(IV, p. 63; App. II, I, p. 129; III, II, p. 122; IV, I, p. 150)
Un tempo di grandi cambiamenti è quello attraversato dall'a. in questi ultimi quinquenni. Tre brevi giudizi di Ph. Johnson − contenuti il [...] della città, i vecchi centri e che, rispetto ai ''vasti'' spazi monofunzionali del modello urbano razionalista quello che lo stesso Wölfflin (1888) aveva definito come classicismo di Leonardo e Raffaello, e riconosciuto per es. da G. Giovannoni (cfr. ...
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arte
Antonella Sbrilli
Una straordinaria espressione della creatività umana
Fin dalla preistoria, l'uomo ha inventato diverse tecniche per realizzare oggetti il cui valore non fosse solo quello dell'utilità. [...] impegno di personalità geniali come Leonardo da Vinci perché il sono cambiati senza sosta.
Il vecchio termine belle arti è stato sostituito creata. Ogni opera d'arte è anche una capsula del tempo, perché racchiude mondi passati, individui morti, miti ...
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LOMBARDIA
F. Cervini
Regione dell'Italia settentrionale, comprendente la parte centrale della pianura Padana, delimitata a N dalle Alpi Centrali, dal Mincio e dal lago di Garda a E, dal corso del Po [...] lombarda nel compatto disegno rettilineo, e della facciata marmorea delvecchio duomo milanese di S. Maria Maggiore, databile agli anni di S. Leonardo di Borgomanero (prov. Novara) e in quelli della rocca di Angera (v.).Alla metà del sec. 13° ...
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LONGOBARDI
E.A. Arslan
Popolazione germanica convenzionalmente accolta, sulla base della prevalente area di migrazione, nel novero dei Germani occidentali, insieme ad Alamanni, Bavari, Franchi.
Storia [...] sopravvivenza delvecchio ordine tardoantico, problema rispecchiato nelle diverse ipotesi di periodizzazione dell'inizio del nota da un disegno di Leonardo da Vinci (Parigi, Inst. de France, B., c. 55v) e dal rilievo del 1732 di Gianantonio Veneroni ...
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Angioini
C. Bruzelius
M. Righetti Tosti-Croce
F. Bologna
F. Aceto
E. Marosi
Dal nome della contea d'Angiò (Anjou), istituita nel sec. 9° come avamposto contro i Bretoni, sono stati detti A. alcuni [...] la direzione di due architetti napoletani, Gagliardo Primario e Leonardo di Vito. L'ampia diffusione della spazialità che caratterizza ; febbraio 1330-20 maggio 1331, Storie delVecchio e del Nuovo Testamento e polittico dell'Assunta nella cappella ...
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Disegno industriale
Tomás Maldonado
di Tomás Maldonado
Disegno industriale
sommario: 1. Introduzione. 2. Per una storia del disegno industriale: a) le utopie scientifiche e tecniche; b) gli automi; [...] prima di essi, uomini come Leon Battista Alberti, Piero della Francesca, Leonardo da Vinci, J. L. Vives, G. Agricola, W. Gilbert , veniva a riproporre uno dei temi più cari delvecchio romanticismo tedesco: il ‛sentimento della vita' (das ...
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MARCHE
E. Simi Varanelli
Regione dell'Italia centrale, bagnata a E dal mare Adriatico e confinante a N con la Romagna, a O con la Toscana e l'Umbria, a S con il Lazio e l'Abruzzo. Esteso dallo spartiacque [...] meridionale (Marchini, 1960).Oltre ai maestri Filippo e Leonardo, operoso nelle M. risulta Giorgio da Como, -349; G.M. Claudi, S. Maria di Portonovo, Sassoferrato 1979; Z. DelVecchio, La badia di S. Tommaso in Foglia, Pesaro 1980; L. Gasperini, Il ...
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Decadentismo
Mario Praz
sommario: 1. Termini del decadentismo. 2. Diverse fasi del decadentismo? 3. Estensione della parola ai tempi moderni. 4. La nevrosi. 5. Precursori. 6. Flaubert, Gautier, Baudelaire. [...] infine l'Ate delle tragedie greche, l'implacabile dottrina delVecchio Testamento e il truce edonismo nichilista di un Sade certe opere d'arte italiane, come la Gioconda di Leonardo, alcuni disegni di teste femminili attribuiti a Michelangelo, come ...
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FATTORI, Giovanni
Dario Durbè
Nacque a Livorno il 6 sett. 1825 (non il 25 di quel mese, come l'artista ebbe una volta a dichiarare, o nel 1828, come egli stesso ripeté due volte, anche se esitante). [...] via Panisperna), era cominciata nella vita delvecchio pittore quella sorta di familiare consuetudine con , L'arte e la critica, Palermo 1925, pp. 79-89; Id., G. F., in Leonardo, gennaio 1926, pp. 7-12; G. F. (1825-1908), con scritti di G. Papini ...
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BRESCIA
G. Panazza
(lat. Brixia; Brisia, Bressa nei docc. medievali)
Città della Lombardia, capoluogo di prov. e diocesi vescovile, situata tra i fiumi Oglio e Chiese allo sbocco della val Trompia.Di [...] Nuova dell'Albera (incrocio con contrada del Carmine); raggiunta l'od. via Leonardo da Vinci piegavano per via Silvio , ai lati della strada per Cremona (area delvecchio manicomio provinciale; area del liceo classico Arnaldo, in uso nei secc. 3 ...
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nuovo
nuòvo (letter. o region. nòvo) agg. [lat. nŏvus]. – 1. In genere, di cosa fatta o avvenuta o manifestatasi da poco, spesso in contrapp. diretta a vecchio, antico, e quindi con sign. prossimo a recente, attuale, moderno, ma con notevole...
westplaining s. m. inv. L’atteggiamento paternalistico con il quale una parte dell’intellettualità progressista europea e statunitense presume di spiegare la geopolitica dei Paesi dell’ex blocco sovietico e, più in generale, dei Paesi non allineati,...