Matematico (Borgo San Sepolcro 1445 - Roma 1517). Frate francescano, insegnò matematica in molte città italiane e fu autore del primo trattato generale di aritmetica e algebra pubblicato a stampa (1494). [...] anche a Roma e a Napoli. A Milano fu, insieme con Leonardo da Vinci, agli stipendi di Ludovico Maria Sforza. Nel 1501-02 era stampa. Il libro, che si basa sugli scritti di L. Fibonacci sugli Elementi di Euclide e su vari altri trattati antichi e ...
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Il termine aritmetica fu usato per la prima volta dai pitagorici per distinguere la scienza dei numeri dalla mera pratica del calcolo per mezzo di operazioni elementari, o logistica (λογιστική). Secondo [...] campo dell'aritmetica rifiorì in Europa, come si disse, principalmente per l'influsso esercitato dall'opera di LeonardoFibonacci (o Leonardo da Pisa), pubblico notaro della Repubblica Pisana, impadronitosi a fondo del sapere tramandato fino al suo ...
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MEDIOEVO
Giorgio FALCO
Angelo MONTEVERDI
. Il concetto di Medioevo, cioè di un periodo storico compreso fra l'antichità e l'età contemporanea, nasce tra il Quattro e il Cinquecento nelle grandi [...] s'acquistasse fama più duratura. Infine la nostra superò ogni altra nazione d'Occidente nelle scienze matematiche con LeonardoFibonacci, e si distinse nelle astronomiche con Guido Bonatti.
Ma la letteratura latina non si onorò soltanto di opere ...
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È l'arte di misurare e dividere il suolo.
I. - Nel mondo antico.
In Egitto. - Gli antichi assegnavano l'origine dell'agrimensura all'Egitto. Ogni inondazione del Nilo confondeva in Egitto i confini dei [...] , del quale si ha fra l'altro, l'opera Gerbertus et alii de Geometria de ponderibus et mensuris, e dopo LeonardoFibonacci di Pisa nel sec. XIII, le cui opere furono pubblicate dal principe Bald. Boncompagni (il Liber Abaci, la Practica Geometriae ...
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FISICA
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Antonio GARBASSO
Il termine greco di ϕυσικός (cioè "concernente la ϕύσις, la "natura") entrò nell'uso propriamente con Arisiotele, che con l'espressione τὸ [...] dobbiamo agli Arabi, che forse anche questo avevano ricevuto dagl'Indiani, ossia l'algebra. La fece conoscere in Occidente LeonardoFibonacci, figlio di un notaio della concessione pisana a Bugia in Algeria, col suo Liber abbaci, che porta la data ...
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Segno o simbolo scritto, che rappresenta lo zero o una delle nove unità nel sistema di notazione numerica decimale; il vocabolo si applica anche al numero rappresentato da una o più cifre. Spesso quei [...] con l'uso dello zero e con il nuovo metodo di calcolo detto algoritmico. Il Liber abaci composto nel 1202 da LeonardoFibonacci pisano, e più ancora i libri meno scientifici e più popolari di scrittori della metà del sec. XIII finirono col far ...
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N Vocabolo arabo d'origine persiana, italianizzato in divano (fr. e ingl. divan, sp. diván, ted. Diwan), il quale è andato assumendo significati svariatissimi, che qui riassumiamo.
1. La parola araba, [...] e Tunisi del 16 maggio 1343 dovana) e il francese douane. Già nella prefazione del Liber abaci, composto nel 1202 da LeonardoFibonacci pisano, si legge: "Cum genitor meus a patria publicus scriba in duana bugee (ossia di Bugia nell'attuale Algeria ...
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IRRAZIONALE
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Federigo ENRIQUES
. Filosofia. - Dal significato originario, onde esso designa (secondo l'uso che gli antichi matematici greci, per es., Euclide, fanno [...] vero calcolo.
Invece nella matematica moderna la designazione di numeri ficti o numeri surdi s'introduce già con LeonardoFibonacci e quella di numeri irrationales con Gherardo da Cremona intorno al 1200. In Galileo - particolarmente nello studio del ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] di filosofia (Bonaventura di Bagnorea e Tommaso d’Aquino), di scienze (il medico Guglielmo da Saliceto, il matematico LeonardoFibonacci, l’astrologo Guido Bonatti). Ma l’Italia fiorì soprattutto per la ricca produzione letteraria l., mentre già si ...
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(IV, p. 631; App. I, p. 163; V, i, p. 233)
Il superamento o la contaminazione dei linguaggi artistici tradizionali, così come l'introduzione di nuovi procedimenti espressivi che includono un dialogo sempre [...] metaforiche come la serie numerica del matematico medievale Fibonacci e le forme archetipiche della spirale e dell' di Venezia, Venezia 1990.
Connectivity: art and interactive telecommunications, in Leonardo, 1991, 2 (nr. speciale, ed. R. Ascott, C. ...
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pisano
agg. e s. m. (f. -a) [lat. Pisanus, der. di Pisae -arum «Pisa»]. – Di Pisa, relativo o appartenente alla città di Pisa, capoluogo di provincia della Toscana: il territorio p. (anche, come s. m. e con iniziale maiusc., il Pisano, il...
zero
żèro agg. e s. m. [dal lat. mediev. zèphyrum, adattam. (Leonardo Fibonacci nel Liber abbaci, 1202) dell’arabo ṣifr «nulla, zero», calco del sanscr. śūnyá «vuoto» e poi «zero» (v. anche cifra)]. – 1. a. Primo numero della successione naturale...