Il sostantivo sentimento, deverbale da sentire, nel suo significato più ampio e pieno (‘momento della vita interiore, pertinente al mondo degli affetti e delle emozioni’) è attestato per la prima volta, [...] i sensi e’ sentimenti del corpo» (si cita da Segre 1968: 26).Si tratta di una parola del cosiddetto “lessico fondamentale”: fa parte cioè dei circa duemila vocaboli che ricorrono più frequentemente in testi scritti e discorsi parlati. Per verificare ...
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Per un punto Martin prese le corna. Cenni ai riflessi di Martino nel vocabolario italiano di ieri e di oggi IntroduzioneNei secoli del Medioevo e della prima età moderna, i principali santi [...] a) urtamartino o il martin bè (Migliorini 1927, 260). “Martini” del regno animaleGli ornitonimi sono un sottoinsieme del lessico particolarmente variegato e fra di essi non sono rari i deantroponimici. I derivati di Martino in queste accezioni si ...
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I deonimici provenienti dal francese antico e dal francese otto-novecentesco sono 131 (così in Caffarelli 2020: pp. 125-139). Già nelle esemplificazioni di de Fazio 2024, nell’articolo di apertura a questa [...] condisce tutte le vivande. Breve rassegna di nomi di persona, toponimi e loro derivati nel lessico gastronomico2.6. Enzo Caffarelli, Dal marchio al lessico: deonimici di “marca”2.7. Debora de Fazio, Deonimici di-viniDerivazione3. Rocco Luigi Nichil ...
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Quando si parla di deonomastici (o deonimici) uno degli esempi più gettonati è quello di jeans, che nel Cinquecento, nell’inglese d’America, era la denominazione della città di Genova e passò a designare [...] La formazione delle parole in italiano, Tübingen, Niemeyer, 200, pp. 591-597.Caffarelli = Caffarelli, E., Dal marchio al lessico: deonimici di “marca”, Lingua italiana, Treccani.itCarosella = Carosella, M., Tra la sindrome di Peter Pan e i pantaloni ...
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Qual è il ruolo della burocrazia nella costruzione del lessico in una società dominata dal totalitarismo? Per quel che riguarda l’Italia, in quale misura il gergo burocratico usato dai funzionari delle [...] comunicazioni. D’altra parte anche la burocrazia dei giorni nostri, in altri campi, ha caratteristiche che richiamano quel lessico. Quando si riceve una comunicazione importante, per esempio relativa alla perdita di una casa, si riscontra la stessa ...
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Tommaso Giartosio, una delle voci del programma radiofonico Fahrenheit di Radio3, è in realtà tante cose: saggista, poeta, narratore, traduttore. Questa notevole apertura alare – di solido stampo umanistico [...] mai domo tra prosa e poesia. Così c’è la poesia che innerva le pieghe della prosa (con le poeticalities del caso: lessico scelto, figure retoriche, metafore), ma soprattutto c’è un libro di poesia (Come sarei felice) scritto come se fosse un libro in ...
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Proseguiamo il viaggio tra i suffissi dei cognomi italiani con alcune curiosità su terminazioni particolari. Perché numerosi cognomi tipicamente lombardi terminano in -aghi?-ago è il suffisso prediale [...] Falcoz, Milloz, Neyroz, Nieroz, Peccoz, Petroz, Quendoz, Rollandoz, Savioz con -oz. Perché alcuni cognomi hanno due -i finali?Come nel lessico, il plurale di -io è -ii, con la prima -i- portatrice di accento tonico. Si vedano i toscani Badii, Maffii ...
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Proseguiamo il viaggio tra i suffissi dei cognomi italiani con il reale o apparente significato diminutivo (nelle puntate precedenti: qui e qui). -uccio e -uzzo (con -uz, -utz, -uzz)Nel lessico il suffisso [...] È plausibile che l’alterazione, specie in epoca medievale, non rivestisse in onomastica lo stesso ruolo che ha oggi nel lessico: un Albertino, un Albertone, un Albertuccio e un Albertazzo potevano essere così chiamati solo per distinguersi l’uno dall ...
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L’«eponimia monetale» (Caltabiano/Colace 1987), ovvero l’uso di derivare i nomi (ufficiali e/o popolari) delle monete dai nomi propri dei rispettivi emittenti, è un fenomeno noto fin dall’antichità, come [...] » (non di rado la “testa coronata” ha dato invece spunto a denominazioni popolari e scherzose, poi affermatesi nel lessico monetale, come capellone, parruccone e, soprattutto, testone). Ma in tanti casi il processo deonomastico è stato evidentemente ...
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Come rileva Andrea De Benedetti (2020, p. 13), lo spagnolo è, «dopo l’inglese e il francese, l’idioma straniero che ha fornito il maggior apporto alla nostra lingua in fatto di prestiti», specialmente [...] numero dei deonimici italiani provenienti dal mondo ispanofono è cresciuto in modo considerevole in molti settori del lessico, a cominciare da quello politico, dove troviamo diversi sostantivi e aggettivi formati, soprattutto per mezzo dei suffissi ...
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lessico
lèssico s. m. [dal lat. mod. lexicon (v.)] (pl. -ci). – 1. Dizionario, vocabolario, come opera che registra alfabeticamente le parole di una lingua dando di ciascuna la spiegazione; non differisce sostanzialmente nel sign. dagli altri...
lessicista
s. m. e f. [der. di lessico] (pl. m. -i), non com. – Studioso del lessico di una lingua, di problemi lessicali (è termine generico, usato talvolta invece dei più specifici lessicologo, lessicografo).
Il complesso dei vocaboli e delle locuzioni che costituiscono una lingua, o una parte di essa, o la lingua di uno scrittore, di una scuola, o di un qualsiasi parlante. Anche, l’insieme dei vocaboli comuni a più lingue dal punto di vista della...
Il lessico è l’insieme dei lessemi (o, con termine non tecnico, delle parole) di una lingua. Come altre lingue nazionali, che vengono usate da secoli per molte delle principali funzioni comunicative, anche l’italiano ha un lessico complesso...