Tra i due imperi. L'affermazione politica nel XII secolo
Giorgio Ravegnani
La conquista dei mercati bizantini
Nella seconda metà dell'undicesimo secolo i rapporti fra Bisanzio e Venezia ebbero una [...] subito partito e "deposta la ferocia del leone indossò i panni mansueti della pecora" dichiarando di aderire all'intesa. Ordinò quindi a del trattato con Guglielmo I ed era costituita da Leonardo Michiel, Marino Michiel e Filippo Greco. Essi ...
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Il rinnovamento urbano del primo Cinquecento
Donatella Calabi
La forma della metropoli lagunare
La straordinaria forza evocativa della prima rappresentazione prospettica della metropoli lagunare, [...] che danno sul campo San Lio di Giovanni Mansueti, o abbelliti con tappeti preziosi e stoffe colorate 50.
67. Giovan Battista Soravia, Le chiese di Venezia, Venezia 1824; Leonardo Bressan, La Basilica di San Marco in Venezia, Venezia 1943; Otto Demus ...
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Impulsi riformatori del mondo di fuori: dal Rinascimento all'Illuminismo
Vittorio Frajese
Al volgere del Quattrocento si parlava molto di riforma. La denuncia dei mali della società italiana e della [...] essi godute senza fatica, e analogo tasto suonò Leonardo Bruni contrapponendo all’esteriorità della religione fratesca l’ ma perché pigliando tutti insieme quel cibo diventassimo più mansueti e più benigni et empiendo gli huomini di buoni ...
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CAPRANICA (Crapanica), Angelo
Alfred A. Strnad
Nacque intorno al 1410 a Capranica Prenestina da Niccolò e da una Iacobella. Era fratello minore del cardinal Domenico, al quale egli dovette la sua ascesa [...] a Roma aveva fatto una "bona eleemosina" (Monumenta Ordinis, VIII, p. 318). Era molto legato anche a Leonardo de' Mansueti, il quale, "eum instruens et docens in scripturis divinis" (Bologna, Bibl. universitaria, cod. Lat. 1999: Cronica magistrorum ...
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RANZANO, Pietro
Bruno Figliuolo
RANZANO, Pietro. – Nacque a Palermo, nel quartiere degli Amalfitani, non lontano dalla chiesa dell’Ordine domenicano, dedicata a S. Andrea, tra l’aprile del 1426 e quello [...] della città sull’Arno egli apprezzò particolarmente le lezioni di filosofia di Battista da Fabriano e del domenicano Leonardo de’ Mansueti, oltre che quelle di retorica di Carlo Marsuppini. Faceva comunque spesso ritorno in Sicilia; nel 1444 o 1445 ...
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GIOVANNI BATTISTA da Udine
Alessandro Serafini
Ignoti sono gli estremi biografici di questo pittore friulano, figlio del falegname Giovan Francesco, abitante in Sacile, e di Antonia (Joppi). In una [...] Museo civico di Cremona, già attribuita a Vincenzo Civerchio o a Giovanni Mansueti. Il 14 sett. 1506 G. stipulò un contratto per la maggio 1527 attesta che i camerari della chiesa di S. Leonardo di Ronchis di Monfalcone eleggevano a periti G. e ...
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BARTOLOMEO da Modena
Antonio Alecci
Figlio di Antonio, nacque a Modena nella prima metà del sec. XV ed entrò nell'Ordine dei domenicani, probabilmente nel convento di S. Domenico nella stessa città. [...] Nel 1476 fu di nuovo a Modena, al convento di S. Domenico; il 26 settembre ottenne dal maestro generale Leonardo de' Mansueti il privilegio dell'uso dei suoi libri, vita natural durante. Fu quindi spesso a Ferrara, dove strinse relazioni di amicizia ...
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BONTEMPI, Sebastiano
Victor Ivo Comparato
Nacque verso l'anno 1447 (egli stesso nel, 1497 si definì "de cinquanta anni maturo") probabilmente a Perugia. È cosa incerta se egli appartenesse o meno alla [...] per il conseguimento del grado di maestro: lo ottenne e ricevette i gradi il 18 novembre da parte del generale fra' Leonardo de' Mansueti, del quale la tradizione vuole che egli fosse stato discepolo. Sulla sua vita a Perugia le notizie sono scarse e ...
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