CIONI FORTUNA, Giovanni Battista
Nidia Danelon Vasoli
Nacque a Buti (Pisa) il 5 giugno 1802 da Sebastiano, ricco proprietario terriero, e da Elisabetta Frullani, appartenente a una famiglia della nobiltà. [...] prequarantotteschi.
Il C. morì nella sua villa a Buti il 3 marzo 1853.
Fonti e Bibl.: Documenti dei processo di lesamaestà..., 1849-1850, I, Firenze 1850, pp. 135-139; Le Assemblee del Risorgimento... Toscana, II-III, Roma 1911, passim;F. Martini ...
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DIAZ GARLON, Maria
Felicita De Negri
Figlia di Ferrante conte di Alife e di Violante Grappina, se ne ignorano data e luogo di nascita, probabilmente avvenuta nell'ultimo ventennio del sec. XV a Napoli, [...] inflisse ai feudatari ribelli. Mentre Giovanni Bernardino venne fatto prigioniero, il duca di Somma si sottrasse alla condanna per lesamaestà rifugiandosi in Francia; il patrimonio, però, gli venne confiscato.
La D. non seguì le sorti del marito; la ...
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PIANEZZA, Carlo Giovan Battista di Simiana marchese di
Andrea Merlotti
PIANEZZA, Carlo Giovan Battista di Simiana (Simiane), marchese di. – Nacque a Torino nel 1634 da Carlo Emanuele Giacinto e da Giovanna [...] per la corte di Torino.
Nel frattempo a Torino, il 17 maggio 1675, fu pubblicata la sentenza contro Pianezza, «reo di lesamaestà», che lo privava di cariche e beni, condannandolo a morte nel caso fosse rientrato in patria. Un mese dopo, il 12 ...
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BENZO (Bencio, Bentius) d'Alessandria (Bencius Alexandrinus)
Eugenio Ragni
Nacque probabilmente nella seconda metà del sec. XIII ad Alessandria, come testimoniano Guglielmo da Pastrengo e B. stesso [...] Cione (Uguccione) delle Bellaste di Pistoia, redasse una sentenza di bando per un certo Franzolo Legate fu Pietra, reo di lesamaestà (Arch. di Stato di Milano, Carte di S. Simpliciano; cfr. Biscaro, p. 288). Del 17 settembre successivo è un'altra ...
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PIGLI, Carlo
Fabio Bertini
Nacque ad Arezzo il 9 marzo del 1802 da Giovanni, promotore della Società delle stanze civiche e poi del teatro Petrarca, e da Caterina Mencucci.
Preparato dallo zio Donato, [...] trasferì a Hyères, nel Var, ai primi del 1850. Lì apprese che, per difendersi nel processo per «perduellione e lesamaestà» in corso a Firenze, Guerrazzi lo accusava di estremismo, oltre che di incapacità e inaffidabilità politica. Nella sua Risposta ...
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BRANCALASSO, Giulio Antonio
Luigi Firpo
Scrittore politico dell'età della Controriforma, è noto soltanto attraverso la sua Philosophia regia, definita "medulla politicorum, compendium artis catholice [...] semplicemente perché era pericoloso citare in Napoli uno scrittore allora detenuto in Castel dell'Ovo, sotto imputazione di lesamaestà e di eresia. Il De Mattei, che per primo ha attirato l'attenzione su questa presenza di materiali campanelliani ...
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LÉGER, Jean
Laura Ronchi De Michelis
Nacque il 2 febbr. 1615 a Villasecca, in Val San Martino, da Jacques e Catherine Laurens, che godevano di una certa posizione nella Comunità.
Il padre era sindaco [...] gravi e prevedevano pene sempre più severe.
Nel 1643, nonostante l'ingiunzione che lo convocava a Torino con l'accusa di lesamaestà, il moderatore Antoine Léger riparò a Ginevra; il Sinodo elesse al suo posto il L. e gli affidò la comunità di ...
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DELLA STRADA, Cristoforo
Giuliana L. Fantoni
Figlio di Maffiolo, nacque probabilmente a Milano nella seconda metà del sec. XIV. I dati riguardanti le origini della sua famiglia sono scarsi e lacunosi: [...] ; il 27 agosto fu concesso al podestà di Milano la facoltà di procedere contro chiunque si fosse reso colpevole di lesamaestà o di perturbamento dello Stato o di invasioni di castelli ducali e il 21 agosto si pretesero garanzie finanziarie da chi ...
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MALMUSI, Giuseppe
Mario Pecoraro
Nacque a Modena il 19 marzo 1803 da Benedetto, avvocato, e da Carolina Corridori. Studiò giurisprudenza all'Università di Modena, dove si laureò nel 1825. L'anno successivo, [...] sconfitta di Novara. Anche per questo fu, insieme con altri fuorusciti, condannato da Francesco V all'esilio perpetuo come "reo di lesaMaestà di primo grado" (8 genn. 1849).
Chiamato a Torino da M. Taparelli d'Azeglio, il M. accettò il consolato a ...
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GEZONE
François Bougard
Conosciuto anche come Everardo (sottoscrive: "Heverardus"), G., di cui si ignorano data e luogo di nascita, è passato alla storia grazie al racconto di Liutprando di Cremona [...] G. con le sue stesse mani - una sorta di grazia per un colpevole, che avrebbe meritato la morte per il delitto di lesamaestà - e gli tagliò anche la lingua per aver bestemmiato contro il re; i suoi beni furono confiscati. Quanto a Valperto, fu ...
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maesta
maestà (letter. ant. maiestà, maiestade, maiestate) s. f. [dal lat. maiestas -atis, der. di maior «maggiore»]. – 1. Gravità nobile e solenne, autorità, grandezza che una cosa ha in sé o nell’aspetto, tale da ispirare riverenza o stupefatta...