Castravilla, Ridolfo
Nicola Carducci
, Forse è lo pseudonimo di LeonardoSalviati; ma sussistono ancora dubbi (cfr. Vallone, p. 61). È autore di un Discorso nel quale si mostra l'imperfettione della [...] Commedia di D. contro al " Dialogo delle lingue " del Varchi, conosciuto in diverse copie manoscritte sin dal 1572, poco dopo la pubblicazione del lavoro del Varchi e della Poetica di Aristotele del Castelvetro. ...
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Valori, Baccio
Renzo Negri
Letterato fiorentino (Firenze 1535 - ivi 1606), tra gli amici e discepoli più segnalati di Pier Vettori e in corrispondenza coi principali letterati del tempo; partecipò al [...] Castravilla (un apografo di suo pugno - segnalato dal Barbi - porta un'annotazione che identifica il Castravilla con LeonardoSalviati).
Il contributo più notevole del V. agli studi danteschi è però attestato in un esemplare Magliabechiano del poema ...
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In un paese come l’Italia, per lunghi secoli senza unità politica e ancora oggi vivacemente policentrico e multilingue, le accademie, in particolare quelle sorte tra Cinquecento e Seicento, hanno avuto [...] De Franceschi.
Richardson, Brian (1984), Trattati sull’ortografia del volgare, 1524-1526, Exeter, University of Exeter.
Salviati, Leonardo (1575), Orazione in lode della fiorentina favella, in Id., Il primo libro delle orazioni, Firenze, Giunti, pp ...
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In ambito linguistico e letterario, con purismo si intende ogni dottrina e atteggiamento critico-normativo, a carattere tradizionalista, che rifiuta e condanna con intransigenza ➔ neologismi, tecnicismi, [...] 3 voll.
Giordani, Pietro (1937), Lettere, in Id., Opere, a cura di G. Ferretti, Bari, Laterza, 2 voll.
Salviati, Leonardo (1810), Avvertimenti della lingua sopra ’l Decamerone, in Opere, Milano, Dalla Società Tipografica de’ Classici Italiani, vol. 2 ...
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SALVIATI
Roberto Palmarocchi
Famiglia fiorentina. Se ne ritiene capostipite un Gottifredo, vivente in Firenze nel sec. XII, che secondo una tradizione sarebbe appartenuto alla casa dei Caponsacchi; [...] di Francesco Guicciardini. Nel sec. XVI sono da segnalare Leonardo (v.); Alamanno e Alessandro di Pietro, che difesero titolo, dispose che il terzogenito (v. salviati, scipione) sostituisse al suo nome quello Salviati (1834).
V. Spreti, Encicl. stor ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] tra la fine del 15° sec. e gli inizi del 16°, Leonardo si volse allo studio della natura in tutte le sue complesse articolazioni: . Specchi, F. De Sanctis, F. Raguzzini, N. Salvi elaborano soluzioni scenografiche; G. Valvassori e G. Sardi operano con ...
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TOSCANA (A. T., 24-25-26 bis)
Attilio MORI
Umberto CALZONI
Niccolò RODOLICO
Antonio PANELLA
Sergio CAMERANI
Nello TARCHIANI
Alfredo SCHIAFFINI
Giuseppe MALAGOLI
Vittorio SANTOLI
Alfredo BONACCORSI
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Regione [...] Daniele da Volterra - per l'innato buon senso e per il salutare, anche se assai superficiale, influsso di Leonardo, si salvarono fra Bartolomeo, che specialmente dopo il soggiorno veneziano infonde nella scuola fiorentina un certo gusto per il colore ...
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RUSTICI, Giovan Francesco
Luisa Becherucci
Scultore e pittore, nato a Firenze il 13 novembre 1474, morto a Tours con ogni probabilità nel 1554. La sua formazione si compie prima nel giardino mediceo, [...] più sensibili in altre tuttora nella villa già di Iacopo Salviati (ora Turri) presso Firenze (tondi in terracotta con di S. Giovanni (1506-1511), cui si vuole che Leonardo addirittura collaborasse. Peraltro il pittoricismo smagliante, ma non sostenuto ...
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Città capitale della Toscana, una delle più importanti città d'Italia, e per i ricordi storici, per i tesori artistici che racchiude, nonché per la vaghezza della sua posizione, una delle più celebrate [...] senza arbitrio, da Antonio Manetti, Giovanni da Gaiole, e Salvi d'Andrea. La sagrestia (1489-92) col vestibolo (1493 schietta personalità: da Bernardo Rossellino, che nella tomba di Leonardo Bruni dà forma definitiva al tipo sepolcrale imitato poi per ...
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Tecnica. - "Panno tessuto a figure, per uso di parare e addobbare; così detto dalla città di Arras in Francia, donde da prima veniva, per lo che fu anche detto panno di Arazzo o di Arazza". Così il vocabolario [...] dalla manifattura di Fontainebleau quel panno con la Cena di Leonardo che Francesco I avrebbe donato a Clemente VII nel 1532, arazzieri: Storie di Giuseppe, su cartoni del Bronzino, del Salviati e del Pontormo (in Palazzo vecchio e al Quirinale); ...
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da
prep. [lat. de ab] (radd. sint.). – Si fonde con l’articolo dando luogo alle preposizioni articolate dal, dallo, dalla, dai (da’), dagli, dalle. Seguìta da parola con consonante scempia iniziale, ne produce, secondo l’etimologia e la pronuncia...