Moreno Garcés, Lenín Boltaire. – Imprenditore e uomo politico ecuadoriano (n. Nuevo Rocafuerte 1953). Laureatosi in Amministrazione pubblica presso la Universidad Central del Ecuador, ha avviato un’impresa [...] di promozione turistica e partecipato alla fondazione della Cámara de Turismo de Ecuador. Ha intrapreso l’attività di motivatore professionale, per poi entrare in politica nelle fila del partito di sinistra ...
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Uomo politico ungherese (Ada, Voivodina, 1892 - Gorkij 1971); incontrò Lenin a Pietrogrado nel 1918; tornato in Ungheria, fu commissario alla Produzione sociale e vicecommissario al Commercio nel governo [...] comunista di Béla Kun. Costretto a lasciare il paese, divenne (1920-24) segretario dell'esecutivo del Komintern; rientrato clandestinamente in Ungheria, fu condannato una prima volta (1925) a dieci anni ...
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Dottrina che, sulla base delle formulazioni teoriche di K. Marx e F. Engels, propugna un sistema sociale nel quale sia i mezzi di produzione sia i mezzi di consumo sono sottratti alla proprietà privata [...] in Europa, presero comunque a esercitare un ruolo talora rilevante come in Germania e in Francia. Dopo la morte di Lenin (gennaio 1924) lo scontro tra J. Stalin e L. Trockij si riflesse pesantemente sul movimento comunista internazionale: la vittoria ...
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Dottrina teorico-politica, consistente nell'interpretazione del marxismo elaborata da V.I. Lenin, il padre della Rivoluzione bolscevica (1917). Per Lenin la classe operaia era in grado di sviluppare una [...] coscienza soltanto sindacale, che la portava a battersi per obiettivi limitati e concreti che ne miglioravano la condizione sociale e ne spegnevano la spinta rivoluzionaria: la coscienza politica rivoluzionaria ...
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Insieme delle dottrine economiche, politiche, filosofiche elaborate da K. Marx (e da F. Engels) e i loro sviluppi a opera degli intellettuali che si sono richiamati a esse.
I primi marxisti
Durante la [...] : dopo la rivoluzione russa del 1905, si consolidò la sinistra marxista radicale animata da Luxemburg e da V.I. Lenin; negli stessi anni la socialdemocrazia russa si divise (1902) nelle correnti bolscevica e menscevica, in polemica sul ruolo della ...
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Frazione di maggioranza del Partito operaio socialdemocratico russo, costituitasi durante il secondo congresso (Londra 1903) e facente riferimento a Lenin. Ritenendo indispensabile la costruzione di un [...] rimasero legati a una prospettiva democratico-parlamentare, mentre i b. si convertirono alla prospettiva, indicata da Lenin, di un rapido passaggio alla seconda fase, socialista, della rivoluzione, cosa che realizzarono prendendo il potere ...
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Partito operaio socialdemocratico russo
(POSDR, Rossijskaja Social-Demokratičeskaja Rabočaja Partija) Partito politico russo, attivo tra il 1898 e il 1917. Dopo un periodo di gestazione che aveva visto [...] leader erano G.V. Plechanov e P. Axelrod) e l’Unione di lotta per l’emancipazione della classe operaia (diretta da Lenin), il POSDR fu fondato a Minsk nel marzo 1898, nell’intento di unificare le diverse correnti del socialismo russo. Al Congresso ...
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Politica di potenza e di supremazia di uno Stato tesa a creare una situazione di predominio, diretto o indiretto, su altre nazioni, mediante conquista militare, annessione territoriale, sfruttamento economico [...] ’interno, si indirizza verso nuovi campi di investimento all’estero. Il maggiore teorico marxista dell’i. è stato N. Lenin (L’imperialismo fase suprema del capitalismo, 1916).
Il più noto esponente dell’interpretazione sociopolitica dell’i. è stato J ...
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Esponente russa del movimento socialista (Černigov 1869 - Roma 1965). Di famiglia agiata, studiò e si laureò all'università di Bruxelles. In Italia dal 1897, avvicinatasi al movimento socialista seguì [...] condivise gli orientamenti massimalistici e la responsabilità nella direzione dell'Avanti!. Nel 1917 rientrò in Russia, dove Lenin le affidò responsabilità di governo. Segretaria dell'Internazionale comunista, nel 1922, in contrasto con Zinov´ev e ...
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TERRORISMO
Domenico Caccamo
Il terrore, impiegato a difesa dello stato giacobino, fu legittimato da Robespierre come "emanazione della virtù", "giustizia pronta, severa, inflessibile", che è necessario [...] è giunto il momento di concentrare tutti gli sforzi rivoluzionari nell'area rurale. Il ruolo di una direzione proletaria, marxista-leninista, almeno in America latina, è quello di stare nella campagna e non nelle città" (lettera al Comitato centrale ...
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leniniano
agg. – Di Nikolaj Lenin ‹li̯én’in› (pseudonimo dell’uomo politico e rivoluzionario russo Vladimir Il’ič Ul’janov, 1870-1924): il pensiero l.; scritti leniniani.
leninismo
s. m. – La dottrina politica di Lenin (v. la voce prec.), rielaborazione e sviluppo del marxismo (e perciò detta anche marxismo-leninismo) come teoria e prassi della dittatura del proletariato; nell’uso com., anche sinon., talora,...