Piccolo arbusto sempreverde (Pistacia lentiscus; v. fig.) della famiglia Anacardiacee, glabro, con odore resinoso; ha le foglie paripennate, i fiori piccoli e dioici, le drupe ovoidali, prima rosse e poi nere, di circa 5 mm di diametro. È una pianta mediterranea, caratteristica della macchia sempreverde, comune anche in Italia. Fornisce una resina, detta mastice di Chios, usata in farmacia, come masticatorio ...
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Botanica
Resina ricavata, per incisione del fusto e dei rami, dal lentisco, molto pregiata e nota fin dall’antichità (quella proveniente dall’isola greca di Chio). In commercio si presenta in masse arrotondate, [...] della grossezza di un pisello, di color giallo chiaro, trasparenti, di densità relativa intorno a 1,05; rammollisce verso 80 °C e fonde a 110-120 °C; contiene vari acidi resinosi, principi amari, oli essenziali ...
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màcchia mediterrànea Boscaglia litoranea sempreverde della regione mediterranea (fig.). Occupa vaste zone nelle regioni costiere e ha una fisionomia uniforme, caratterizzata da specie arbustive o arboree [...] macchia alta, costituita in prevalenza da arbusti che possono raggiungere i 2-3 m (erica arborea, corbezzolo, lentisco, fillirea latifoglia, Smilax aspera, Clematis flammula), e una macchia foresta, con arbusti alberiformi (i medesimi della macchia ...
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mortèlla Altro nome del mirto (Myrtus communis) e in alcune parti d'Italia anche di Buxus sempervirens, noto anche come bosso, un arbusto a rami fitti e foglie persistenti proprio dei paesi mediterranei. [...] Con il nome di m. selvatica si indica in alcune regioni d'Italia Pistacia lentiscus, detta com. lentisco. ...
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GIUSTINIANI (XVII, p. 384)
Vito Antonio Vitale
La famiglia Giustiniani genovese (Longo) era costituita in consorzio o albergo, col nome di Giustiniani e componeva la Maona di Scio derivata dalla spedizione [...] anche di altre isole dell'Egeo e di Focea sulle coste dell'Asia Minore, e trasse dal commercio del mastice di Scio (v. lentisco, XX, p. 852), non dell'allume come è detto in XVII, p. 384 (l'allume si trova invece a Focea), considerevoli ricchezze ...
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xerofita Pianta atta a sopportare condizioni proprie di ambienti biologici (xerobi), caratterizzati da grande scarsità di acqua, quale quello dei deserti aridi, perché capaci di mantenere l’equilibrio [...] cerosi e pelosi ecc. (per es., conifere); c) le sclerofille, come gli alberi e arbusti sempreverdi mediterranei (olivo, lentisco ecc.), che hanno foglie coriacee e tessuti poveri d’acqua; d) quelle che immagazzinano acqua e mostrano perciò grande ...
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Nome comune di Pistacia vera (v. fig.), della famiglia Anacardiacee, e del suo frutto. Il p. è un alberello con chioma irregolare che raggiunge 5 m d’altezza. Ha foglie imparipennate a 1-2 coppie di foglioline [...] pensare a una introduzione araba nell’isola − e Tunisia). Il p. si adatta a terreni magri e sassosi e richiede poche cure colturali. Si moltiplica per innesto sul terebinto (Pistacia terebinthus) e, più raramente, su lentisco e su Pistacia atlantica. ...
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SEMPREVERDI, PIANTE
Augusto Béguinot
. Nell'uso corrente si designano con questo nome i suffrutici, gli arbusti e gli alberi a foglie persistenti durante l'inverno e che a volte si mantengono per qualche [...] sono soprattutto mediterranee, rispetto alla farnia e al rovere che sono di zone alquanto più elevate. Così il lentisco (Pistacia lentiscus) è un arbusto sempreverde della zonȧ mediterranea, dove non manca il terebinto (P. terebinthus) caducifoglio ...
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TEREBINTO (lat. scient. Pistacia terebinthus L.)
Fabrizio Cortesi
Pianta Dicotiledone della famiglia Anacardiacee: è un arbusto o un alberetto alto fino a 5 m.; le foglie sono imparipennate a picciolo [...] come tabacchiere, ecc. Sul terebinto s' innesta il pistacchio per formare i pistacchieti naturali. Il terebinto s'ibrida tanto col pistacchio (Pistacia vera × terebinthus Planch.), quanto col lentisco (P. lentiscus × terebinthus Sap. et Mar.). ...
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COSTAGUTI, Roberto Ranieri
Marta Pieroni Francini
Nato a Livorno da Mattia e Rosa Nocetti il 15 giugno 1732, compì i primi studi a Pisa presso i barnabiti e a sedici anni divenne novizio dei servi di [...] i quali l'iscrizione a numerose accademie, come quella di Mantova, Imola, Cortona e Foligno; a Roma fu arcade col nome di Lentisco Adrasteo. Nel 1765 predicò in S. Lorenzo in Damaso a Roma su invito del cardinale Stuart, e in quell'occasione parlò ...
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lentisco
(o lentìschio) s. m. [dal lat. lentiscus] (pl. -chi). – Piccolo arbusto sempreverde della famiglia anacardiacee (Pistacia lentiscus), elemento caratteristico della macchia sempreverde mediterranea, comune anche in Italia, glabro,...
lentare
v. tr. e intr. [der. di lento] (io lènto, ecc.), non com. – 1. tr., pop. o poet. Allentare: l. la molla, la presa; l. il freno al cavallo (e fig. al pianto, ai sensi, alla passione); Strinse e lentò d’un corridore il morso (T. Tasso);...