Figlio (m. 1450) illegittimo di Niccolò III e di Stella dei Tolomei. Successe al padre (1441), in pregiudizio del fratellastro Ercole. La sua educazione umanistica, nel tranquillo periodo in cui governò, lo portò a curare iniziative culturali: arricchì la biblioteca estense e incoraggiò numerosi artisti e letterati. Fu ritratto dal Pisanello e da Iacopo Bellini, in una gara che Niccolò III aggiudicò ...
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. Famiglia principesca italiana che tenne la sovranità dei ducati di Ferrara, Modena e Reggio, della contea di Rovigo e di altre terre, e si estinse nel ramo legittimo maschile con Alfonso II nel 1597, [...] . 5; G. Gruyer, L'art ferrarais à l'époque des Princes d'Este, Parigi 1897; A. Solerti, Ferrara e la corte estense nella seconda metà Rinaldo e Franceso III, Modena 1919; G. Pardi, Leonellod'Este, Bologna 1904; G. Campori, I pittori degli Estensi ...
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ESTE, Niccolò d'
Antonio Menniti Ippolito
Terzo di questo nome, nacque in Ferrara il 9 nov. 1383 dal marchese Alberto (V), signore di Ferrara, e da Isotta Albaresani.
Una tradizione tardocinquecentesca [...] Ercole I (1471-1505), Torino 1905, pp. 5 s., 18, 25, 72; G. Pardi, Leonellod'Este marchese di Ferrara, Bologna 1904, ad Indicem; A. Manni, L'età minore di N. III d'E., marchese di Ferrara (1393-1402), Reggio Emilia 1910; G. Fumagalli, L'arte della ...
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Famiglia d'intagliatori modenesi, oriunda di Baiso (Reggio nell'Emilia). I B. furono i migliori maestri del legno nell'Emilia e nel Veneto tra il 14º e il 15º sec. Il capostipite della famiglia, Giovanni [...] Lucca e per Palla Strozzi. Tornato a Ferrara (1423) cominciò gli stalli di S. Francesco (finiti nel 1431) e un armadio per Leonellod'Este (1435). A Mantova (1440) lavorò ai servigi del duca. Ultime opere furono le figure di s. Pietro e s. Paolo per ...
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Vita e opere. - Poche famiglie registrano, nella storia delle vicende domestiche, personalità così spiccate come la famiglia degli Alberti (v.), che dal castello della Catenaia si stabilì ai primi del [...] il papa a Bologna, l'Alberti lo seguì in quella città, ove scrisse varî lavori d'argomento letterario e corresse il Filodosso che dedicò a Leonellod'Este. Andò anche a Venezia e da quella città diresse una lettera al lettore dello Studio bolognese ...
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Basinio di Vincenzo nacque a Vezzano (Parma) nel 1424. Frequentò la scuola di Vittorino a Mantova, dove trovò anche Teodoro Gaza, stabilitosi colà sin dal 1442. Sotto questi due maestri formò la sua cultura [...] che metteva capo all'operosità di Guarino e al mecenatismo di Leonellod'Este. Dopo aver prodotto alcuni saggi col poemetto mitologico Meleagris e con elegie d'argomento amoroso, ottenne da Leonello nel 1448-49 una condotta nello Studio. Morto ...
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L'arma è uno dei più antichi strumenti dell'uomo; si può teoricamente concepire che essa sia stata preceduta da utensili che non servivano per la lotta, quali sarebbero bastoni per abbattere la frutta, [...] vede perfino San Giorgio, in armi forbite, con un gran cappello di paglia piumato; e i lineamenti del santo sono quelli caratteristici di Leonellod'Este.
La celata italiana rimase fedele al tipo della barbuta, cioè al classico elmo degli opliti. Fu ...
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È un pezzo di metallo, solitamente di forma analoga a quella delle monete, fuso o coniato, e destinato a ricordare una persona o un fatto determinati. Delle persone essa reca l'effigie e il nome nel diritto [...] Maria Visconti, di Francesco Sforza e di Niccolò Piccinino, intorno al 1441; tra il 1441 e il 1448 quelle di Leonellod'Este, quelle dei Malatesta, Sigismondo e Malatesta Novello, quelle dei Gonzaga, Lodovico e Cecilia; e infine quelle di Alfonso ...
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GUARINO Veronese (Guarinus Veronensis o de Guarinis)
Remigio Sabbadini
Umanista, nato nel 1374 in Verona dal fabbro Bartolomeo e da donna Libera di Zanino, morto a Ferrara il 4 dicembre 1460. A Verona [...] diventò la più fulgida e celebrata sede dell'umanesimo. I primi sei anni furono dedicati da Guarino all'educazione privata di Leonellod'Este, nel quale creò il modello del principe dotto e del mecenate. Col 29 marzo del 1436 ebbe la nomina ufficiale ...
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Scultore fiorentino della prima metà del Quattrocento, detto anche Niccolò del Cavallo. Nato a Firenze, ove il Vasari dice fosse allievo del Brunelleschi, si recò giovanissimo a Padova, dove la sua presenza [...] del Santo. L'attività del B. a Ferrara si svolse tutta al servigio di Leonellod'Este. L'opera più importante era il monumento con la statua equestre di Niccolò III d'Este, compiuto nel 1451, del quale il B. eseguì il solo cavallo (donde il nome ...
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