VIX
J. Joffroy
Villaggio situato alcuni km a N-O di Châtillon sur Seine (Côte d'Or) dominato dal monte Lassois, una collina isolata che sovrasta il passaggio della vallata. La località conobbe la sua [...] da un arco a ferro di cavallo, terminante con zampe di leone appoggiate su due bulle piriformi, la cui base è cesellata celtique du Mont Lassois de Vix (Côte d'Or), in Revue des Arts, IV, 1954, pp. 13-16. Per la tomba celtica e la sua suppellettile: ...
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Manifestazioni della cultura dell'Occidente greco. La toreutica e l'oreficeria
Laura Buccino
La toreutica
Le colonie dell’Occidente greco erano celebri per la produzione di manufatti di bronzo, ma anche [...] (incisione, godronatura, filigrana, sbalzo), si ricordano gli orecchini a navicella e quelli configurati a protome di leone, secondo una tipologia diffusa dal tardo IV sec. a.C. anche per le terminazioni di collane e bracciali; anelli a spirale, con ...
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KEOS (v. vol. ii, pag. 479, s. v. Ceo)
J. L. Caskey
L'isola, la più nord-occidentale delle Cicladi, è in una favorevole posizione, trovandosi vicino al continente e sulla principale rotta dall'Attica [...] a quelli dell'Antico Elladico III (ad esempio Lerna IV). I successivi abitanti, che hanno lasciato una lunga serie A circa 1 km a NE della città esiste un imponente figura di leone, lunga m 9, scolpita ad alto rilievo in un masso rozzo, un ...
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LABUS, Giovanni
Gianluca Schingo
Nacque il 10 apr. 1775 a Brescia, allora soggetta alla Repubblica di Venezia, da Stefano, artigiano emigrato dalla Dalmazia, e da Francesca Guerini. Entrato nel 1792 [...] (I-XIII, Milano 1824-33), opera che fu lodata da papa Leone XII e premiata da Pio VIII e da Gregorio XVI, il quale ultimo (Brescia 1797-1799), in Atti e memorie del Museo del Risorgimento di Mantova, IV (1965), pp. 77-87; A. Poli, Le "jacobin" G. L., ...
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Vedi MARSIGLIA dell'anno: 1961 - 1973 - 1995
MARSIGLIA (Μασσαλία, Massilia)
F. Benoît
Fondata verso il 60o a. C. da una colonia focese, nelle vicinanze delle Bocche del Rodano. Eretta su uno sperone [...] Naucrati, di Corinto, dell'Attica, della Laconia; seguono, dal IV sec. in poi, le ceramiche della Magna Grecia e della la Grande Dea Artemide, seduta, talvolta con un piccolo leone sulle ginocchia. Il tipo arcaico di questa rappresentazione dall'Asia ...
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NARBONENSIS, Gallia
G. C. Susini
Provincia romana (per i caratteri artistici della N., v. gallo-romana, arte). - Fu detta anche Gallia Transalpina, o Ulterior, o semplicemente Provincia (donde Provenza, [...] di Baeterrae, a poche decine di miglia dal golfo del Leone (sinus Gallicus), il confine della N. si inoltrava profondamente Medioevo.
Bibl.: E. Desjardins, Géographie de la Gaule romaine, I-IV, Parigi 1876-1893; F. Lebègue, Fastes de la Narbonnaise, ...
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EVANGELISTI
C. Bertelli
L'iconografia degli E. (Marco, Luca, Giovanni, Matteo) per la rappresentazione delle sembianze fisiche rientra nel tema generale del "ritratto di autore" (v. filosofi). Alcuni [...] Beato all'Apocalisse).
Tetramorfo. - Dalle teofanie di Ezechiele (Ez., i) e dall'Apocalisse giovannea (Ap., iv) derivano agli E. simboli particolari; secondo S. Girolamo il leone sta a Marco, il vitello a Luca, l'aquila a Giovanni, la "figura d'uomo ...
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EDIPO (Οἰδίπους, Oedĭpus)
G. Cressedi
Eroe greco del ciclo tebano della stirpe di Cadmo, figlio di Laio, re di Tebe, e di Giocasta.
Laio, avendo saputo dall'oracolo di Delfi che suo figlio lo avrebbe [...] deriva certo da una tradizione tarda, non anteriore comunque al IV secolo.
Il coperchio di un sarcofago al Laterano ha sette vicino, è piuttosto da riconoscere Eracle che lotta col leone Nemeo o Bellerofonte che lotta contro la Chimera. Un secondo ...
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BET SHE‛ARĪM (eb. Bēt She‛arīm)
M. Avi-Yonah
Città giudaica di epoca romano-bizantina, di cui restano le rovine nella località di Sheikh Ibreik, 20 km a E di Haifa, al limite O della "Pianura Grande", [...] c'era la raffigurazione, ora frammentaria, di un leone che assalta una gazzella e a destra era 132, 135; XIII, 1947, pp. 129-30, 140; N. Avigad, in Israel Exploration Journal, IV, 1954, pp. 88-107; ibid., V, 1955, pp. 205-239; ibid., VI, 1956, pp ...
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TRAPEZOFORO (τραπεζοϕόρος τραπεζοϕόρον, trapezophorum)
F. Coarelli
Etimologicamente, ὁ τὴν τράπεζαν ϕέρων, sostegno di tavolo. In epoca tarda (Pollux, 10, 69; Digesto, xxxiii, 10, 3) passa a significare [...] a tavoli e t. (Ad fam., vii, 23, 3; in Verr., iv, 16, 35; 25, 57; 59, 131). Per il periodo imperiale le Vatic. Mus., tavv. 9, 25). I t. con grifi o leoni-arieti alati contrapposti costituiscono un gruppo abbastanza omogeneo e non molto frequente, ...
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leoncino
s. m. [dim. di leone]. – 1. Leone piccolo, giovane. 2. Tallero coniato nel sec. 17° da Francesco I e Alfonso IV d’Este duchi di Modena, così chiamato per somiglianza col «tallero al leone» dei Paesi Bassi (oland. Leuwendaalder), che...
leonino3
leonino3 agg. – Relativo a un personaggio, e per lo più a un pontefice, di nome Leone; in partic., Città l., denominazione della zona di Roma, comprendente il Vaticano e una parte degli odierni Borghi, che è racchiusa fra il Tevere...