. Nome latino della spilla di sicurezza (in gr. περόνη, πόρπη, ἐνετή) adoperato dagli archeologi come termine tecnico per designare questo elemento del vestiario antico frequentissimo fra i materiali di [...] In qualche esemplare funge da areo il corpo di un animale (leone, cane, ecc.). Notevole il tipo nordico con pendagli in forma et orientales, Copenaghen 19226; H. Leclerq, Fibule, in Cabrol, Dict. d'arch. chrét. et de liturgie, IV, Parigi 1923. ...
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Città della Venezia, nella provincia di Vicenza, con 10.111 abitanti. Dove sbocca nella pianura veneta il Canal di Brenta, la stretta valle per cui il fiume attraversa le Prealpi separando l'altipiano [...] ai piedi di un'alta torre che serba qualche traccia del Leone di San Marco e di altre figurazioni che vi aveva fra il 1240-1257, con i burrascosi rapporti fra i due fratelli Ezzelino IV e Alberico. Caduti gli Ezzelini (1259), la città si dà un nuovo ...
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TIMOTEO
Silvio Rosadini
Personaggio del Nuovo Testamento (Atti, XVI, 1-3). Quando, verso il 50, S. Paolo ripassò per Listri, gli fu mostrato questo discepolo (probabilmente da lui condotto alla fede [...] Roma, vicino ormai a dare la sua vita per la fede (II Tim., IV, 20); e tornato a Efeso, conforme a quello che la tradizione ce ne nella sua prima difesa, ma Dio lo liberò dalla bocm del leone: ora da tutti è abbandonato, solo Luca è con lui; si ...
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. Denominazione data ai religiosi che osservano la regola di S. Basilio il Grande, arcivescovo di Cesarea di Cappadocia, considerato, al pari di S. Antonio e di S. Benedetto, come fondatore di uno dei [...] Italia meridionale si devono vedere nelle facoltà concesse da Eugenio IV nel 1446 a tre visitatori, scelti in un capitolo generale . Non offriva più che l'ombra del suo passato, quando Leone XIII ne intraprese nel 1882 la riforma, la quale fu affidata ...
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Si ritiene che questo vocabolo derivi da buffa, "burla" o "beffa". Così il Sacchetti (Nov. X): "Quanti sono i trastulli di buffoni e diletti che hanno li signori! Per altro non son detti buffoni, se non [...] Jardinière di Caterina de' Medici, la Mathurine di Enrico IV, oltre a quelle di Anna Ivanovna e della grande Caterina il Cinquecento, Torino 1888; G. Taormina, Un frate alla corte di Leone X, Palermo 1890; V. Cian, Fra Serafino buffone, in Arch. ...
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. Fiamminghe, franco-fiamminghe o anche borgognone si dicono quelle scuole che dall'inizio del sec. XV a mezzo il XVI diffusero la loro arte dalle Fiandre e dai Paesi Bassi in tutta l'Europa. Esse raggiunsero [...] col Dufay vengono alla cappella, prossima a essere riorganizzata da Eugenio IV: Flannel, Redois, Poignare, de Curte, Ragot, de Malbecq , ecc.; a Roma, grande estimatore dei fiamminghi fu Leone X.
I nomi dei Fiamminghi di questo periodo tornano nella ...
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GLASGOW (A. T., 49-50)
Arthur POHAM
Wallace E. WHITEHOUSE
Città della Scozia, nella contea di Lanark, situata sulla bassa Clyde a 55° 1′ di lat. N. e a 4°15′ di long. O. L'origine del nome di Glasgow [...] parla della visita del missionario britannico S. Niniano (sec. IV) che eresse e consacrò un modesto edificio per il culto considerevole. Glasgow fu costituita in città da Guglielmo il Leone nel 1176 e i vescovi conservarono gran parte del potere ...
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ISCHIA (A. T., 27-28-29)
Goffredo COPPOLA
Carmelo COLAMONICO
Giuseppe RUA
Guido RUATA
Gennaro PESCE
Gina ALGRANATI
È la più grande (46,3 kmq.) delle Isole Partenopee, e sorge all'ingresso del golfo [...] Il nome Ischia compare per la prima volta in una lettera di Leone III a Carlo Magno, dell'813 e deriverebbe dal latino insula, avanzo di muro, in blocchi squadrati in tufo, risalente al sec. IV a. C., si vede alle falde del Monte Vico, verso est, ...
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. Con questo nome si indicano tanto i canonici regolari di S. Agostino, che nella loro organizzazione attuale risalgono a subito dopo il concilio lateranense del 1059, come gli eremitani di S. Agostino, [...] mistica, il B. Simone da Cascia, Tommaso di Gesù, Luis de Léon, l'Emmerich. A.V. Müller volle vedere nel beato Simone da Cascia l'esempio e ne fecero proprî gli statuti. Sisto IV (1466) l'allontanò dal Laterano sostituendovi dei canonici secolari ...
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GATTO (dal lat. cattus [Palladio] di origine celtica; lat. scient. Felis; fr. chat; sp. gato; ted. Katze; ingl. cat)
Oscar DE BEAUX
Nino BABONI
Gabriella ARUCH SCARAVAGLIO
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Nome volgare applicabile [...] 3 forme ancora poco sicuramente definite nell'Africa equatoriale dalla Sierra Leone all'Ituri.
6. Gatti selvatici più vicini al micio anche quello domestico (cfr. Sen., Ep., 121; Aelian., Nat. anim., IV, 44). Pare che già nel sec. V a. C. si fosse ...
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leoncino
s. m. [dim. di leone]. – 1. Leone piccolo, giovane. 2. Tallero coniato nel sec. 17° da Francesco I e Alfonso IV d’Este duchi di Modena, così chiamato per somiglianza col «tallero al leone» dei Paesi Bassi (oland. Leuwendaalder), che...
leonino3
leonino3 agg. – Relativo a un personaggio, e per lo più a un pontefice, di nome Leone; in partic., Città l., denominazione della zona di Roma, comprendente il Vaticano e una parte degli odierni Borghi, che è racchiusa fra il Tevere...