. Da Appiano di Valdera prese nome la famiglia d'Appiano inurbatasi in Pisa verso la fine del Duecento. Con l'esercizio del notariato, acquistarono importanza Vanni e più tardi il figlio Iacopo (Iacopo [...] , e, primo della sua casata, ebbe titolo di conte. Iacopo IV, suo figlio, visse in tempi difficili, che riuscì a superare con divenuto anche re di Napoli; poi due sorelle Ridolfi, nipoti di Leone X, e, infine, Elena Salviati, cugina di Cosimo de' ...
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GROTTAFERRATA (A. T., 24-25-26)
Roberto ALMAGIA
Saverio KAMBO
Nilo BORGIA
Villaggio della provincia di Roma, situato a 330 m. di altezza sulle pendici nord-occidentali dei Colli Albani, a 18 km. [...] dai Conti Tuscolani, appartenuto poi ai Savelli, smantellato da Eugenio IV e divenuto poi, nel 1473, possesso dell'Abbazia.
V. Giulio II, Gregorio XIII e così di seguito fino a Leone XII. Conobbe a più riprese le incursioni e le devastazioni delle ...
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Vasaio attico, al tempo stesso fabbricante e pittore. La sua attività cade fra il 555 e il 525 a. C. I vasi che portano la sua firma come fabbricante - alla quale, per ragioni commerciali, teneva evidentemente [...] in rapporto al soggetto, la lotta di Ercole col leone. Invece sul lato posteriore, dove due guerrieri trattengono la lato principale rappresenta Aiace ed Achille al gioco dei dadi (cfr. armi, IV, p. 474, fig. 25). I due eroi pur nella gravità della ...
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SANSEPOLCRO (A. T., 24-25-26 bis)
Attilio MORI
Odoardo Hillyer GIGLIOLI
Antonio FALCE
Piccola città della Toscana nella provincia di Arezzo da cui dista 25 km. verso NE., situata nell'alta valle Tiberina [...] per poco al papa e poi per sempre ai Fiorentini. Papa Leone X, nel 1515, elevò Sansepolcro a sede vescovile; e i , Firenze 1921; G. Dainelli e G. Poggi, Toscana, ivi 1924, pp. 256-58; P. F. Kehr, Italia pontificia, Berlino 1907, IV, p. 108 segg. ...
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Nella mitologia antica è il dio benefico, originario della Tessaglia, che vigila sulle greggi e sui prodotti della terra, la quale, nella primitiva concezione greca, gli è madre. Presiede alla coltura [...] 78). Da Corcira il dio passò in Sicilia (Timeo presso Diod., IV, 82) e a Siracusa ebbe una statua nel tempio di Dioniso. figlia d'Ipseo re dei Lapiti, lottare sul Pelio contro un leone (è un particolare che riprova il carattere libico di Cirene), se ...
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È uno dei più antichi centri di civiltà sulle coste meridionali dell'isola di Cipro. Centro importantissimo di civiltà micenea, e successivamente di civiltà e d'arte fenicia. Anche il nome della città [...] 'isola, una serie di monete d'argento (stateri), col simbolo del leone, databili dal 450 al 350 a. C. In età romana, tutte p. 737; J. Beloch, Griechische Geschichte, 2ª ed., I, i, 136; IV, i, 85; 2, 331; M. Ohnefalsch-Richter, Kypros, the Bible and ...
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Espressione attenuata a cui si ricorre in luogo dell'espressione usuale per riguardi religiosi ovvero sociali. (Eufemia era chiamato dai Greci il silenzio sacro che durante i sacrifizî l'officiante proclamava, [...] speciale rispetto per alcuni animali: nell'Angola si chiama il leone "signore", e lo stesso nome è applicato dai Malesi alla , Berlino 1904; K. Nyrop, Gramm. hist. de la langue franç., IV, Copenaghen 1913, pp. 257-321; C. Salvioni, in Romania, XXXIX ...
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Trovatore perigordino, della seconda metà del sec. XII, nato a Ribérac, nella Dordogna, secondo una breve biografietta provenzale, che gli attribuisce nobili natali, e amore, non corrisposto, per una gentildonna [...] e come questo godé la protezione di Riccardo Cuor di leone, alla cui corte, in Poitiers, si narra lo strano sonetto Aspro core; usa talvolta immagini di lui; nel Trionfo d'Amore IV (Poscia che mia fortuna), inizia da lui la serie dei celebri ...
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. Questo termine (da apostolo) indica genericamente appartenenza o derivazione dagli apostoli; ma, secondo l'uso e la nozione propria del linguaggio ecclesiastico, è precisamente una delle note essenziali [...] come, ad esempio, nella lettera di Teodoreto a S. Leone Magno, ed è confermata dalla lettera sinodica del sesto concilio , Roma 1900; G. Ballerini, Apologia pei giovani studenti, ecc., IV (La Chiesa), Firenze 1916; P. Batiffol, L'Église naissante et ...
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È la cerimonia mediante la quale una chiesa viene destinata al culto. Per i primi tre secoli del cristianesimo non abbiamo testimonianze: dapprima i cristiani celebravano le loro adunanze e il sacrifizio [...] fine la cerimonia.
Bibl.: J. Catalani, Pontificale romanum, nuova ed., Parigi 1850-53, voll. 3; F. Interlandi, La consacrazione delle chiese, suo concetto, sue cerimonie, Caltagirone 1913; P. De Puniet, i Dict. d'arch. chrétienne, IV, coll. 374-405. ...
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leoncino
s. m. [dim. di leone]. – 1. Leone piccolo, giovane. 2. Tallero coniato nel sec. 17° da Francesco I e Alfonso IV d’Este duchi di Modena, così chiamato per somiglianza col «tallero al leone» dei Paesi Bassi (oland. Leuwendaalder), che...
leonino3
leonino3 agg. – Relativo a un personaggio, e per lo più a un pontefice, di nome Leone; in partic., Città l., denominazione della zona di Roma, comprendente il Vaticano e una parte degli odierni Borghi, che è racchiusa fra il Tevere...