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Le parole-bauli, nel modo in cui Carroll le utilizza e Deleuze le analizza, prendono forma attraverso espedienti morfologici (in questo caso dell’inglese) raramente giustificabili [...] Grammar and Vocabulary of the Language of New Zealand compilato da Samuel Lee e Thomas Kendall nel 1820 – si possono notare lessemi come mutu, “fine”, che si può scomporre nei morfemi mu, “POST.ultimo”, e tu, “stare”. Altro esempio di questo tipo è ...
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La storia linguistica di un territorio è determinata dal sostrato etnico, e dunque culturale e religioso, dei popoli che, di volta in volta succedutisi, ne hanno scandito le tappe. Nel variegato universo [...] . È, ad esempio, interessante segnalare come alcuni dialetti meridionali conservino strati di latinità più arcaici (come il lessema crai 'domani', che continua il latino classico cras), mentre il siciliano vanta forme riconducibili a tipi lessicali ...
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lessema
lessèma s. m. [der. di less(ico), col suff. -ema di fonema, glossema] (pl. -i). – In linguistica, termine tecnico per designare l’unità lessicale, cioè la minima unità significativa di un lessico (e non di una grammatica, per cui si...
Dop economy (Dop-economy, Dop-Economy) loc. s.le f. Segmento della produzione e trasformazione dei prodotti agricoli destinati all’alimentazione a Indicazione geografica, che costituisce una parte importante del valore agroalimentare nazionale....
In linguistica, e in particolare nella teoria funzionalista di A. Martinet, il monema lessicale, cioè la minima unità significativa del lessico (in opposizione a monema grammaticale o morfema).
Più in generale, l’unità astratta che in un lessico,...