Epigrammista greco (n. 320 a. C. circa - m. non prima del 260). Emigrò dall'Italia e peregrinò in povertà per l'Oriente ellenistico e per l'Egitto senza poter tornare in patria. Restano un centinaio di [...] votivi (dedicatorî, sepolcrali), che il poeta finge di scrivere per commissione di povera gente, "quadri di genere" di elegante fattura, ispirati alla vita campestre o al mondo borghese; ma solo di rado è sfiorata la poesia. Influenzò largamente la ...
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QUASIMODO, Salvatore (App. II, 11, p. 635; III, 11, p. 534)
Giuseppe Antonio Camerino
Poeta, morto a Napoli il 14 giugno 1968 dopo esser stato colto da gravissimo malore ad Amalfi. Negli ultimi anni [...] di Galatea (1964), sono apparsi, anche postumi, ulteriori documenti a testimonianza di una molteplicità d'interessi: il saggio su LeonidadiTaranto (1968), di Napoli 1970; G. Finzi, Invito alla letteratura di Quasimodo, Milano 1972; G. P. Marchi, ...
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epigramma
Emanuele Lelli
Pochi versi per fulminare il lettore
Iscrizione originariamente destinata alle lapidi, l'epigramma diventa nell'antica Grecia un vero e proprio genere letterario in cui si cimentano [...] leggera ironia affronta in toni sereni i temi dell'amore e della morte. LeonidadiTaranto rappresenta il mondo degli umili con amare riflessioni, Teocrito di Siracusa le atmosfere spensierate della campagna e dei paesaggi solari.
Gli autori greci ...
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Epigrammista greco vissuto in Roma al tempo di Augusto, cliente di Lucio Calpurnio Pisone (console nel 15 a. C.). Fu improvvisatore, derise la raffinatezza tecnica degli Alessandrini. I suoi epigrammi [...] dell'Antologia Palatina (compresi nella Corona di Filippo di Tessalonica) seguono l'indirizzo diLeonidadiTaranto e d'Antipatro di Sidone, poeta dal quale non riesce sempre facile distinguerlo. ...
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Poeta del tempo di Augusto, autore di una trentina circa di epigrammi erotici e simposiaci compresi nella corona di Filippo di Tessalonica, che derivano, pur non senza grazia e finezza originali, da Leonida [...] diTaranto e dai primi alessandrini. È probabilmente da identificare con lui il declamatore e retore romano A. scolaro di Lucio Cestio Pio, fautore dell'eloquenza asiana. ...
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Epigrammista greco (metà del sec. 2º a. C.) di Tiro, ma vissuto a Sidone e poi a Roma, dove divenne famoso come improvvisatore. Di lui resta nell'Antologia Palatina un centinaio di epigrammi (alcuni attribuiti [...] all'omonimo A. di Tessalonica), soprattutto votivi e sepolcrali. A. imita LeonidadiTaranto; è poeta elegante ma manierato. ...
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CARROZZARI, Raffaele
Piero Treves
- Nato a Ferrara, da Giuseppe e da Erminia Boari, il 21 gennaio 1855, frequentò le scuole medie nella sua città natale e a Bologna; quindi, a Firenze, l'università. [...] pratica delle versioni da poesia greca, affiancando alla traduzione dell'Elettra di Sofocle (Ferrara 1883) la traduzione (Taranto 1905) dei cento Epigrammi diLeonida Tarentino mentre, prima e dopo, fu operoso nell'apprestare edizioni scolastiche ...
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Epigrammista greco (sec. 1º d. C.), vissuto a Roma al tempo di Nerone e dei Flavî, confuso a lungo con l'omonimo poeta diTaranto. Di lui abbiamo nell'Antologia Palatina una quarantina di epigrammi per [...] lo più "isopsefici", cioè risultanti di distici in cui il valore numerico delle singole lettere (α = 1; β = 2; ecc.) dà come somma il medesimo numero. ...
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