BULGARIA
V. Pencev
Stato dell'Europa sudorientale, posto tra il basso corso del Danubio e la penisola greca, sulle sponde del mar Nero. La B. medievale comprendeva le regioni settentrionali e centrali [...] . La struttura simmetrica delle facciate è contrassegnata dalla scansione ritmica ottenuta con l'impiego di nicchie, lesene e motivi ad archetti, allo scopo di raggiungere un'armonia complessiva opposta al programmatico verticalismo degli edifici ...
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AQUILA
M.L. Fobelli
(L'Aquila; lat. Aquiliae, Acculae)
Città dell'Italia centrale, capoluogo dell'Abruzzo, A. sorge in posizione elevata (m. 720) sui fianchi di una collina digradante verso l'Aterno, [...] fortuna: a coronamento orizzontale, divisa da una cornice marcapiano in due ordini, di cui l'inferiore è scompartito da lesene, mentre il superiore accoglie una finestra circolare. Con poche varianti seguono tale schema le facciate di S. Maria di ...
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VILLA
Giuseppe LUGLI
Raffaello FAGNONI
. Antichità. - Dalle pitture di Tell el Amarna e di tombe egizie si rileva la diffusione di un rudimentale uso di ville presso gli Egizî. Cari ai Babilonesi e [...] massa architettonica. Sono caratteristici e piacevoli nelle facciate i larghi piani chiari d'intonaco ben intelaiati da riquadri e lesene di pietra scurissima. Questo barocco, sviluppatosi in ritardo nelle ville, è ricco di chiaroscuri e di trovate ...
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GENOVA
C. Di Fabio
A. De Floriani
(lat. Genua; Ianua nei docc. medievali)
Città della Liguria, capoluogo di regione e sede arcivescovile.Nata come oppidum ed emporio delle tribù liguri sulla collina [...] dell'alzato esterno a blocchi composti (oblungum, presbiterio e torre nolare o campanile), decorazione architettonica semplificata (lesene angolari, zoccolature, arcatelle pensili, denti di sega), semplici monofore a doppio strombo e oculi di ...
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RAVENNA
R. Farioli Campanati
Città dell'Emilia-Romagna, situata nella bassa pianura padana, nell'area meridionale del delta del Po, a poca distanza dal litorale adriatico.In epoca tardoantica R. fu [...] e in S. Severo è provvisto di solea.I paramenti murari in laterizio delle fiancate delle chiese, scanditi da lesene che determinano regolari specchiature o arcate cieche includenti le finestre, sono inquadrabili nella tradizione edilizia dell'Italia ...
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PALERMO
V. Zoric
(gr. ΠάνοϱμοϚ; lat. Panormus; arabo Balarm; Panhormus, Panhormos, Panhormum, Palarmum nei docc. medievali)
Città di origine fenicia, oggi capoluogo della Sicilia e sede metropolitana, [...] sono bifore ai due piani superiori, distribuiti con rigore compositivo inusitato nei prospetti divisi verticalmente da piatte lesene. Queste, poste a uguale distanza, raggiungono l'altezza delle imposte che hanno gli archi bicromi delle bifore ...
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INGHILTERRA
M. Blackburn
(ingl. England)
Nome con cui si indica la parte meridionale della Gran Bretagna, a S della Scozia con esclusione del Galles, a O.Durante il Medioevo in I. fiorirono tutte le [...] ciò la rese una chiesa doppia, come alcuni esempi ottoniani. Altre indicazioni sono offerte dalle decorazioni a lesene di chiese parrocchiali anteriori alla conquista normanna. Tuttavia il prestito fu tutt'al più selettivo. Prima della ricostruzione ...
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PAVIA
A. Segagni Malacart
(lat. Ticinum; Papia nei docc. medievali)
Città della Lombardia, capoluogo di provincia, posta lungo il corso del fiume Ticino.Al nome lat. di Ticinum, derivato da quello del [...] di Ragimperto, re nel 700, e di sua figlia Epifania, la modulazione parietale esterna ad arcate cieche su lesene e finestre a doppio rincasso sperimenta soluzioni strutturali attestate nel contesto bresciano e la scansione dell'impianto basilicale di ...
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ROMANICO
C. Tosco
Il termine R. (franc. Roman; ingl. Romanesque; ted. Romanik) venne riferito per la prima volta all'arte medievale nel decennio 1810-1820, per indicare una fase storica priva, fino [...] , vennero riscoperti edifici di piccole dimensioni, scarsamente documentati e marcati dal tratto distintivo di teorie di archetti e lesene, al Nord fu l'architettura imperiale della Sassonia a imporre la grandiosità di una nuova Raumordnung. Si aprì ...
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MONZA
D. Ricci
(lat. Modicia; Modoëtia nei docc. medievali)
Città della Lombardia, in Brianza (prov. Milano), attraversata dal fiume Lambro.Citata come vicus già da Ennodio nel sec. 5° (Ep., CCLXXV), [...] cura di G. Sena Chiesa, E.A. Arslan, Milano 1992, pp. 395-409; Università popolare di Monza 1990-1991. Il restauro delle lesene dell'Altar Maggiore del Duomo di Monza, Monza 1992; C. Quattrini, Monza e Brianza, in La pittura in Lombardia. Il Trecento ...
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lesena
leṡèna s. f. [etimo incerto]. – Risalto verticale di una parete muraria, ripetuto in genere ritmicamente, con funzione sia decorativa sia di rinforzo della parete stessa: ha per lo più l’aspetto e la conformazione di un mezzo pilastro...
peduccio
pedùccio s. m. [dim. di piede]. – 1. Piccolo piede, piedino, detto esclusivam., nell’uso tosc., dello zampetto di alcuni animali (lepre, capretto, agnello, montone, ma soprattutto maiale): Runcisvalle pareva un tegame Dove fussi ......