Scrittore russo (Pietroburgo 1814 - Bad Homburg 1882). Fu autore di racconti (Tri ženicha "Tre fidanzati", 1837; Istorija dvuch kaloš "Storia di due soprascarpe", 1839; Medved´ "L'orso", 1843), fra cui [...] russa, si riallaccia alle Anime morte di Gogol´. Scrisse anche per il teatro, e nel 1856 fu nominato storiografo di corte. Lasciò un volume di Vospominanija ("Ricordi", post., 1887), pregevoli per la conoscenza di Puškin, Lermontov e Gogol´. ...
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Pseudonimo del poeta slovacco Pavel Országh (Horní Kubín 1849 - Dolní Kubín 1921). Temperamento romantico, animato da una fede messianica nei destini della Slovacchia, cantò la gente semplice e, idealizzandola, [...] i Krvavé sonety ("Sonetti sanguigni", 1919) di intonazione patriottica e politica, e le favole bibliche Agar (1883), Rachel (1891) e Herodias (1909). Importante anche la sua attività di traduttore (da Goethe, Schiller, Shakespeare, Lermontov). ...
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Poeta bulgaro (Beliš, Loveč, 1903 - Sofia 1996). Di formazione comunista, fece proprio l'assunto di una poesia impegnata al servizio della lotta di classe e dell'interesse collettivo (Kăm partijata "Al [...] e satirica (Basni "Favole", 1950; 100 basni "100 favole", 1961), sono da ricordare le memorie Živi kato živite ("Vivi come i vivi", 2 voll., 1970-72). Ha svolto un'intensa attività di traduttore (da Puškin, Lermontov, Gogol´, Tolstoj, ecc.). ...
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Scrittore lettone (1839-1920). Insieme col fratello Matīss (1848-1926) scrisse il romanzo satirico Merniēku laiki ("L'epoca degli agrimensori", 1879) e dei volumi di ricordi su un viaggio nell'Europa occid. [...] di origine, hanno creato tipi e scene popolari degni di stare accanto a quelli di autori come Gogol´. Matīss fu anche poeta lirico (Dziesmiņas "Canzoncine", 1872; Dzejoļi "Poesiole", 1877) e traduttore di poeti russi (Puškin, Lermontov, ecc.). ...
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Regista russo (n. Penza 1942). Formatosi al Teatro d'Arte di Mosca, si è rivelato al teatro Stanislavskij con la regia della prima versione di Vassa Železnova di M. Gorkij (1976), in cui evidenziava gli [...] lavori di Pirandello, si è dedicato soprattutto all'attività didattica e sperimentale. Si ricordano: Il ballo in maschera, di M. Lermontov (Parigi, 1992); Il sogno dello zio, da Dostoevskij (Budapest, 1994); Le lamentazioni di Geremia (Mosca, 1997). ...
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Pittore (Omsk 1856 - San Pietroburgo 1910), allievo dell'Accademia di belle arti e di P. P. Čistjakov. Fin dai primi quadri, acquarelli e disegni rivelò il fortissimo senso del colore e l'eccezionale ricchezza [...] (1890), Pan (1899), La principessa Cigno (1900), tutti conservati alla galleria Tret´jakov di Mosca, ecc.; le illustrazioni per il Demone di M. Ju. Lermontov (1890); i busti di Mamontov, di V. Ja. Brjusov (anche questi alla galleria Tret´jakov), ecc. ...
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Slavista italiano (Firenze 1901 - Roma 1980). Ha insegnato lingua e letteratura russa nelle univ. di Trieste (1947-66) e di Roma. Si è interessato del pensiero politico russo dell'Ottocento e dei rapporti [...] Una vita tra nostalgie e impegni: N.P. Ogarëv (1965); Annotazioni a Dostoevskij (1967); Il demone e l'angelo: Lermontov e la Russia del suo tempo (1968); Russi dell'Ottocento (1970); L'ultimo controrivoluzionario russo (1974); Tra Pietroburgo e Roma ...
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Critico (Sveaborg 1811 - Pietroburgo 1848). Il primo e fra i maggiori rappresentanti del pensiero democratico russo dell'Ottocento. Nutrito di filosofia tedesca e di aspirazioni socialiste nelle forme [...] il fulcro della vita intellettuale, anche il più grande educatore dell'intelligencija. I suoi saggi su Puškin, Gogol´, Lermontov, Sollogub, Grigorovič, ecc., non hanno ancora perduto il loro valore; Dostoevskij deve a lui la sua prima affermazione ...
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Ejzenštejn, Sergej Michajlovič
Pietro Montani
Regista e teorico del cinema, nato a Riga (Lettonia) il 22 gennaio 1898 e morto a Mosca l'11 febbraio 1948. Con i suoi film contribuì in modo determinante [...] da alcuni anni separata. Qui gli capitò di assistere, nel febbraio del 1917, alla messa in scena di Maskarad di M.J. Lermontov per la regia di V.E. Mejerchol′d: un incontro determinante sul cui significato sarebbe in seguito tornato molte volte nell ...
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Heckroth, Hein
Alessandro Cappabianca
Pittore e scenografo tedesco, nato a Giessen il 14 aprile 1901 e morto ad Alkmaar (Paesi Bassi) il 6 luglio 1970. All'inizio la sua attività fu fortemente influenzata [...] mantello verde, sormontato da un cappello che è un diadema a forma di corona, o la vestaglia del dispotico Lermontov (Anton Walbrook), dai colori cangianti. E sottopose l'enorme scalinata di villa Leopolda a Villefranche, scelta come dimora di ...
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