Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Giovanni Paolo Lomazzo
Tomaso Montanari
Il lombardo Giovanni Paolo Lomazzo è una delle figure di spicco della cultura artistica italiana della seconda metà del Cinquecento. I suoi scritti appaiono il [...] il quale dipinse un drago in una zuffa con un leoneil che chiamano i pittori furia de la figura. E per rappresentare questo moto non vi è forma più accomodata che quella della fiamma del foco, la quale secondo che dicono Aristotele e tutti i filosofi ...
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PAVESE, Cesare
Roberto Gigliucci
PAVESE, Cesare. – Nacque il 9 settembre 1908 a Santo Stefano Belbo (Cuneo), da Eugenio e da Consolina Mesturini, in una cascina di proprietà del padre, luogo di residenza [...] , mentre a Roma restava Leone Ginzburg.
Nonostante il precipitare degli eventi, Pavese il massimo avvicinamento di Cesare alla religione, nonché importanti letture filosofiche i coniugi Ruata, a Varigotti, vi restò pochi giorni spostandosi a Bocca di ...
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MANZOLI (Manzolli), Pier Angelo (Marcello Palingenio Stellato)
Margherita Palumbo
Si ignorano il luogo e la data di nascita, avvenuta presumibilmente tra la fine del XV e l'inizio del XVI secolo; più [...] tempo inducono a ritenere che il M. vi abbia soggiornato durante il pontificato di Leone X (l. XI, Aquarius "Zodiacus vitae" de M. Palingenio Stellato, in Alla corte degli Estensi. Filosofia, arte e cultura a Ferrara nei secc. XV e XVI. Atti del ...
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MANFREDI, Girolamo
Anna Laura Trombetti
Nacque a Bologna, verosimilmente intorno al 1430 considerando che conseguì la prima laurea nel 1455; del padre è noto solo il nome, Antonio.
Anche se Giovanni [...] Filosofo, astrologo e medico, il M. rappresentò ilVI sec.) e alle Quaestiones naturales di Seneca. L'adesione al testo aristotelico è tale solo dal punto di vista formale e culturale, perché il uso alimentare della carne di leone, di struzzo o di ...
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ILDERICO di Montecassino
Mariano Dell'Omo
Osta a che si identifichi senza incertezze la figura di I. il fatto che questo nome sia attribuito a più soggetti tutti apparentemente distinti l'uno dall'altro, [...] il 914 e il 934).
Il secondo fu l'I. abate di Montecassino, che - secondo la Chronica di Leone Ostiense - succeduto a Deusdedit (828-834) resse il , nonostante le sue caratteristiche di filosofo, poeta e vir Dei, una lat. 24 (V/VI sec.). D'altra parte ...
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PICCOLOMINI, Alessandro
Franco Tomasi
PICCOLOMINI, Alessandro. – Primogenito di una famiglia piuttosto numerosa, probabilmente composta da altri dieci fratelli e due sorelle, nacque a Siena il 13 giugno [...] Leone Orsini, e della quale Piccolomini ricoprì il ruolo di segretario e poi, tra l’aprile e ilil trattato De iride.
Sul fronte della filosofia morale nel 1542 diede alle stampe il anno. Nel marzo del 1576 vi fu poi una seconda visita apostolica ...
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PANNUNZIO, Mario
Massimo Teodori
PANNUNZIO, Mario. – Nacque a Lucca il 5 marzo 1910, secondogenito (dopo Alessandra, detta Sandrina) dell’avvocato Guglielmo, di origini molisane con simpatie socialiste [...] Leone Cattani, Mario Ferrara, Francesco Libonati, Panfilo Gentile ed Enzo Storoni, della corrente di ‘sinistra’ che abbandonò il Mario Paggi e Mario Boneschi giuristi, Guido Calogero filosofo, Aldo Garosci discepolo dei fratelli Rosselli, Nicola ...
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LABANCA, Baldassarre
Cesare Preti
Quarto di nove figli, nacque ad Agnone, nel Molise, il 17 ag. 1829 da Vincenzo, commerciante, e da Maria Angelica Mario. Educato dapprima da uno zio materno, L. Mario, [...] religiosi in Italia ed il prof. L., Bologna 1899; G. Gentile, La filosofia italiana dopo il 1850: i platonici, in La Critica, VI (1908), pp. pp. 667 s.; A. Bea, La scienza biblica cattolica da Leone XIII a Pio XII, in Divinitas, III (1959), pp. 599- ...
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JEHUDÀ da Roma (Giuda Romano, Leone de sere Daniele, Leone messer Daniel, Leone Romano, Leuccio de Moises, Leuccio de ser Daniel, Lionello, Yehudah Gur-Aryeh, Yehudah ben Mošeh ben Dani'el ben Mošeh ben [...] si afferma che J. tradusse il De causis per il re Roberto in latino e che il re filosofo lo lodò per questa traduzione La dottrina dell'intelletto e la "fede filosofica" di Jehudàh e Immanuel Romano, in Studi medievali, s. 3, VI (1965), 2, pp. 20-78; ...
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GRANDI, Vincenzo (Gianvincenzo)
Michele Di Monte
Nacque a Vicenza, da Lorenzo e da una Bianca d'ignoto casato, probabilmente nel 1493, se si può dar fede alla testimonianza del G. stesso, che in un documento [...] concesso al filosofo francescano il 6 maggio 1527, i rettori del Comune di Padova lo pagavano per la realizzazione di una figura di leone Gian Girolamo Grandi bronzisti padovani del XVI secolo, ibid., VI (1960), pp. 5-14; Id., Tipologia trentina di ...
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valore
valóre s. m. [dal lat. tardo (in glosse) valor -oris, der. di valere: v. valere]. – 1. Riferito a persona indica: a. Possesso di alte doti intellettuali e morali, o alto grado di capacità professionale: un uomo, una donna di v., di...
voce
vóce s. f. [lat. vox vōcis]. – 1. Serie o insieme di suoni articolati emessi dall’uomo (v. fonazione), o di suoni inarticolati emessi da varî animali (o anche dall’uomo), alla cui produzione concorrono fondamentalmente, soprattutto nell’uomo,...