Comune della prov. di Rieti (204,8 km2 con 2635 ab. nel 2008).
Fondata nel 1228, è cinta di mura; ha carattere di città per alcuni bei palazzi e chiese monumentali (S. Pietro, S. Maria del Popolo, S. Francesco, S. Giuseppe) ...
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DELLA LEONESSA, Enrico (pseudonimo Lionne)
Rossella Leone
Nacque a Napoli il 15 luglio 1865 da Giuseppe e Luisa Caiazzo.
Osteggiato dapprima dalla famiglia, ottenne in seguito di studiare pittura presso [...] Pirani, in Divisionismo romano (catal.), Roma 1989, pp. 114-116; U. Thieme-F. Becker, Künstlerlexikon, XXIII, p. 82 (sub voce Leonessa, Enrico della); Enc. Ital., XXI, pp. 229 s.; A.M. Comanducci, Diz. illustrato, I, p. 216; Diz. encicl. Bolaffi dei ...
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Pittore abruzzese (sec. 15º). I suoi affreschi (1461) nel convento di S. Antonio Abate a Cascia e in S. Salvatore a Campi (Norcia), di livello artigianale, palesano influssi umbri. ...
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BOCCANERA, Giacinto
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Nacque a Leonessa (Rieti) l'11 marzo 1666. Probabilmente ancor molto giovane, si trasferì a Roma dove ebbe come maestro di pittura Giacinto Brandi. Allo stato attuale delle conoscenze [...] non sappiamo in quale anno si stabilì a Perugia, verosimilmente prima del 1717, data della sua prima opera rimasta. Certo a Perugia svolse tutta la sua attività; qui, fra l'altro, prese moglie e nacquero ...
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Scultore a cui Plinio attribuisce una leonessa bronzea senza lingua nei Propilei di Atene, ricordata anche da Plutarco e, secondo la tradizione, dedicata all'etera Leena (in greco "leonessa") amica dei [...] sulla congiura contro i Pisistratidi e infine, secondo la tradizione, si mozzò con un morso la lingua. La statua della leonessa dev'essere posteriore al 480 a. C.; e la maggior parte degli studiosi oggi ritengono che sia stata la perdita casuale ...
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Pseudonimo del pittore italiano Enrico Della Leonessa (Napoli 1865 - ivi 1921). Svolse inizialmente la sua attività a Roma come illustratore del Giornale di Roma, del Fracassa, del Don Chisciotte, ecc., [...] con disegni umoristici. Dedicatosi alla pittura dal 1895, dipinse con tecnica divisionista e velata ironia scene di genere e ritratti (Roma, Galleria d'arte moderna: Rose d'inverno; I grassi e i magri, ...
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SAKHMIS (Skhmt: il nome è soltanto un appellativo: la possente)
A. M. Roveri
Dea leonessa egiziana, venerata a Memfi assieme allo sposo Ptaḥ e al figlio Nefertum. Il suo primitivo luogo di culto è però [...] probabile che fosse alquanto più a N a Rohsu, presso Letopolis. Di carattere bellicoso S. impersona la forza distruggitrice del fuoco, che, come il serpente regale, ella scaglia dalla sua bocca, ed è l'apportatrice ...
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ARISTOTEICHES (᾿Αριστοτείχης)
A. Stazio
Supposto incisore di gemme, il cui nome è noto solo per uno scarabeo proveniente da Pergamo, su cui è rappresentata una leonessa che si allunga in atteggiamento [...] minaccioso. Il tratto calligrafico e lineare della incisione e le analogie con monete di Mileto e del Chersoneso tracico, ne definiscono chiaramente lo stile, ionico d'Asia Minore, e la data, fine del ...
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AMPHIKRATES (᾿Αμϕικράτης, Amphicrătes)
M. T. Amorelli
Scultore ateniese della fine del VI-inizi del V sec. a. C. Plinio (Nat. hist., xxxiv, 172) dice che egli fu l'autore di una leonessa bronzea, che [...] la leggenda disse essere senza lingua, posta nei Propilei d'Atene. Anche altri autori antichi (ad es. Pausania, i, 23, 1; Polyaen., Stratagem., viii, 45) ci parlano di questa statua che sarebbe stata dedicata ...
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PUNTI ROSSI, Pittore dei (Red-Dots Painter)
L. Banti
Ceramografo corinzio, così denominato dal Weinberg; ha dipinto fra il 620-590 a. C. due grandi alàbastra (altezza m 0,165 e 0,170), uno con leonessa [...] e grifo (Corinto, mv. C-40-260), l'altro con civetta fra due leoni (Corinto, inv. C-40-259). Sono quasi identici per forma, schema della composizione, disegno degli animali e uso dei motivi di riempimento; ...
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leonessa
leonéssa (ant. lionéssa) s. f. [der. di leone]. – La femmina del leone: tendiam le reti, sì ch’io pigli La leonessa e’ leoncini al varco (Dante); anche in usi fig., per indicare coraggio, forza intrepida, fierezza (con riferimento...
leena
leèna s. f. [dal lat. leaena, gr. λέαινα], poet., raro. – Leonessa: Come leena che de’ figli al nido Stormendo approssimarse oda la caccia (Grossi).