Figlio (n. 866 - m. 912) di Basilio I e di Eudocia Ingerina. Successe al padre nell'886. Nella continua guerra contro gli Arabi, L. riuscì a difendere i confini orientali, ma in Occidente non poté impedire [...] sistemazione del diritto greco-romano, segnando (in opposizione alla legislazione bizantina del sec. 8º e in particolare a quella di Leone III Isaurico) un deciso ritorno al diritto giustinianeo. Gli succedette il figlio Costantino VII Porfirogenito. ...
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LEONEVI, papa
Ambrogio Piazzoni
Di origine italiana, probabilmente romana, L. VI fu papa solo per alcuni mesi del 928 mentre il suo predecessore, Giovanni X, era ancora vivo ma incarcerato dopo una [...] veniva dato per morente ma che, in realtà, morì, con ogni probabilità assassinato, alla metà del 929. Marozia considerò L. VI, così come fece con il suo successore Stefano VII, un pontefice "di transizione" in attesa di poter insediare sulla cattedra ...
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Figlio (905-959) di LeoneVI il Filosofo, successe al padre nel 912, ma non esercitò quasi mai personalmente il potere, preferendo dedicare la sua attività agli studî. Le sue opere, scritte da solo o in [...] collaborazione con altri, sono preziose come fonti per la storia dell'Impero bizantino. Al gruppo degli scritti storico-politici appartengono: Dei Temi, rassegna delle province bizantine; Dell'amministrazione ...
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Figlia (n. 892 circa - m. prima del 937) del senatore romano Teofilatto e di Teodora. Dopo una relazione con papa Sergio III, sposò, intorno al 915, Alberico I marchese di Spoleto e di Camerino, aumentando [...] terminò con l'assassinio del pontefice e il trionfo di M., che, da allora, riuscì a far eleggere papi creature sue come LeoneVI, Stefano VII e il figlio Giovanni XI (avuto forse da Sergio III). Morto Guido nel 929, M. volse le proprie mire su ...
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Nome di tre imperatrici d'Oriente: 1. Discendente (m. 893) dalla famiglia dei Martinacii, sposò (881) LeoneVI, associato al trono dal padre Basilio I. Alla morte di questo, Leone trascurò del tutto T., [...] preferendole Zoe, figlia di un comandante della guardia imperiale. T. si dedicò totalmente a opere di pietà; fu poi beatificata dalla Chiesa ortodossa. 2. Moglie (sec. 10º) di Romano II (956), cui diede ...
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Teologo bizantino (n. Patrasso 850 circa - m. dopo il 933); metropolita (907) di Cesarea di Cappadocia, avverso, come Nicola il Mistico, alle quarte nozze dell'imperatore LeoneVI il Sapiente, avversò [...] poi il ritorno di Nicola al patriarcato (912), onde fu espulso dalla sede, che riebbe alla riconciliazione tra i seguaci dei due patriarchi rivali Eutimio e Nicola (921). Fu amico di Romano Lecapeno, sicché ...
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Patriarca (907) di Costantinopoli (n. Seleucia d'Isauria 834 circa - m. 917); prima monaco sull'Olimpo e a Costantinopoli dove fondò il convento di Psamathèia; in accordo con gli altri patriarchi e con [...] Roma, confermò i quattro matrimonî di LeoneVI, ma dal successore di questo, il reggente Alessandro, fu con oltraggio deposto (912) e relegato in un convento. La deposizione di E. diede origine allo scisma degli eutimiani. Restano di lui quattro ...
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Generale bizantino (sec. 9º-10º), si segnalò contro i Bulgari e gli Arabi, sotto i regni di Basilio I e di LeoneVI (867-912). Nell'885 con una fortunata spedizione contro gli Arabi riconquistò la Calabria; [...] riorganizzò poi i dominî bizantini della Puglia ...
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Figlio (m. 901) di Guaiferio, associato al trono (877), esercitò effettivamente il potere solo dopo l'880, alla morte del padre. Molestato dai Saraceni rifugiatisi ad Agropoli e preoccupato della ostilità [...] dei Napoletani e dei Bizantini, si recò a Costantinopoli dagli imperatori LeoneVI e Alessandro (887). Ne tornò col titolo di patrizio imperiale e con riconoscimenti di possesso del tutto teorici, perché dovette accogliere in Salerno un presidio ...
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leone
leóne (ant. e poet. lióne) s. m. [lat. leo -ōnis, ant. prestito del gr. λέων]. – 1. a. Carnivoro della famiglia felidi (lat. scient. Panthera leo), che vive nelle savane africane a sud del Sahara e, con una piccola popolazione, in India;...
cuore
cuòre (pop. e poet. còre) s. m. [lat. cŏr]. – 1. a. Organo muscolare, cavo, che costituisce il centro motore dell’apparato circolatorio, situato, nell’uomo, tra i due polmoni, sopra al diaframma, davanti alla colonna vertebrale, dietro...