto come ritrattista (Il barone van Wassemaer, 1716, Grenoble, Musée des beaux-arts; Autoritratto, [...] Amsterdam, Rijks museum, ecc.). Nelle incisioni si avvicinò a Rembrandt e a J. Lievens ...
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Pittore (Leida 1601 - Anversa 1674). Allievo e collaboratore di P. P. Rubens, fu in seguito a Parigi, dove divenne ritrattista e collaborò con S. Vouet. Dal 1653 si stabilì ad Anversa e vi raccolse una [...] collezione di dipinti di maestri contemporanei. Fece anche cartoni per arazzi ...
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Pittore (Leida 1611 circa - Londra 1693), fratello di Esaias I. Fu specialista di battaglie navali, eseguite con precisione documentaria e con una particolare tecnica, che consisteva nel delineare a inchiostro [...] la scena sulla tela già preparata. Stabilitosi in Inghilterra con il figlio Willem il Giovane (1673) divenne pittore ufficiale della Marina inglese, costituendo un precedente fondamentale per il locale ...
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Pittore (Leida 1465 circa - Haarlem 1495 circa). Eseguì importanti lavori a Haarlem, tra cui il grande trittico per la cappella della Confraternita di s. Giovanni, il cui unico scomparto conservato è nel [...] Kunsthistorisches Museum di Vienna. Vi si rivela seguace di D. Bouts e di A. van Ouwater, con i quali forma la cosiddetta scuola di Haarlem ...
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Pittore (Leida 1633 - Greenwich 1707). Figlio e allievo di Willem il Vecchio, col quale fu in Inghilterra, studiò anche con S. de Vlieger. Anch'egli specialista di battaglie navali, fu tra i maggiori pittori [...] olandesi di marine, eseguite con tecnica raffinatissima, esercitando grande influsso sulla pittura inglese. Opere ad Amsterdam, Rijksmuseum; L'Aia, Mauritshuis; Londra, National Gallery ...
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Pittore (Leida 1556 - Bruxelles 1629). Allievo di D. Lampsonius, a Roma (1575-80) si accostò a F. Zuccari. Fu attivo ad Anversa e a Bruxelles. Da una pittura di tipo tardo-manieristico passò a una maggiore [...] ampiezza ed equilibrio compositivo, in una tendenza che anticipa la pittura di P. P. Rubens, suo allievo e collaboratore ...
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Pittore (Leida 1596 - L'Aia 1656), uno dei maggiori paesisti olandesi. Abbandonò presto lo stile aneddotico e cromaticamente contrastato del maestro, E. van de Velde. Nelle sue vedute, in genere ridotte [...] a una estrema sobrietà di elementi (mare, orizzonte basso, un vasto cielo), e tutte su una scala quasi monocroma di tinte ambrate, l'effetto luminoso, pacato e diffuso, prevale su ogni altro. Opere nei ...
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Pittore (Leida 1613 - ivi 1675), allievo e seguace di Rembrandt, da cui derivò certi effetti di luce, che tuttavia nei suoi dipinti, tutti di piccole dimensioni, risultano diminuiti dall'estrema minuzia [...] dell'esecuzione, volta a effetti di un verismo accademico, che ebbe una sua tradizione fiorente nella scuola da lui nata e proseguita fino al sec. 19º. Godette di grandissima fama ed ebbe incarichi ufficiali. ...
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Pittore (Leida 1612 circa - Haarlem 1680), fratello di Pieter. Dal 1637 al 1644 fu in Brasile con Giovanni Maurizio di Nassau. Autore di vedute brasiliane che sono fra i primi documenti visivi, ad opera [...] di un artista occidentale, dell'America Meridionale (Il fiume S. Francisco e Fort Maurice, 1638, Parigi, Louvre). La sua maniera, nitida e descrittiva, è particolarmente efficace nei paesaggi dal vero, ...
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leida
lèida s. m. [dal nome della città olandese di Leida (oland. Leiden)], invar. – Formaggio semicotto dell’Olanda centrale, di latte magro, spesso aromatizzato con chiodi di garofano, anici, ecc.; è detto anche cacio aromatico.
cacio
càcio s. m. [lat. caseus] (raro il pl. caci). – 1. Formaggio (è parola pop. in Toscana e Umbria; in altre regioni, spec. in quelle settentr., è sentita come letter.): c. fresco, secco, pecorino, parmigiano, stracchino, ecc.; una forma...