CURIEL, Eugenio
Nando Briamonte
Nacque a Trieste l'11 dic. 1912, da Giulio e da Lucia Limentani, ebrei triestini. Molto probabilmente influenzato dal padre, ingegnere, il C. si avviò agli studi scientifici. [...] Frequentò prima l'istituto tecnico Leonardo da Vinci, poi il liceo scientifico Guglielmo Oberdan. Fin dalla giovane età oltre la tradizione, la sconfitta e le divisioni delvecchio antifascismo, nel nuovo che nella realtà italiana il movimento ...
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Salvo Intravaia
La pagella ai professori
La formazione degli insegnanti e la loro valutazione sono obiettivi primari della UE, e in molti paesi europei scuole ed enti locali sono responsabili del reclutamento [...] 'estero? Come riferisce la Commissione europea, in molti paesi delVecchio continente si utilizza un sistema di reclutamento 'aperto', in Programma di apprendimento permanente (Comenius, Erasmus, Leonardo da Vinci, Grundtvig); Gioventù in azione; ...
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BEMBO, Giovanni
Gino Benzoni
Secondo dei cinque figli di Agostino di Benedetto e di Chiara Del Basso, nacque a Venezia il 21 ag. 1543. Famiglia d'antichissima nobiltà la sua, la cui non più florida [...] posizioni individuali; solo personalità della forza di un Leonardo Donà erano state in grado di permetterselo. L' - per i contemporanei addirittura ad affrettare - la fine delvecchio doge.
Tornato a casa cocentemente umiliato, cadde ammalato e, ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Italia e storiografia (6°-20° secolo)
Giuseppe Galasso
Dalla storiografia classica alla moderna: novità e discontinuità
Nella generale crisi e involuzione in cui tramontò l’antica civiltà ellenistico-romana [...] della Firenze medicea, e, in specie, della politica delvecchio Cosimo.
La visione umanistica della natura e dei compiti in tutto il secolo autori stranieri, da Jean-Charles-Léonard Simonde de Sismondi (Histoire des républiques italiennes du Moyen- ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Umanesimo e Rinascimento
Riccardo Fubini
Francesco Petrarca e i presupposti della storiografia umanistica
La storiografia umanistico-rinascimentale, come del resto la storiografia di ogni età, non può [...] sia pur precario equilibrio, ormai distante dagli ordinamenti delvecchio Comune, e alla ricerca di un nuovo, più pp. 91-106.
G. Ianziti, Writing history in Renaissance Italy. Leonardo Bruni and the uses of the past, Cambridge-London 2012.
Su Lorenzo ...
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La cultura scientifica
Carlo G. Lacaita
Il periodo del Risorgimento e dell’unificazione italiana è anche quello in cui si registrano grandi incrementi e grandi trasformazioni scientifiche e tecniche. [...] 3-4). Dopo aver dato contributi di primo piano con Leonardo da Vinci, Galileo Galilei, Evangelista Torricelli, Giambattista Morgagni, inoltre, mentre già si prospettava una semplificazione delvecchio apparato universitario, annunciando la fine dell’ ...
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NICCOLÒ V
Massimo Miglio
Tommaso Parentucelli nacque, con ogni probabilità, il 15 novembre 1397 a Sarzana, da Bartolomeo e Andreola Tomei, di famiglie non secondarie della società della Lunigiana. La [...] e degli Orsini o, in ogni caso, delvecchio ceto dei baroni, come interlocutori privilegiati e destinatari 52; R. Fubini, L'ebraismo nei riflessi della cultura umanistica: Leonardo Bruni, Giannozzo Manetti, Annio da Viterbo, "Medioevo e Rinascimento", ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Lingua, letteratura e scienza da Dante a Calvino
Andrea Battistini
Il sapere integrato del Medioevo
Ai tempi di Dante Alighieri, una vera distinzione tra le «due culture» non si poneva perché la stessa [...] sussidio con cui vincere la resistenza ostinata delvecchio paradigma aristotelico.
Si potrebbe pensare che se p. 21).
Nell’altro ingegnere della letteratura novecentesca, Leonardo Sinisgalli, l’interazione di scienza e letteratura avviene soltanto ...
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BEMBO, Bernardo
Angelo Ventura
Marco Pecoraro
Nato il 19 ott. 1433 da Nicolò e da Elisabetta di Andrea Paruta, sposò in prime nozze una Morosini e, rimasto vedovo, si risposò con Elena Marcello, che [...] , con quanta pena si può immaginare, al crollo delvecchio indirizzo politico, e al repentino rovesciamento delle alleanze, operato 1501 è tra gli elettori del doge Leonardo Loredan.
Dal 10 apr. del 1502 alla metà del 1503 fu podestà di Verona; ...
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DORIA, Carlo
Maristella Cavanna Ciappina
Nacque a Genova tra il 1575 e il 1576. Il padre, Giovanni Andrea principe di Melfi, era a sua volta figlio di Giannettino, adottato dal grande Andrea e ucciso [...] servito, in particolare per Ambrogio Doria e per Leonardo Spinola. Il giovane D. doveva ottenere la conferma alcuni aspetti discutibìli della personalità del padre, spesso incapace della prudenza delvecchio Andrea Doria, come confermerebbe la ...
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nuovo
nuòvo (letter. o region. nòvo) agg. [lat. nŏvus]. – 1. In genere, di cosa fatta o avvenuta o manifestatasi da poco, spesso in contrapp. diretta a vecchio, antico, e quindi con sign. prossimo a recente, attuale, moderno, ma con notevole...
westplaining s. m. inv. L’atteggiamento paternalistico con il quale una parte dell’intellettualità progressista europea e statunitense presume di spiegare la geopolitica dei Paesi dell’ex blocco sovietico e, più in generale, dei Paesi non allineati,...