FRANCESCO di Ubertino, detto Bachiacca
Matteo Mancini
Figlio dell'orafo Ubertino di Bartolomeo (1450-1505) e di Francesca di Benedetto, nacque a Firenze il 1° marzo 1494.
Ebbe due fratelli entrambi [...] a Firenze, F. propose un proprio compendio di stili diversi. Alcuni elementi nordici, derivati dalle incisioni di Luca di Leida e di Albrecht Dürer (possedute in gran numero da F.), furono riproposti attraverso l'elaborazione di un linguaggio vicino ...
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VROOM, Handrik Cornelisz
G. I. Hoogewerff
Pittore, nato a Haarlem nel 1566, vi morì nel 1640. Fu uno dei primi pittori di marine della scuola olandese e della sua generazione anche il principale. In [...] Fr. Spierinck di Delft (la serie è conservata al palazzo municipale di Middelburg). Altri arazzi seguirono per la città di Leida nel 1603, per quella di Haarlem nel 1611.
Nei quadri di Vroom manca l'elemento atmosferico. Egli ritrae minuziosamente le ...
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DOMBURG
A. W. Byvanck
Villaggio dell'isola di Walcheren sulla foce della Schelda orientale (la imboccatura della Scheldis dell'epoca romana). Ivi sulla spiaggia, dopo una forte tempesta, furono scoperti [...] un incendio. Pochi frammenti sono conservati nel museo di Middelburg, mentre due altari di minore importanza si trovano al museo di Leida ed un terzo a Bruxelles. Gli altari di D., importanti per la storia della religione e del traffico come per la ...
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Città dei Paesi Bassi (96.058 ab. nel 2008) fra l’Aia e il fiume Mosa, in comunicazione con questo e con il Reno per mezzo del canale dello Schie. È circondata e attraversata da canali. Molto sviluppata [...] una decorazione originale, turchina su fondo bianco e, più rara, su fondo nero. Decadde economicamente per la concorrenza di Leida nell’industria della lana e di Rotterdam nel commercio.
Ha l’aspetto di una tipica città commerciale del Seicento ricca ...
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Tipografo (St.-Avertin, Tours, 1520 circa - Anversa 1589); già attivo come legatore e specialista del marocchino ad Anversa (dal 1550), iniziò la sua attività di stampatore nel 1555, distinguendosi presto [...] Paesi Bassi. Per incarico del governo spagnolo stampò (1569-73) la famosa Bibbia poliglotta in 8 volumi. La casa, che ebbe succursali a Leida e a Parigi, passò al genero di P., J. Moretus, e fu attiva, di generazione in generazione, fino al 1871. La ...
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NOUNNOS (Νοῦννος)
A. Bisi
Un bassorilievo funerario in pietra bluastra proveniente da Küçük Öz in Asia Minore (antica Isauria) mostra un soldato a cavallo in una edicola, colto nell'atto di vibrare una [...] della Frigia del N e dell'Isauria (cfr. E. Loewy, I.G.B., nn. 388-389, 391, 394).
Bibl.: Supplementum Epigraphicum Graecum, VI, Leida 1932, pp. 91-2, n. 532; W. H. Buckler, W. M. Calder, C. W. M. Cox, Asia Minor, 1924. monuments from Iconium ...
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ROMULIANUS (Romulianus)
P. Moreno
Bronzista romano, forse originario della Pannonia, attivo nella seconda metà del II sec. d. C.
La firma: Romulianus arti(fex) fec[i]t, si legge sul lato posteriore d'una [...] Epigraphique, 1937, n. 37; F. Lang, Das Dolichenum von Brigetio, in Laureae Aquincenses, II, 1941, p. 175, tav. 36; A. H. Kan, Juppiter Dolichenus, Leida 1943, p. 69, n. 81; G. Lippold, in Pauly-Wissowa, Suppl. VIII, 1956, c. 659 s., s. v., n. 3. ...
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TAKHT-I RUSTAM (Trono di Rustam)
C. A. Pinelli
Il nome deriva da un filone della leggenda popolare islamica particolarmente diffuso nei paesi di lingua iranica. Esso si trova perciò tradizionalmente [...] of Iran, Londra 1935, p. 36; E. Schmidt, Persepolis, I, Chicago 1959, pp. 56-57; L. Vanden Berghe, Archéologie de l'Iran Ancien, Leida 1959, p. 24.
2. - Al centro della piana di Shahriyar, 50 km a S di Teheran, si innalza, per un dislivello di circa ...
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LU T'AN-WEI
A. Tamburello
Pittore cinese vissuto a Nanchino nel V sec. d. C. durante il periodo della dinastia Sung (420-479). Fu pittore di soggetti buddisti e ritrattista famoso. In tale qualità, [...] Petrucci, Les Peintres Chinois, Parigi 1927; W. R. B. Acker, Some T'ang and Pre-T'ang Texts on Chinese Painting, Leida 1954; O. Sirén, Chinese Painting, Leading, Masters and Principles, New York, 7 voll., 1956-1958; A. Giuganino, La Pittura Cinese, 2 ...
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NEANIAS (Νεανίας)
E. Paribeni
Apparentemente personificazione dell'adolescenza. Compare su una choùs del museo di Berlino insieme ad altri fanciulli designati come Komos e Paian in una sorta di corteo [...] (Amer. Journ. Arch., x, 1896, 209).
Bibl.: R. Hinks, Myth and Allegory in Ancient Art, Londra 1939, p. 102; K. A. Neugebauer, Berlin, Die Vasen, Berlino 1932, tav. 67, 2; J. D. Beazley, Red-fig., p. 837; G. Van Hoorn, Choes, Leida 1951, pp. 52, 105. ...
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leida
lèida s. m. [dal nome della città olandese di Leida (oland. Leiden)], invar. – Formaggio semicotto dell’Olanda centrale, di latte magro, spesso aromatizzato con chiodi di garofano, anici, ecc.; è detto anche cacio aromatico.
cacio
càcio s. m. [lat. caseus] (raro il pl. caci). – 1. Formaggio (è parola pop. in Toscana e Umbria; in altre regioni, spec. in quelle settentr., è sentita come letter.): c. fresco, secco, pecorino, parmigiano, stracchino, ecc.; una forma...